mercoledì 31 agosto 2022

Ciao Agosto

Mi ritrovo a salutare Agosto, come se non dovessi più viverne un altro.
Per me è stata una giornata pessima.
Persona mi ha voluto dimostrare a suo modo che non è arrabbiato con me, che non vuole evitarmi. Ma io non ho ricevuto la carezza che volevo.
E quindi mi sono sentita molto vuota e stupida.

Per calmare la mia irrequietezza mi sono messa a colorare senza senso. Mi sono ricordata di un vecchissimo libro comprato più di vent'anni fa. Una cosa è certa: prima di usare gli acquerelli bisogna disegnare a matita, o comunque sapere cosa si vuole disegnare. Naturalmente io non so mai niente, nemmeno questo.
In testa ho solo immagini buie e oscure. Però se mi calmo e respiro con calma, vedo la mia terra e il Mare. Sono solo un'ombra. Ma ho visto i colori. Direi che facciamo progressi.

Un'altra cosa che devo sforzarmi di fare è rimanere concentrata e ottimista.
Devo stringere i denti e non permettere alle mie paure e alla mia continua malinconia di distruggermi.

Ho iniziato a sfogliare questo testo. L'introduzione mi ha conquistato subito. Bisogna sempre leggere e informarsi. Anche solo per riempire il momento. Magari mi sbaglio, magari è divertente anche bere e ubriacarsi, ballare con una musica assordante. Iniziare e finire infinite relazioni. Non lo so. Io sono semplicemente nata per pasticciare e non concludere niente.

Se ne accorgono tutti. Anche Persona lo sa bene. Ma ora basta. Rassegniamoci a questo stato di cose.
L'anno è quasi concluso. Sono riuscita ad arrivare viva a tutti gli impegni a cui ero chiamata a partecipare. Le mie forze sono evaporate.
Per non pensare ho una sola strada da percorrere: la solitudine dei colori.
La dottoressa pedagoga filosofa Montessori, di cui oggi ricade l'anniversario della nascita, mi avrebbe lasciato fare.
Ed è un vero peccato che la scuola non ci aiuti a trovare la nostra vera espressione, il nostro vero essere. Magari le cose cambieranno un giorno. Chissà.
Buonanotte Bloggy.


Mentre ti scrivo è notte.
Ieri, 30 agosto, ho dimenticato di ricordare la nascita di Mary Shelley, la scrittrice londinese che all'età di soli 18 anni scrisse il romanzo Frankenstein. Ispirata da un gioco e da racconti vari, nel dormiveglia vede quello che diventerà uno dei libri più famosi della letteratura mondiale. L'antesignano del romanzo gotico.
Sono passati quasi due secoli da quando fu pubblicato nel 1818 e continua a turbare il sonno di molti.
Ma se ciò non bastasse, mentre ti scrivo immagino di prendere la cabina telefonica blu (il TARDIS) e di approdare sempre a notte fonda a Whitechapel, un quartiere popolare della periferia orientale di Londra.
È il 1888, sono le ore 3:45.
Lungo Buck's Row scorgiamo Charles Cross e Robert Paul chini su quello che da lontano ci sembra il corpo senza vita di una donna. È in un mare di sangue.
Si alzano, mi vengono incontro, sono sconvolti.
I due investigatori mi raccontano in quale stato è ridotto il corpo della povera donna.
Purtroppo sarà solo il primo di una lunga serie di ritrovamenti.
Se ne conteranno sedici (ma potrebbero essere molti di più).
Quella ritrovata oggi è la prima vittima di Jack lo squartatore.

martedì 30 agosto 2022

La bambina pugile - Chandra Livia Candiani

 La prontezza
della tua assenza
la assaporo -
la mancanza -
qui
nel pieno del petto
vuoto

Caro Bloggy,
l'eco delle feste di è decisamente spenta. Ora ciò che rimane è silenzio. Mi è piaciuto per qualche ora aprirmi agli altri, mettermi in gioco, dimostrami che non sono poi così orrenda come creatura umana.
Ma la musica è finita. Tutti sono tornati alla normalità delle proprie esistenze fatta di impegni lavorativi, di famiglia, progetti e preoccupazioni nuove.
A modo mio sono tornata alla mia normalità anch'io.
Scesa dai tacchi, riposti gli abiti eleganti, sono nuovamente ferma e immobile nel mio presente a contemplare le assenze, il rumore del mio silenzio, la vastità della mia solitudine.
Riparto da questa raccolta di poesia del 2014 firmata dalla scrittrice Chandra Livia Candiani, nostra vecchia conoscenza. Credo che la casa editrice Einaudi sia la mia preferita.
103 poesie (se non contato male) divise in tre sezioni, hanno riportato il mio essere a casa, la mia anima e il mio corpo alla loro condizione naturale.
La raccolta si divide in tre sezioni, una più bella dell'altra: La bambina pugile, Pianissimo per non svegliarti, La precisione dell'amore.
La mia preferita è la seconda: Pianissimo per non svegliarti.
Come sempre te ne consiglio la lettura. A me ha fatto venir voglia di rannicchiarmi su me stessa e tornare allo stato fetale.
Le mie considerazioni mentre leggevo queste splendide parole, saranno ridicole e stupide, ma le voglio registrare per non dimenticare.
Sono una persona solitaria che ha paura della vita affollata, di quel dover essere sempre "duri", di doversi mostrare sempre vincenti.
Non sono una persona che viene scelta, vivo ai margini. Sto bene nell'ombra.
Mi è piaciuto immaginare che gli oggetti abbiano una vita loro. Immaginare un vaso infrangersi ed esserne felice, perché in un certo senso si è trasformato e diventato altro. Pensiamo sempre che il mondo sia fatto per noi che lo contempliamo e ne abbiamo coscienza, ma forse il mondo è dei fiori che ci ignorano e fioriscono e continuano a vivere anche laddove noi pretendiamo vi siano asfalto e cemento.
Le mie frequentazioni sono come i morti: stanno per i fatti loro e non si fanno mai sentire.
Ed io sono stanca di dover fingere che mi vada bene.
Mi sono stancata di essere quella a cui mandare un messaggio ogni tanto.
Sono stanca di fingermi forte.

Certe mattine
al risveglio
c'è una bambina pugile
nello specchio,
i segni della lotta
sotto gli occhi
e agli angoli della bocca,
la ferocia della ferita
nello sguardo.
Ha lottato tutta la notte
con la notte,
un peso piuma
e un trasparente gigante
un macigno scagliato
verso l'alto
e un filo d'erba impassibile
che lo aspetta
a pugni alzati:
come sono soli gli adulti.


Caro Bloggy,
ci pensi mai alla perfezione delle parole? 
Un foglio bianco è la promessa di qualcosa che potrebbe essere, ma la parola è la costruzione, la realizzazione di quella promessa.
Mi ammutolisce la sua perfezione: in principio era il verbo.
Dio è parola che crea, che agisce. 
Questa cosa mi commuove.
Quando mi hanno messo una penna in mano mi hanno consegnato una bacchetta magica.
Oggi mi rendo conto della sacralità di quei segni che compongono l'alfabeto.

Le parole che usa Chandra Candiani sono per persone come me: piccole e invisibili.
Sembrano sussurri. Parole così leggere e delicate che restano sospese come un canto.
E continuano a vibrare nella mia anima come il ricordo di una musica lontana, trasportata dal vento.

Niente, è che a me piacciono da sempre le cose mute

Il mio amore è delicato, una briciola dimenticata. Pensavo, quanto deve essere insopportabile il peso di un amore che io decido di definire grande? Non mi sono mai resa conto di quanto fossero invadenti le mie briciole, la mia presenza continua. Chi sono io per tormentare così l'altro? Mi sono sempre sbagliata su tutto. Accecata dal mio egoismo, non mi sono resa conto di quanto fossi ridicola e inopportuna. Mi dispiace. E non posso dirglielo.

Il mio mondo è millimetrico. Sono un nano tra giganti.
Ho capito che il mio posto è nella solitudine e nella contemplazione del creato.
Il mio amore non infastidirà più nessuno.


lunedì 29 agosto 2022

Operette Morali - Giacomo Leopardi

Ruysch: A ogni modo, tutti si persuadono che il sentimento della morte sia dolorosissimo.
Morto: Quasi che la morte fosse un sentimento, e non piuttosto il contrario.


