domenica 10 maggio 2020

Festa della Mamma

Non ho mai letto un libro che parlasse solo di Mamme.
Se ci penso su mi accorgo che le mamme incontrate in passato erano sempre protagonisti secondari, di sottofondo.
Alcune morivano troppo presto per ricordarle.
Altre erano sciocche e civettuole.

Le uniche mamme che mi sono rimaste impresse sono quella di Agnes Grey, dell'omonimo libro di C. Brontë, orgogliosa e giudiziosa.
Una donna innamorata di suo marito a tal punto da essersi messa contro tutto e tutti. Che ha insegnato alle figlie il valore delle proprie idee, l'importanza dell'essere indipendenti, la bellezza dell'amore.
E la mamma di Ultimo, Questa Storia di A. Baricco. Una francese moderna, povera ma ribelle.

Le Mamme sono creature preziose.
Non ho avuto la fortuna, la bontà, la bravura di diventare madre.
In passato ne ho sofferto tanto. Ora va molto meglio. Il pensiero non mi ferisce più.
Ma ci sono dei momenti, rarissimi, in cui mi chiedo come sarebbe stato...
Mi sembra di avere un utero inutile.
Ogni mese, per un istante, penso:"Maschio o Femmina?". Ma poi vado avanti come se nulla fosse.
Perché la vita lo impone. E poi che alternative avrei?
In fondo, la Vita è stata molto generosa con me, mi ha concesso di essere figlia.
E non sempre sono degna di questo ruolo.

Col passare del tempo accade qualcosa di strano: i nostri genitori diventano fragili e indifesi.
C'è quasi una inversione dei ruoli.
Forse quando nasciamo, se siamo fortunati ovviamente, siamo tutti contemporaneamente figli e genitori.

Cara Mamma,
vorrei che fossi più serena.
Lo so di non avere un carattere dolce e che non è facile avere a che fare con me.
Lo so che hai paura per me e questo mi distrugge.
Oggi mi hai visto sorridere e ti sei sentita meglio.
Mi dispiace non poter condividere con te il motivo, la causa di quel sorriso.
Non posso condividere più niente con te, perché hai bisogno di essere protetta dalla mia oscurità.
Non sono più la tua bambina. O meglio, quella parte di me ti apparterà sempre. Ma non voglio che tu sia infelice per il resto di me.
Cara Mamma,
non preoccuparti oltre. Mi hai dato il meglio che potessi.
Mi hai insegnato il valore dell'onestà, della verità.
Mi hai dato sempre e solo amore infinito. E ancora me ne dai.
Non crucciarti per ciò che non possiamo cambiare.
Non possiamo rimanere incagliate su quei "avrei dovuto consigliarti meglio".
No, cara Mamma, non avresti potuto fare meglio di quello che hai fatto.
Quando penso a te, penso ad un prato verde pieno di margherite e di soffioni (Taraxacum officinale), e ad una bambina che corre a piedi nudi, con indosso un vestitino di mussola bianco.
Posso perfino sentire la risata argentina di quella bambina.

Perché la mia Mamma è così: piccola, innocente e dolcissima bambina.

Buona festa della Mamma e chi può farlo ancora, l'abbracci forte forte.


p.s. Oggi mi chiedevo: che senso ha quello che provo?
Persona permea la mia esistenza ma non è interessato a conoscermi.
Mi ha scritto...e abbiamo parlato.
Questa volta voleva parlare con me di me.
E questa volta gli ho risposto.
Abbiamo parlato di quello che sto studiando e leggendo.
Lui dice che non ha tempo per leggere. Buffo, lui mi ha aperto la porta ad un mondo di letture che da sola non avrei mai affrontato... Ma non gliel'ho detto.
Ho solo detto, quello che dice sempre Pennac: uno dei diritti dei Lettori è il non leggere.
Era una giornata triste...mi ritrovo ad essere felice.

Passa il tempo e non capisco niente di me, del mondo, della vita.
Ho difficoltà a memorizzare le più banali delle informazioni.
Ma una cosa mi è diventata chiara.
La risposta a tutte le domande è l'Amore.
A volte il problema è la sua mancanza, altre volte è l'abbondanza.
Ma la risposta è sempre una: l'Amore.
Per questo per una come me sarà sempre difficile stare al mondo.

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