martedì 5 maggio 2020

Ei fu.

"Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà."

Se sei stato uno studente italiano, il Cinque Maggio puoi dire solo due parole: "Ei fu."
Così Alessandro Manzoni iniziò l'ode dedicata alla figura di Napoleone Bonaparte.

E mi fermo.
Oggi è stata una giornata serena, vissuta ancora sotto l'effetto Persona.
Poi, durante una pausa dallo studio, mentre cercavo di elaborare un piano per scrivergli, mi sono affacciata al balcone e il mio umore è mutato.
Sarà la stanchezza, ma avrei voluto urlare il mio disprezzo contro tutto quello che vedevo.
Orde di orchi e orchetti a spasso per la città, come se il Covid-19 non fosse mai esistito.
Sono ancora fuori di me.
Ho pensato a tutte le persone che hanno perso la vita, a tutti quelli che hanno perso il proprio lavoro, a quelli che hanno perso la loro speranza per il futuro (quelli come me).
Non voglio appartenere a questa umanità. Preferisco essere inserita nel Regno dei Minerali.
Odio tutto questo.
Ho avuto anch'io sedici anni, ma non sono mai stata così egoista, ignorante, irresponsabile.
Sono delusa, avvilita.

Non molto tempo fa leggevo in un libro di Saramago, che durante il sonno, l'anima si allontana dal corpo che resta quindi simile ad un guscio vuoto, in attesa del risveglio dei sensi.
Ho il sospetto che molti abbiano smarrito la propria anima e che il corpo in qualche modo continui a vivere, ma solo per espletare funzioni primordiali: mangiare, respirare, cose così.

E che lo dica una come me è molto grave.

Sarà difficile trovare il coraggio di scrivere a Persona.
Le ragioni sono diverse:
- mi vergogno, continuo a sentire su di me una specie di stigma;
- non sono brava con le parole;
- non abbiamo niente in comune, se si esclude lo scherzo, è impossibile comunicare.

Mi sa che rinuncio. Lui è stato così gentile, ma io non sono degna di continuare a tessere questo...questa...boh...non so cosa sia...comunicazione (penso possa definirsi così; sicuramente non è un rapporto d'amicizia, da parte sua, e non è una conoscenza).

Novità: ho impiegato un giorno intero per decidermi ma ho finalmente iniziato la nuova lettura.
Spinta da non so quale follia, ho iniziato Guerra e Pace.
Non finirò mai. So che fallirò.
Anche se la scrittura di Tolstoj mi rapisce sempre fin dalle prime pagine.

Mollo il pc e cerco di procedere; alle ore 22 lezione di JavaScript con Fratellone.
La Fase II è come la Fase I, ma solo per la sottoscritta.

ore 23.23
Lezione complicatissima; la programmazione non è il mio forte, però è divertente!
'Notte 'notte.

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