Ammettiamolo: Giacomo Leopardi è stato tra i più grandi scrittori della storia di tutto l'Universo! E non potrà mai nascerne un altro a lui simile, o vagamente somigliante.
E quando sento ancora persone sostenere l'inutilità degli studi classici, penso a vite e storie come quelle di Alcesti, di Medea, di Antigone e di Penelope, e di Circe e di Cassandra ma soprattutto alla fortuna di saper riconoscere versi che recitano:  Se questo è amore, che io non so, questa è la prima volta che io lo provo in età da farci sopra qualche considerazione; ed eccomi di diciannove anni e mezzo, innamorato. E veggo bene che l'amore dev'esser cosa amarissima, e che io purtroppo (dico dell'amor tenero e sentimentale) ne sarò sempre schiavo.
Però se si preferisce chiamare poesia "Shakerando, ah, shakerando Poto stase’ non c’è, sta shakerando Shakerando, ah, shakerando", be' prego, si continui pure...

Ho iniziato la lettura delle Operette Morali perché ho scoperto che fu inserito nell'Indice dei Libri Proibiti dalla Chiesa, con decreto del giugno 1850.
Avresti dovuto vedere la mia faccia: Leopardi - Operette Morali - Proibito? Cosa?!?
Tutto vero caro Bloggy,
quest'opera meravigliosa non solo fu messa al bando e non compresa dai suoi contemporanei, ma causò al giovane Leopardi un bel rimprovero paterno e quasi rischiò l'oblio. Considerato che fino agli anni Sessanta continuò ad essere snobbato da critici e intellettuali.
Fortunatamente oggi, la critica ha spalancato gli occhi su quella che è un'Opera davvero suprema del poeta di Recanati, che colpisce per freschezza e ironia.
In modo leggero, Leopardi affronta temi filosofici importanti, seri e a lui cari. Quelli che hanno caratterizzato la sua produzione più matura: la caducità dell'esistenza di fronte ad una Natura indifferente, la ragione vista non più come ostacolo alla felicità  ma strumento per restare a galla, felicità comunque impossibile da raggiungere. 
E come racconta tutto questo? In 24 amabili racconti brevi, a volte espressi in immaginari e splendidi dialoghi tra esseri superiori, reali o del mito.
Solo un genio come lui poteva far dialogare la Terra e la Luna, o uno Gnomo ed un Folletto.
I più toccanti sono quelli della Natura con un'Anima. Roba da leggere e rileggere all'infinito. E il dialogo di un Islandese.
Nel mio piccolo ho adorato il dialogo tra la Moda e la Morte e il dialogo tra l'archeologo e scienziato Federico Ruysch e le sue Mummie.

Un libro da leggere con calma, un dialogo alla volta.
Senza la fretta, che ahimè mi caratterizza, di finire, finire, finire...

Solo un'ultima citazione, per sottolineare la grandezza e la modernità del Leopardi:

Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere la donna
amata, o pensarne?

Tasso. Non so. Certo che quando mi era presente ella mi pareva una
donna; lontana, mi pareva e mi pare una dea.

Genio. Coteste dee sono così benigne, che quando alcuno vi si accosta, in
un tratto ripiegano la loro divinità, si spiccano i raggi d'attorno, e se li pongono
in tasca, per non abbagliare il mortale che si fa innanzi.

Tasso. Tu dici il vero pur troppo. Ma non ti pare egli cotesto un gran
peccato delle donne; che alla prova, elle ci riescano così diverse da quelle che
noi le immaginavamo?

Genio. Io non so vedere che colpa s'abbiano in questo, d'esser fatte di
carne e sangue, piuttosto che di ambrosia e nettare. Qual cosa del mondo ha
pure un'ombra o una millesima parte della perfezione che voi pensate che abbia
a essere nelle donne? E anche mi pare strano, che non facendovi maraviglia che
gli uomini sieno uomini, cioè creature poco lodevoli e poco amabili; non
sappiate poi comprendere come accada, che le donne in fatti non sieno angeli.


Ricordiamo per completezza che le operette furono scritte tra il 1824 e il 1832 e pubblicate nella loro versione definitiva ("corretta e accresciuta") nel 1835.
E c'è gente che, cito: "Le donne devono indossare i tacchi per elevarsi da terra e innalzarsi ad essere angeli".
Vomita con me Bloggy!


p.s. In questi ultimi anni di letture e viaggi meravigliosi, posso dire di aver ascoltato i pensieri e le parole di tante persone e personaggi.
Sai cosa mi piacerebbe leggere, prima o poi? La storia della guerra di Troia dal punto di vista di Elena.
Vittima o artefice del suo destino? Donna ammaliatrice o sopravvissuta?
Vorrei tanto conoscere il suo pensiero.
Forse che di una donna così bella nessuno osa spogliare la mente, il cuore?
Tutti ne hanno desiderato o immaginato il corpo "completamente svelato", svestito.
Ma la sua anima? Chi ha mai avuto il coraggio di metterla a nudo?

domenica 28 agosto 2022

 Caro Bloggy,
in questo periodo mi piace scrivere. 
Lo scorso anno ero presa dalla smania di leggere e raggiungere l'obiettivo dei 120 libri.

Ma quest'anno mi sento diversa.
Ho bisogno di scavare nel mio cuore, di capire cosa mi faccia stare sempre così male.
Mi sento come una che abbia rubato degli anni alla vita di Pavese.
Perché lui si è fermato a meno di 42 anni, ed io no?


sabato 27 agosto 2022

Cesare Pavese

 Senza una donna da serrarmi al cuore!
Mai l’ebbi e mai l’avrò. Solo, stremato
da desideri immensi di passione
e pensieri incessanti, senza meta.
(versi tratti dalla poesia "18 aprile 1926")


Caro Bloggy,
oggi non c'è molto di cui parlare.
Era forse già passata la mezzanotte. Provo a chiamare i miei amici, nessuno mi risponde. Sono solo. Sono veramente, completamente solo. "Solo, senza neanche più me stesso." Qual è il senso della vita? Scrivere? Vincere un premio? Amare? Essere amato? Tornare a casa e non trovare nessuno ad accoglierti. Ascoltare la vacuità dei discorsi altrui. Nessuna delle mie domande trova risposta. Nessuno è capace di cogliere la mia ironia. Bisogna sempre spiegare tutto. Bisogna sempre essere d'accordo con la maggioranza. Sono stanco. Tutto è inutile. Il mio lavoro non mi soddisfa. Alla fine basta un po' di coraggio. Posso farcela. 

"Perdono tutti e a tutti chiedo perdono.
Va bene?
Non fate troppi pettegolezzi."

Torino, Hotel Roma, stanza 346, anno 1950.
Sono passati settantadue anni da quando si è addormentato.
Dorme ancora, convinto che il suo unico lavoro degno di questo nome sia "Dialoghi con Leucò". Convinto ancora che l'amore non fosse stato destinato alla sua vita.

Se ci fossimo conosciuti non ci saremmo sopportati.
Lui chiuso e sarcastico, inavvicinabile, con una sensibilità fuori dal comune.
Io desiderosa di conoscere gli altri, inavvicinabile e molto sensibile.
Entrambi chiusi su noi stessi, sulla nostra interiorità, con una incessante e insaziabile fame d’amore.

Lui è morto quasi quarantaduenne. Io ho rosicato già un anno in più. 
Ciò ha soltanto allargato il mio vuoto interiore.
Ieri ho sbagliato, ancora una volta...
FA TUTTO SCHIFO!

Ciao Cesare.

“Il desiderio mi brucia
il desiderio di cose belle
che ho viste e non vissute.”

venerdì 26 agosto 2022

 

Ho letto da qualche parte che non si dovrebbe parlare o fare promesse, né quando si è troppo felici né quando si è troppo tristi.
In pratica dovrei rimanere sempre in silenzio. Ma le emozioni di questa settimana sono state tante, sincere e profonde. E proprio non ho potuto fare a meno di pensare a Persona che anche se cerco di tenere lontano, è sempre con me.

Per fortuna!
Perché in questi giorni sono riuscita ad essere forte senza lasciarmi umiliare.
Potevo raccontare ciò che avevo voglia di condividere, e sparare battute laddove ritenevo si stesse oltrepassando il limite!

Persona mi ha insegnato a difendermi, senza attaccare.
Le cose importanti sono altre nella vita e se c'è chi non lo capisce è un problema che non mi riguarda.

Inoltre ho imparato una cosa sull'amore. Per me è impossibile perché amo le cose impossibili. Ciò che è lontano. Inarrivabile!

Tuttavia mi reputo fortunatissima perché anch’io ho avuto la mia porzione di amore in questo mondo! Ho una splendida famiglia di cui posso essere immensamente orgogliosa. 

Ma io non mi ci vedo proprio seguire i loro passi.
Abbandonarsi ad un altro individuo? Fidarsi ciecamente di un altro essere? Lasciarsi guardare dentro da un altro?
Ma siete matti?!?

Non mi si può guardare come ho visto gli sposi guardare le proprie spose.
Non sono una creatura così. Sono più un pupazzetto fuggito da qualche fumetto.
Posso solo essere simpatica.

Eppure… malgrado tutto, mi sono resa conto di una cosa.
Persona mi fa ancora “credere”.
Credere che esistano persone leali, serie, capaci di nutrire passione.
Lui saprebbe guardare un'altra persona con amore vero! Saprebbe colmare la sua anima con uno sguardo. Saprebbe farla sentire a casa.

Ho pensato alla sua risata. Al suo modo di parlare. Alla sicurezza che mette in ciò che dice e ciò che fa. Forte, fiero. Sempre pronto a proteggere, a unire, costruire.
Naturalmente è anche una vera “testa-di”! Ma basta poco per dimenticarlo.

Insomma, ho pensato che non sono pazza quando sento quello che sento.
E non è colpa mia se gli altri “sì ok, sono simpatici ma”…
Forse l'ho innalzato ad essere superiore per non rischiare di incontrare qualcuno che possa farmi ancora male. 
Ma resta il fatto che è il mio Signor Darcy, Heathcliff, Mr. Rochester, insomma la summa di tutte quelle cose che si sottolineano nei libri.

Amore è anche sacrificio, lo so.
Ma quanto è bello amare ed essere amati?

giovedì 25 agosto 2022

Le storie sono i nostri sogni. E i nostri sogni sono la nostra vita.
(Tim Burton)

Auguri di buon compleanno ad uno dei miei registi preferiti.
Auguri di felicità e amore ai miei due dolcissimi sposi.

Spero che il loro C'era una volta non si esaurisca mai.
E che la loro vita insieme sia pronta a dargli ricchezze e bellezze.
Che si realizzino i loro sogni!

Immagino se ci fossimo io e Persona.
Noi due non faremmo niente di simile.
Sarebbe una fuga lui e io e qualcuno che ci dichiari marito e moglie.
Ma nella mia vita non mi serve questa consacrazione, sai perché? 
Perché nei miei sogni è già accaduto e siamo felici e innamorati,
Che meraviglia l'amore!
EVVIVA L'AMORE!

mercoledì 24 agosto 2022

 Ci siamo...

l'emozione è alle stelle: domani Sorellina2 si sposa ed io sono veramente felice per lei.
Questa è la volta giusta.
Sono due persone nate per stare insieme.
Credimi Bloggy, non succede tutti i giorni.
Ed è come se i pezzi del disegno fossero finalmente tutti insieme.
Come se finalmente Michelangelo avesse accettato di mostrare al mondo l'opera compiuta della Cappella Sistina: un miracolo!

martedì 23 agosto 2022

Sono passati diciannove minuti dalla mezzanotte di quel lontano 23 agosto 1927.
Due anarchici bastardi verranno giudicati e condannati a morte per aver partecipato a sanguinosi attentati che hanno devastato l'America degli anni Venti.
Gli spietati anarchici erano Sacco e Vanzetti, rispettivamente un ciabattino originario di Torremaggiore (provincia di Foggia), e un pescivendolo nativo del cuneese (Villafalletto).
Inutile la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros che scagionò completamente entrambi; inutili le manifestazioni per strada di migliaia di persone in tutto il mondo; inutili gli appelli del governo italiano e di famosi intellettuali quali Albert Einstein.

Dall'omicidio di quei due immigrati sono passati novantacinque anni.
E le cose nel mondo non sono cambiate molto. 
Lo straniero è sempre il nemico, il sospettato n. 1. Se povero poi, è praticamente già colpevole!
Stanotte non riuscivo a dormire. Pensavo a quello che accade continuamente intorno a me.
Pensavo a che razza di mondo sia diventato questo in cui mi trovo immersa, in cui sento di affogare.
Mi sono tornate alla memoria le fotografie che pubblicarono anni fa, di un bambino morto durante un naufragio. Bambino che qualcuno pensò fosse un bambolotto.
Le scene dei disastri naturali, il terremoto di Amatrice di sei anni fa.
La devastazione dell'Ucraina, sei mesi di guerra.
Ultima immagine in ordine di tempo: uno stupro. Mi sono rifiutata di aprire il file e far partire il video.
Cosa succede all'umanità?
Ci sono persone vere dietro quelle violenze. Non è un film. Non viviamo una realtà simulata. Perché se così fosse, vi prego, fermate tutto!
Nelle Operette Morali, Leopardi si interroga sulle sorti di una società ormai piena di macchine.
Cosa direbbe oggi, di questa società soffocata da internet? Le nostre espressioni sostituite da una "faccina". Come se sorridessimo o piangessimo tutti allo stesso modo.
Una piazza virtuale in cui ci sentiamo in dovere di pubblicare ogni momento della nostra vita. Ma se chiediamo a chi quella vita la condivide con noi, una mano, un aiuto, al massimo ne otteniamo un video da diffondere.
Sono nauseata.
Così nauseata che non riesco a fidarmi di nessuno.
Non fraintendermi, non mi reputo migliore. E fossi nei panni altrui non mi fiderei di me.
Ma di una cosa sono certa: finché continuerò a preservare la mia umanità, mi sentirò al sicuro.
Finché continuerò a provare amore, finché continuerò a desiderare un abbraccio, finché continuerò a non girare la testa dall'altra parte, penso di poter avere fiducia in me stessa.

Il mio cuore è ancora un posto sicuro.
Il mio problema è aver capito immediatamente quello che Leopardi scriveva da sempre: la vita umana è infelice. E se dobbiamo vivere una vita non-vita, allora tanto vale lasciar perdere.

Spero che l'Umanità si riprenda il suo spazio.
Non è questione di avere torto o ragione, di essere migliori o peggiori, di abbracciare questa o quella ideologia.
Qui si tratta di fermarsi a considerare che ogni singolo individuo è importante.
E se un uomo viene picchiato per strada, tu devi fermarti ad aiutarlo. Se un ragazzino viene insultato da un altro, devi intervenire per calmare gli animi. Se uno per strada ti taglia la strada, non suonare il clacson. Per un secondo pensa "per fortuna non è successo niente" e procedi per la tua strada. Non è essere deboli. Questo è essere umani. La guerra fa schifo. Si condanna. I fabbricanti di armi sono dei balordi. Sono il male in terra. Chi alza la voce contro una persona anziana è un debole!
La violenza non è una prova di forza, ma di idiozia.
Il più violento è il più stupido.
E perde sempre, ma non se ne rende conto.

Buonanotte Bloggy

lunedì 22 agosto 2022

L'eterno marito - Fedor Dostoevskij

 Uno beve la propria tristezza e quasi se ne ubriaca.
Anzi, non è neppure tristezza,
ma è proprio un nuovo modo di essere che batte dentro di me.


Caro Bloggy,
sono tornata con questo romanzo breve di Dostoevskij e dopo una serata con la futura Sposa e le Testimoni.
La serata è stata tranquilla e bella. Spero che la mia Piccolina si sia ricaricata, l'ho vista un po' provata. L'emozione non ha voce, cantava Celentano anni fa, ma si fa sentire.
Ancora una volta mi sono comportata bene.
Sono passata dalla fase "vorrei mandare tutto a fan ****" della mattina, alla fase ecumenica della serata. Non ho proprio mezze misure. Sono decisamente una persona instabile. Ma tra i miei mille difetti, mi ritrovo a considerare un pregio: se qualcuno ha bisogno di me, ci sono. Non importa quale sia la tempesta che sto attraversando, farò sempre rotta verso la persona che mi chiede aiuto.
Il romanzo in realtà, lo lessi ieri. Ma il suo effetto benefico si esaurì a causa dei pensieri che mi tormentano e mi stanno ammazzando.
Oggi sono più lucida e calma. E te ne voglio tessere le lodi.
Romanzo breve, dovremmo definirlo "minore" rispetto al resto della produzione di Dostoevskij, ma a me sovvengono aggettivi quali: unico e divertente. Non ricordo di aver incontrato un Dostoevskij così ironico, prima di questo scritto. In Delitto e Castigo, forse, si possono notare sfumature sarcastiche. Ma qui si sorride, ci si diverte! In alcuni momenti ho avuto l'impressione di essere a teatro. Mi è piaciuto molto e come sempre, direi, Dostoevskij non delude, anche in questa versione inedita.Come sempre la storia la viviamo attraverso i tormenti dei suoi personaggi.
Da un lato c'è Vel’càninov, ex viveur, oggi ipocondriaco, in crisi di identità e mezza età, alle prese con beghe giudiziarie.
Dall'altro lato c'è Pavel Pavlovic Trusockij, uomo mite, marito di quella che è stata l'amante del nostro Vel'càninov.
Ma non voglio ridurre la sua figura a quella di "marito tradito".
All'inizio è grottesco. Ci ripugna quasi la sua presenza. Irritante fino al midollo!
Moravia descrive il rapporto tra i due personaggi come il gioco, il gioco del gatto col topo!
E allora noi siamo lì a chiederci come possa questo gatto-tradito cacciare e giocare con un topo così! Come osa?
Osa, perché Dostoevskij non è uno scrittore qualsiasi.
E no signori! Quando arriva la scena della piccola Liza, che mi ha fatto pensare alla piccola Cecilia dei Promessi Sposi, ho provato commozione, pietà e non pensavo di poter cambiare idea sui personaggi, pensavo tutto fosse chiaro.
Dicevo, quando la storia sembra finita, Dostoevskij illumina anche un uomo come Pavel Pavlovic di un'umanità e dolcezza tali che ci fa provare vergogna di noi stessi, per non aver provato com-passione per la sua storia.
Non voglio svelare nulla. Bisogna leggere questa storia!

Dai non temere...ho detto che si sorride. E il finale è veramente divertente.
Sembra quasi che lo scrittore ci mostri come in realtà siano le nostre azioni, le nostre scelte a imbrigliarci in maschere e ruoli prestabiliti. Non siamo capaci di usare il libero arbitrio. O meglio, lo usiamo male, proprio male. E siamo i nostri peggiori carcerieri.

Il mio personaggio preferito? Pietroburgo.
Più leggo, più me ne innamoro. Vorrei passeggiare sulla Nevskij prospekt, almeno una volta nella vita.
E dalle pagine di questo romanzo di sente come tutta la società sia intrecciata con la sua città. Fa caldo, c'è polvere nell'aria. Polverosa è la società basata su convenzioni sociali, vittima della burocrazia, della noia. Una società passiva, impantanata nel proprio status agiato o povero che sia; incapace di reagire o più semplicemente, decisa a non agire perché tanto la gioia, per quanto desiderata e cercata, non sarà mai raggiunta.
Il tempo è quello delle notti bianche che aggravano l'insonnia dei protagonisti. 

Tiriamo giù le tende e cerchiamo di addormentarci.

domenica 21 agosto 2022

 (ore 23.31)
Mi sono talmente depressa oggi che non riesco a scriverti niente.
Scusa.

ore 23.38
Bloggy, scusami. Sono alle solite.
Voglio morire.
Sta finendo anche il mese di agosto del 2022. Ho incontrato troppe persone per non desiderare la mia morte. Tutti vanno avanti. Io non riesco nemmeno a completare una candidatura spontanea, che mi rendo conto immediatamente da sola di non essere all'altezza di nessuna situazione.
L'anno è finito ed io sono la solita fallita, inutile a tutti e a tutta l'umanità.
Se morissi almeno diventerei cibo per vermi, farei qualcosa di utile per la prima volta.
Questo il mio umore. Naturalmente inconfessabile.
Con chi dovrei parlarne?
Persona mi vomiterebbe addosso il suo sarcasmo; la famiglia mi rimprovererebbe. Le loro frasi andrebbero dal "eh, perché tu non mi hai voluto ascoltare!" al "perché non credi in te stessa!", per finire con qualche "non devi fare così!".
Come se uno volesse ignorare i consigli utili, fosse felice di constatare il proprio fallimento, si divertisse a "fare così" e sentirsi così male da volerla fare finita.
Naturalmente sono frasi sensate che probabilmente vanno dette a chi si sente come me.
Ma io proprio non riesco a vivere. Voglio morire Bloggy. Non voglio più sentire dolore.
Sono una inutile vigliacca.

sabato 20 agosto 2022

Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto.
Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci;
in seguito tendono ad avvicinarsi.
(Luciano De Crescenzo)


Dopo l'iniziale inebriamento post-festeggiamenti mi ritrovo a considerare e rivivere tutta la giornata di ieri.
Per alcuni aspetti è stato tutto meraviglioso.
I festeggiati erano raggianti. Un vero trionfo di amore e dolcezza.
La Big Family è stata sublime: perfetta.
Anch'io ho cercato di dare il mio meglio: nell'aspetto, nella conversazione, nei modi.
Ho cercato di coinvolgere tutti i presenti. Così da non far sentire nessuno solo.
E vedere lo sguardo di gioia dei miei mi ha convinto che tutto sia stato bello.

Ma quando tutto è passato mi rivedo e penso: che ridicola maschera.
Sono la regina delle bugiarde, pur non mentendo.
Tutti che vorrebbero il mio matrimonio. Il mio? Ma siete matti?
Riguardavo le foto di ieri e mi sono vista per quella che sono: una schifezza! 
Su una cosa concordo: sto invecchiando, il tempo passa ed io resterò sola e triste.
(Infatti il programma prevede il tasto dell'autodistruzione alla fine.)

E noto un ritorno peggiorativo di Persona nella mia vita.
Non devo permettermi di tornare a illusioni e speranze false e inventate.
Almeno su questo devo tenere il punto!

L'estate sta finendo e come vedi, caro Bloggy, sto resistendo.
"Avere pazienza significa che ci si è arresi!" (cit. non letterale di Mr. Robot)
Credo sia vero. Infatti resisto con pazienza semplicemente perché non mi aspetto più niente.
E ripensando al passato mi rendo conto che la Vita non mi ha regalato nulla.
Mi ha solo illuso e tolto.
Sono stata proprio una stupida.

Buonanotte

p.s. Alcuni siti riportano oggi la data di nascita di Luciano De Crescenzo. In realtà lui nacque il 18 ma il padre registrò l'evento all'anagrafe dopo due giorni.

Guardo una foto di quando avevo sedici anni e ne guardo una d’oggi. Dio, come sono cambiato! Poi mi chiedo: ma quand’è che è successo? Di notte? Mentre dormivo? E come mai il mattino dopo non me ne sono accorto? La verità è che cambiamo al rallentatore, attimo dopo attimo, cellula dopo cellula, come le lancette dell’orologio che si muovono anche se nessuno le vede muoversi. "Panta rei" diceva Eraclito, tutto scorre, e con il tutto anche la vita passa senza che si possa far nulla per trattenerla. Sono voci e immagini che vengono dal passato. Si accavallano, si mischiano, si confondono, si spintonano l’un l’altra per paura di sparire per sempre in un blob senza capo né coda. Un pò di pazienza, prego: una alla volta per carità, e riuscirete tutte a parlare…
(Luciano De Crescenzo)

Cambiamo e rimaniamo sempre uguali.
Gli angoli del carattere si smussano.
Le rughe solcano il viso: troppi sorrisi, troppi pensieri tormentati.
I capelli stanchi, si ingrigiscono. 
Il sole lascia il segno dei suoi baci.
Il cuore è pesante: esperienze, sentimenti, parole dette e soffocate, persone sono tutte lì compresse in un minuscolo spazio vitale.
Solo gli occhi non cambiano mai.
Velature possono offuscarli, ma lo specchio dell'anima riflette immutato ciò che abbiamo dentro.
Così è da sempre.

venerdì 19 agosto 2022

50

 Un amore leggendario...
Una fiaba di altri tempi.
L'uno vive nell'altro.
Auguro loro di vivere felici e insieme per sempre.

giovedì 18 agosto 2022

Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle GrandiCertezze, i puri dalla Fede incrollabile, allora mettevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza.
(Luciano De Crescenzo)


Oggi è uno di quei giorni importanti, se hai letto il Mestiere di Vivere, di Cesare Pavese sai cosa intendo.
Agosto è un mese difficile. I suoi colori, le vacanze, tutti hanno bisogno e voglia di uscire e divertirsi.
Per le persone come me è uno strazio. Sono in totale accordo con Pavese: tutto questo fa schifo. Ma per tua sfortuna continuerò a scriverti.
Oggi inoltre, nasceva lo scrittore Luciano De Crescenzo. In realtà lui era un ingegnere idraulico. Ma la vita lo portò a fare altro. Scorrendo la sua biografia su wikipedia, mi ha colpito questa parte: "tuttavia, il futuro scrittore ebbe modo di sperimentare le difficoltà applicative della sua laurea: non riuscendo a trovare adeguata sistemazione nel campo geologico-geotecnico, svolse attività differenti, come il venditore di tappeti."
Quindi non sono l'unica! Se ebbe difficoltà De Crescenzo, come solo posso sperare io?!?
Non ti ho parlato spesso di questo scrittore vero?
Beh, perché non è uno scrittore. Luciano De Crescenzo è anima! Un filosofo, un filantropo, un regista, uno scrittore, un attore. Quante cose era, già ahimè "era", De Crescenzo.
Ma forse mi sbaglio. Le persone come lui non muoiono mai.

E quando dico '"lavoro" non penso ad una fatica, ad un supplizio che uno deve sopportare dalla mattina alla sera per rendersi indipendente dal punto di vista economico, ma ad una opportunità che Dio ci ha offerto per dare più senso alla nostra esistenza. Ricordatevi quello che vi dico: una cosa è "fare" il tabaccaio, e una cosa è "essere" tabaccaio.

Quando andavo a scuola sognavo di comprare tutti i suoi libri. Mi piaceva come spiegava il mito greco, come parlava di filosofia. Un mito vivente. Non c'è altro da dire. Un uomo serio e intelligente. Un napoletano di altri tempi. Eppure anche le sue battute sulle donne mi spingono oggi a confermare quanto già osservato in altri autori illustri: la cultura che ci circonda può forgiare e fare bene, ma anche fare male, molto male.

Mentre ti scrivo in TV trasmettono uno dei miei film preferiti: Pane e Tulipani.
E penso a cosa dire di un amore che dura da oltre 50 anni...
io, l'inesperta per antonomasia!

Buonanotte


mercoledì 17 agosto 2022

 Le cose belle sono lente...


Vorrei non averti mai conosciuto!
Ogni volta che qualcuno racconta le proprie avventure vacanziere, incontri amorosi o cose simili
io penso a Persona!
Maledetta me!
Non esce dal cuore e nemmeno dalla mente.

martedì 16 agosto 2022

lunedì 15 agosto 2022

 E mentre ti scrivo la Luna mi sorride, Giove le sta raccontando una storia delle sue ed io penso che è Ferragosto: festa dell'Assunta!
Come ogni anno ho acceso e posizionato sui balconi di casa, dei lumini.
All'inizio c'erano solo loro, ma con il passare delle ore, ho visto anche altre persone fare la stessa cosa e me ne sono rallegrata.
Lo so: è una cosa sciocca. Ma quelle luci nella notte, in un mondo così immerso nel cinismo e nella tecnologia, mi fanno pensare che ci sia ancora qualcuno pronto a combattere per il bene, per amore delle nostre anime.
Sono pazza, lo so.

Buonanotte Bloggy,
buon Ferragosto.

domenica 14 agosto 2022

I Buddenbrook decadenza di una famiglia - Thomas Mann

 Vorrei dormire e non saperne più nulla.
Vorrei morire, Kai!...
No, con me non c'è nulla da fare. Non so volere.
Non voglio nemmeno diventare famoso.
Ne ho paura, come se fosse una colpa!


E dopo averne per così lungo tempo accennato riferimenti e sentimenti, sono finalmente arrivata alla fine di quella che è stata una piacevolissima lettura.
Di questo libro ho apprezzato tutto: il contesto storico, la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione, la narrazione.
Naturalmente è una storia di famiglia ed è difficile dire chi sia il protagonista.
Ma posso garantire che a chiunque ci si affezioni, il lettore non rimane deluso.
Con questa famiglia si soffre tantissimo e si gioisce in alcuni momenti. E ti ritrovi a tirare un sospiro di sollievo quando le cose si accomodano e ad accelerare nella lettura quando ti ripeti: "No, non può finire così!".
Abbiamo la fortuna di conoscere quattro generazioni di questa famiglia e di desiderare il lieto fine per ognuna.
Ma la vita si sa, non va mai come vorremmo.
Dal 1835 al 1877 la famiglia che aveva costruito il proprio buon nome lavorando e pregando, si ritrova a perdere e a perdersi letteralmente, come famiglia.
L'antico stemma di famiglia scompare e l'unica testimonianza del loro passaggio sarà una serie di documenti e carte, gelosamente conservate.

Mi dispiace Bloggy, ma non posso fare a meno di anticipare contenuti importanti di questa storia che, non stancherò di dirlo, mi ha profondamente colpito.
A partire dal bisnonno, il console Johann senior fino ad arrivare al giovane Hanno, è difficile dirti chi sia stato il mio beniamino.
Il vecchio console ha fondato la ditta Buddenbrook e ci ha per primo aperto le porte della casa sulla Mengstrasse. E suo è l'intervento a favore degli studi classici. Intervento che personalmente ho apprezzato anche oggi, nel XXI secolo. Far studiare la gente solo per fare quattrini è decisamente stupido!
Suo figlio è il console Johann jr, marito di una forte e salda Elisabeth. Entrambi sono quelli che cureranno l'anima di questa famiglia, e la preservazione delle sue memorie. Le descrizioni di Mann sono così ricche e precise che ti sembra di conoscerli entrambi. Ti sembra di sentire il pennino di Johann mentre appunta un evento sul diario della famiglia. E in un certo senso sei presente ai prelibati pranzi organizzati dalla signora Beth. 
Tom Tony Christian Klara: sono i nomi dei loro quattro figli.
Tom è il terzo ramo di questa sfortunata famiglia.
Colui che per primo immolerà la propria esistenza per essa. Combatterà per difenderne il buon nome; farà di tutto per assicurarne stabilità e ricchezza.
Ma in questo compito sarà solo.
Perché malgrado la buona volontà sua e dei suoi familiari, bisogna ammettere che il Destino è stato poco propizio.
Tony sarà forse una delle poche a non mutare carattere. Malgrado tutto, manterrà un orgoglioso senso di appartenenza e devozione alla famiglia, decisamente ammirevoli.
Christian e Klara avranno sorti veramente meschine.
In parte saranno artefici della propria sorte.
Ma non si può non provare pietà per entrambi, anche se per motivi diversi.
Infine l'ultimo ramo, il quarto, della dinastia: Hanno.
Figlio di Tom e Gerda. Donna particolare, emblematica. Di lei si dirà poco e sarà difficile da definire. Col figlioletto condivide la passione per la musica. La vera musica.
E sembra quasi che il cercare di coltivare i propri sogni, arrivare a soddisfare la propria gioia non sia deocoroso.
Alla fine tutti sono stati puniti dalla Sorte.
Sia coloro che hanno seguito la strada canonica, sia quelli che hanno tentato di seguire la propria imbattuta strada.

Difficile cercare di arrivare ad una risposta.
Forse Mann ci sta dicendo che semplicemente la Vita va esattamente come vuole lei.
Una splendida illusione di cui siamo tutti prigionieri.
E che solo la Morte ci libera dalla menzogna.
Infatti le morti sono descritte con rigore scientifico e poca commozione.
O semplicemente sono un mostro crudele e non sono riuscita a commuovermi.

Come mio solito ho desiderato fino all'ultima pagina di vedere riapparire un futuro e brillante medico: Morten Schwarzkopf. Ma la mia speranza è stata delusa. Perché per questa famiglia l'unico lieto fine possibile è stato finire sottoterra.

"Sei fiero di me?"
Questa domanda così semplice e genuina non avrei mai il coraggio di porla.
Avrei sinceramente troppa paura della risposta.

Oggi vicino alla Luna è comparso Giove.
Chissà se anche lassù si domandano quale sia il senso della vita, cosa sia la felicità, dove si trovi il vero amore...

sabato 13 agosto 2022

Piero Angela - Il Buono il Brutto il Cattivo

Tutte le pistole hanno una voce... e io questa la conosco...

Ciao Bloggy,
ho quasi finito il mio libro e sono molto soddisfatta.
Ho completato e consegnato una relazione. Ho sentito vecchi amici. Sono a metà della terza stagione di Mr. Robot.
Una giornata intensa.
In questo momento sto godendo lo spettacolo cinematografico offerto da quel capolavoro che è "Il Buono, il Brutto e il Cattivo". Classe 1966 e non invecchia di un giorno. Sergio Leone un regista meraviglioso, Ennio Morricone un maestro.
Ieri parlavamo di film, abbiamo nominato Via col Vento ricordi?
Oggi guardando un primo piano di Sentenza pensavo che in quello stesso momento, nelle campagne di Atlanta, Rossella aiuta Melania a partorire.

Cosa sarebbe il mondo umano senza la letteratura, l'arte?

Oggi si è spento Piero Angela, un uomo di infinita cultura. Noto divulgatore scientifico che ha cresciuto generazioni di bambini italiani con Il Mondo di Quark. Non condivido quello che diceva sulla scuola e gli insegnanti. Ma era una persona di alto valore morale. E pensare che non ci sia più mi riempie di infinita tristezza. Il mio Paese si impoverisce ogni giorno di più. E non c'è nessuno che prenda il posto di questi mostri sacri. Lo ricorderò anche durante il periodo della pandemia, per l'infinita saggezza espressa a proposito dei vaccini.
Il 25 settembre si vota. E il risultato del voto sarà la triste fotografia di quello che ti sto dicendo.

Infine, ma non per superficialità, ma solo perché voglio salutarti con amore, ricordo il primo anniversario della morte di Gino Strada, il dottore, il medico. L'uomo coraggioso, forte dall'anima pura e bella. Libero sognatore. Pacifista incazzato. A lui penso in questi tempi tristi, per accendere una speranza nel mio cuore.

Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.

Buonanotte Bloggy

venerdì 12 agosto 2022

Thomas Mann

Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene.
(La montagna incantata)

Sessantasette anni fa moriva a Kilchberg, uno degli autori più rappresentativi di tutto il Novecento: Thomas Mann.
La sua formazione deve molto ai grandi pensatori dell'Ottocento: Wagner, Nietzsche e Schopenhauer.
Nel romanzo I Buddenbrook, pubblicato nel 1901, si apprezza quella freschezza che seppe instillare nel romanzo, mantenendo uno stile elegante e pieno di particolari, da lasciare poco spasso all'immaginazione del lettore.
Tu non leggi una scena, tu vivi una scena! Ed è proprio questo che mi sta conquistando di questo splendido romanzo.
Numerose sono le opere di valore immenso dello scrittore tedesco.
Grazie alla famiglia Buddenbrook e al suo declino, e a La montagna incantata nel 1929 vinse il premio Nobel per la letteratura.
Ancora, sue opere famose sono il racconto lungo La morte a Venezia che ispirò l'omonimo film di Luchino Visconti e la tetralogia di romanzi "Giuseppe e i suoi fratelli".

A proposito di film...
Ottantatre anni or sono, usciva nelle sane cinematografiche il film Il Mago di Oz tratto dal libro "Il meraviglioso mago di Oz" di Frank Baum, pubblicato nel 1900.
Il film deve probabilmente molto della sua fama alla bellissima colonna sonora, premiata con una statuetta agli Oscar: Over the rainbow .
Qualche curiosità: le scarpette rosse che tanto hanno reso famoso il film, nel libro sono gialle.
Inoltre mentre il cuore del film è a colori, il prologo e l'epilogo sono in bianco e nero.
Queste parti furono girate da King Vidor che sostituì un certo Fleming, che nel frattempo fu chiamato a girare ancora un film tratto da un romanzo. Credo si chiamasse Via col vento, per caso lo conosci?

Questo è solo un assaggio di quello che accadde nei primi quarant'anni del XX secolo.
Se non fossero scoppiate le due Grandi (e terribili) Guerre, cos'altro sarebbe potuto succedere?

Buonanotte caro Bloggy,
buone vacanze al mio Amore e a tutti coloro che in questo momento stanno cercando di "ricaricare le proprie batterie".

giovedì 11 agosto 2022

Robin McLaurin Williams

Mi dispiace, piccola, ci sono delle cose che devo dirti e mi restano solo pochi momenti. Mi dispiace per tutto ciò che non potrò mai darti, non ti comprerò mai un hamburger gigante a 4 piani, niente supermega. Non ti farò mai sorridere. Volevo soltanto invecchiare insieme a te come due vecchie tartarughe che ridono contandosi le rughe insieme, al capolinea, sul lago del tuo dipinto, quello era il nostro Paradiso. Abbiamo molto da perdere: libri, pisolini, baci e litigi, o Dio ne abbiamo avuti di straordinari dei quali ti ringrazio e grazie di ogni gesto gentile. Grazie per i nostri figli, per la prima volta che li ho visti e per avermi sempre fatto sentire orgoglioso di te. Per la tua forza, per la tua dolcezza, per come eri e come sei, per come ho sempre desiderato toccarti, Dio eri tutta la mia vita! E ti chiedo scusa per tutte le volte che ho fallito con te, specialmente questa.

Caro Bloggy,
ogni vita che vola via è un dolore per chi rimane sul questa terra.
Ma nel caso di Robin Williams credo siamo stati in tanti a provare un sincero dolore.
Non era solo un attore. Lui era la tata Mrs. Doubtfire, era il professor Keating, l'alieno Mork.
Nei suoi personaggi c'era un cuore e un'anima.
Una persona troppo sensibile per questa società.
Al di là dei sogni non è magari uno di quei film che si ricorda facilmente, ma nella mia memoria ha scavato una nicchia, un vero e proprio regno!
Quella cattiva abitudine di fermarmi all'improvviso ad osservare un quadro, un paesaggio, si è amplificata, ha trovato un significato, dopo la visione di questo film.
Un albero spogliato dal vento, non è più solo un albero che perde le sue foglie.
Sono cose difficili da tradurre in pensieri e poi parole.
Ma ovunque si trovi, spero che Robin sia felice.

Hai visto cadere stelle in queste notti magiche? Hai espresso qualche desiderio?
Io ho perfino smesso di guardare il cielo.
Spero mi passi presto il desiderio di Persona, perché ormai sono tragicamente ridicola.
E spero che la mia famiglia stia bene.

Buonanotte Bloggy,
la cronaca raccontata dal telegiornale è sempre più nera.

mercoledì 10 agosto 2022

Perché leggere della famiglia Buddenbrook

 Il motivo è molto semplice: perché ti fa capire che il sistema non si combatte!
Sono a metà libro e non posso ancora parlartene come vorrei, ma una cosa è chiara: non importa che la famiglia sia del paesello, sia della Turchia o dell'aristocrazia tedesca, la famiglia è un insieme di parenti e conoscenti che si faranno sempre i fatti degli altri, e saranno sempre i primi a scaricare i loro giudizi (e pregiudizi) su colui che non segue la strada canonica.
La strada canonica è quella che percorrono tutti: nascono, vanno a scuola, si fidanzano, lavorano, si sposano, fanno figli, muoiono.
Non necessariamente in questo ordine. Alcuni, ad esempio, prima muoiono e poi si sposano. 

Naturalmente il romanzo non è solo questo.
Ma è la prima volta che affronto un periodo storico del genere: siamo in Germania, l'impero napoleonico è un ricordo; ci sono i primi moti rivoluzionari guidati dalle associazioni clandestine di studenti borghesi universitari che rivendicavano le loro idee politiche, la parità tra i ceti sociali e il diritto al volo.
Poi arriva la vera "rivoluzione dei popoli" del 1848.
E lentamente mi sto avvicinando al 1866, quando nasce l'impero austroungarico.
Thomas Mann è uno scrittore raffinatissimo e il suo romanzo mi sta piacendo molto.
Sono molto presa dalla storia di questa famiglia.
Ma sai cosa mi manca? La passione.
Vediamo come andrà a finire.

Questa giornata l'ho conclusa, e non mi sembra vero.
Perché non ricordo di aver mai dormito così male e di aver nuotato così poco. Mi mancano le mie passeggiate, i miei tentativi di allenarmi. E poi mi risulta sempre più difficile non mandare al diavolo la gente!
Speriamo di arrivare al 26 agosto senza troppi danni.

'Notte Bloggy


Il mio amico Francesco

 Caro Bloggy,
scusami, ti scrivo ancora così cerco di controllare le lacrime.
Sai, ieri ho scritto un messaggio ad un amico del passato.
Un amico che non vedo più da anni.
Da quando è finita la storia con il mio grande amore. Te ne ho parlato qualche volta.
Da quel 15 aprile 2017 vivo in una specie di limbo.
Non voglio che nessuno sappia quanto sono stata male e quanto male continuo a stare.
Non voglio che nessuno sappia quanto sia stato doloroso mandare all'aria quella relazione.
Quanto sia doloroso oggi pensare ad una persona che non mi pensa.
Ma soprattutto quanto sia difficile per me non essere indipendente (sono una parassita.)
Mi sono allontanata da tutti. Mi sono isolata. Sono andata avanti da sola o con le Girls.
Ma oggi è arrivato il crollo. (Vedi? I singhiozzi si sono fermati. Grazie.)

Francesco era uno di quegli amici specialissimi.
Uno di quelli a cui non devi dire niente. Ma che sa.
Sai cosa sognavamo insieme? Di mettere a letto i nostri figli e di passare i lunedì sera a giocare di ruolo, ogni lunedì nella casa di uno dei diversi membri della coterie.
Naturalmente avremmo giocato pochissimo, esattamente come facevamo all'epoca.
Uno spaghettino a mezzanotte, una sigaretta, qualche scambio di battute sui pupi, e poi giù a elaborare strategie per affrontare i Ventrue o non soccombere ad una Diablerie. Magari avremmo cambiato serata perché gli impegni lavorativi ci avrebbero impedito di fare troppo tardi. Magari qualche settimana avremmo saltato il turno per placare moglie/marito non giocatore.
Ma ci saremmo stati. Ci saremmo sempre stati.
Io ho infranto per prima quella tacita promessa.
Io per prima ho tradito, scappando via, allontanandomi.

Quando ho saputo che Francesco è stato male non ho avuto il coraggio di scrivergli.
Cosa se ne faceva di un mio messaggio? Non ci sentiamo da quattro anni!
Poi ho cercato di richiamare tutto il coraggio che potevo e l'ho fatto.
Mi ha mandato un vocale un'oretta fa e se ci ripenso risgorgano le lacrime.
Lui è stato male, ma ha avuto parole dolcissime per me.
E mi sento in colpa perché non le merito. 
Sono a pezzi Bloggy.
Il mondo nel quale mi sono rifugiata è finto e vuoto.
Tutti che pensiamo di essere grandi scrittori con questi diari on-line.
O di essere esperti di libri, di moda, di cibo perché pubblichiamo ogni giorno sui social.
Esperti in geopolitica, travel-blogger, influencer, medici H24, ingegneri, venditori, fotografi: tutti intenditori. Tutti cloni l'uno dell'altra. Come in quelle immagini, quelle illusioni ottiche di cui non sai qual è l'inizio e quale la fine.

Sono falsa anch'io, naturalmente. Ma credimi non ho la pretesa di dire che le mie foto IG siano belle o che "ho la soluzione" per qualcosa. L'unica cosa che faccio è ciarlare. 

Inoltre sono stanchissima di questo vuoto.
Di scrivere: "Un abbraccio fortissimo..."
e di aver dimenticato come si intrecciano le braccia intorno ad un altro corpo.
Vorrei poter piangere sulla spalla di qualcuno e di essere consolata, senza essere un peso per gli altri. Vorrei che qualcuno mi baciasse ancora i capelli. Per una volta vorrei che qualcuno fosse forte per me, al posto mio. Ma no, non posso dirlo ad alta voce. 
Indosso la maschera del "sono forte, va tutto bene, passerà, andrà meglio".
So di non avere alternative.
La mia punizione è vivere con questa maschera per non far preoccupare gli altri, o non dar loro la soddisfazione di capire quale dolore mi stia logorando da dentro.
Già, perché ci sono persone che gongolano quando mi vedono a terra.
E a queste persone non posso mostrarmi per come sono.
Ti ricordi la frase nel film Il Cavaliere Oscuro: "O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo!"
Diciamo che preferisco sembrare cattiva, ma non voglio mostrarmi morta.

Unica eccezione sei tu, caro Bloggy.
Sei il mio Alfred...
Mi sento un po' meglio.
Grazie per avermi ascoltato...ancora.
Forza Francesco!

martedì 9 agosto 2022

La felicità è amore, nient'altro.
Felice è chi sa amare.
Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita.
Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa.
L'amore è il desiderio divenuto saggezza;
l'amore non vuole possedere; vuole soltanto amare.
(Hermann Hesse)

Nel 1962 Hermann Hesse si spense a causa di una dolorosa malattia. Aveva 85 anni circa e aveva vissuto una vita fuori dal comune.
Naturalmente non basta leggere due notizie sulla biografia di qualcuno per ricavarsene un'immagine o per pensare di averci capito qualcosa.
Passiamo la vita vicino a persone che non possiamo dire di conoscere. Quindi non commetterò una simile leggerezza con uno scrittore come Hermann Hesse.
Eppure ci sono delle voci che mi colpiscono, mi parlano all'orecchio e finisco così per immaginarmelo, schivo e gentile.
Oltre ad essere uno scrittore di fama mondiale, fu anche abile aforista. 
E c'è una frase che mi colpisce oggi, più di tutte: <<Diventare un essere umano è un'arte.>>
Quanto avrà lavorato per trasformare sé stesso nell'opera d'arte cui era predestinato?
Ho letto che la sua giovinezza è stata tutt'altro che facile: famiglia severa, esaurimento nervoso. Un tentativo di suicidio, fortunatamente solo "tentato".
E poi finalmente la rinascita. 
Sapeva ciò che era: uno scrittore. E ha lavorato, studiato per esserlo.
Non è un caso che sia diventato Hermann Hesse.
Ha viaggiato e incontrato molte persone. Ma ciò che mi colpisce e quel suo incoraggiare gli altri a non chiudersi in sterili riflessioni su di sé e basta. Certo, è necessario riflettere e risolvere i propri problemi esistenziali. Ambire ad una pace interiore. Che acquista valore se si riesce a comunicarla anche all'esterno. Contagiando gli altri con la propria pace.
Gli anni del conflitto mondiale sono stati terribili per la sua anima.
Le sue posizioni pacifiste non erano viste di buon occhio dalla maggior parte dei connazionali; ciò aggravò lo stato di disagio interiore: che fatica essere sempre diversi, sempre dal lato sguarnito della vita!
E per contrastare questo malessere dovette ricorrere al trattamento psicoanalitico presso un allievo di Carl Gustav Jung.
Nome che ormai ricorre spesso nelle mie ricerche, nelle mie riflessioni.

Un animo sensibile come quello di Hesse, trovò conforto in diverse forme d'arte: la lettura, la scrittura, il giardinaggio, la pittura. Considerevoli i suoi lavori. Dipinse con la tecnica degli acquarelli le copertine di alcuni sui libri.
Ora non ridere di me, ma un po' capisco la vita ritirata di Hesse.
Anch'io sogno di vivere in un luogo tranquillo dove potermi dedicare a queste attività, che calmano lo spirito e placano le voci nella mia testa.

Vorrei vivere su un'isola abitata da poche persone.
Dove puoi lasciare la porta di casa aperta.
Dove niente e nessuno ti minaccia.
Vorrei spegnere il mio cuore e non avere nostalgia di ciò che non mi appartiene.
Vorrei spegnere la mente e non avere più preoccupazioni.

Come ti chiami?
Che fai?
Quanti anni hai?
Come va?
Le domande che mi atterriscono. Le domande che mi impediscono di comunicare con l'esterno. Di incontrare gli altri.

lunedì 8 agosto 2022

Raro e celeste dono,
possiede chi è capace di sentire e di ragionare allo stesso tempo.
(Vittorio Alfieri)


Creatura delicata la Libertà.
Non appena cerchi di descriverla, lei è volata via. Se provi ad afferrarla poi si divincola e sguscia via. Perché non puoi afferrare ciò che è libero. Sarebbe un paradosso anche in termini!

Chissà se studiano ancora Alfieri a scuola.
Alfieri - Foscolo - Canova: l'Italia che ancora non esiste già c'è.
Difficile da comprendere per chi non è mai stato italiano.
C'era il nome, ma non ancora i confini.
Forse è questa la bellezza della Libertà, la bellezza dell'Italia.
Italia e Libertà sono sorelle.

Oggi pomeriggio ha preso a soffiare un leggero vento di Grecale.
Il cielo si è velato, il mare increspato. E sugli scogli, le Onde hanno improvvisato una danza tribale e antica.
Devo concentrarmi per rimanere presente a me stessa. Per non precipitare e lasciarmi avvolgere dal mio amico blu. Persona è come il Mare. Posso contemplarlo a distanza. Ma non posso unirmi a lui.
Che brutto essere me.
Creatura fragile, che chiunque può schiacciare. Posso avere un atteggiamento bellicoso e focoso. Con le parole so difendermi. Ma resto una creatura poco consistente. Questa consapevolezza mi soffoca.

Ho subito un atto intimidatorio oggi e chi mi ha fatto il torto non si è reso conto di quello che ha fatto; del danno che mi ha inflitto.
Sono arrivata ad augurargli il male.
Ho sporcato la mia anima per un completo sconosciuto, un imbecille che si incontra nella vita e che si dovrebbe dimenticare dopo un secondo.
Non mi sento al sicuro caro Bloggy.
Chi mi protegge? Perché chiunque può prendersi il diritto di entrare nella vita degli altri, indossando scarpe logore e rumorose.
Nella vita degli altri si dovrebbe entrare scalzi e in punta di piedi!

La Libertà è come la Felicità: chi le possiede non si interroga su di esse.
Io mi interrogo su tutto...

'Notte Bloggy.

domenica 7 agosto 2022

Conversando del più e del meno

 Caro Bloggy,

oggi è stata una tranquilla domenica in famiglia. Non ne trascorrevo una così da tempo.
Voglio bene a ognuno di loro. Il cuore mi scoppia di orgoglio. 
Ci sono coppie bellissime e piene d'amore. E la mia famiglia è proprio una culla d'amore.
Ma ciò che più amo e mi intenerisce, è vedere i miei principi crescere.
Piccolo piccolo Principe si sta trasformando in un bambino d'oro.
Sempre sorridente, sempre pronto a manifestare il suo entusiasmo.
Piccolo Principe invece è tutto tranne che "piccolo"!
Un vero giovane Principe. Ma i suoi occhi restano quelli di una creatura di un altro mondo. Dolci, amorevoli. Pieni di fiducia. Solo lui può dire che sono "gentile".
La gentilezza in realtà, è quella che usa lui per camminare nel mondo. Un animo nobile che forse un dio non tanto scorbutico, ha voluto donarmi per sanare le ferite che deturpano il mio cuore.

Ho concluso la giornata guardando due film: Jane Eyre di Franco Zeffirelli, Anna Karenina di Joe Wright. Inutile dirti che entrambi i film sono tratti dagli omonimi romanzi, rispettivamente di Charlotte Brontë e Lev Tolstoj.
Il primo film è un capolavoro. 
Il secondo non posso commentarlo perché ho visto solo il finale.
Una cosa è certa: la caratterizzazione psicologica dei personaggi si apprezza nei libri.

Mi è piaciuto ritornare con la mente alle scene dei libri.
A quello che ho provato mentre leggevo alcune pagine per me meravigliose.
Ad esempio, Jane Eyre, lo avrei finito nella scena, per me regina, del giardino.
Quando Edward e Jane si confessano il loro sincero, dolcissimo e appassionato amore.

Io provo talvolta uno strano sentimento, soprattutto quando mi siete vicina come in questo momento. Mi par di avere nel cuore una corda invisibile, legata forte forte a un'altra simile, collocata nella corrispondente parte del vostro essere. Se un braccio di mare e duecento miglia di terra debbono separarci, temo che questa corda, che ci unisce, si strappi, e che la ferita sanguini internamente. Voi, però, mi dimenticherete.

All'epoca di queste mie letture ottocentesche, cercavo Persona in ogni pagina...

sabato 6 agosto 2022

Nei libri mi rifugio

Ma io non voglio dimenticare!
Dimenticare… è forse un conforto?


Contro il logorio della vita moderna, scelgo di leggere.
E la giornata di oggi andava trascorsa contrastando la morte con la bellezza.
Ho riordinato la mia libreria. Ho scoperto che c'è anche Persona tra i miei libri.
Ho raccolto i libri di poesia. E sfogliandoli mi sono chiesta: come può l'uomo comporre simili meraviglie e poi annientare sé stesso.

Settantasette anni fa il mondo conosceva per la prima volta la forza distruttrice di un bombardamento atomico.
43 secondi dopo essere stata sganciata, a meno di 600 metri dal suolo, esplode Little Boy.
Ne scaturisce un lampo di luce accecante e un enorme fragore; i giapponesi usano l'espressione pika-don.
68mila vite umane vengono cancellate.
Di alcuni corpi rimane soltanto l'ombra impressa sulle pareti.

L'ombra impressa sulle pareti... nella mia mente era solo roba da cartoni animati.
Lo so: non si fa! Ma proprio non riesco a evitare di pensare a tutto quel dolore. Dolore gratuito. Veramente "senza senso". 
Siamo solo delle bestie coi vestiti.



venerdì 5 agosto 2022

ore doppie: 05.05

"La doppia ora 05:05 mostra che stai per completare un ciclo.
La tua "sindrome dell'impostore" deve essere bandita per sempre!
Tu meriti la felicità!"

Caro Bloggy,
è un po' come per l'Oroscopo: nessuno ci crede, ma almeno una volta lo abbiamo letto tutti.
E così all'ennesima notte senza sonno, segue una lettura dell'ora doppia.
Pensa: qualcuno mi ama!
Sarebbe bello se fosse vero. Se fosse Persona. E se in qualche modo me lo dicesse.
Immagino spesso di trovarmelo davanti per strada...
Che succederebbe in quel caso? Chi può dirlo?
Ma immaginare infiniti mondi possibili mi rende felice. A volte.
Altre volte, come oggi, no. Mi fa intuire, vedere, capire che per lui sarei solo "uno scherzo".
Carl Jung sosteneva che due eventi apparentemente privi di connessione possono avere un significato per la persona che li osserva, li percepisce.
Il mio subconscio vuole convincere la mia mente a non abbandonarsi alla tristezza, alla solitudine. Ah! Che tipo ottimista questo Subconscio, che mi ha costretto a collegarmi ad internet alle 05.05 a.m. del giorno 5.
Per una volta è stato per leggere un messaggio d'amore.
A volte l'Universo sa essere romantico.

giovedì 4 agosto 2022

 Ciao Bloggy,
non dormire mi fa male!
Ieri, tre agosto, ho letteralmente dato i numeri. Sono passata da deliri contro i filosofi, a deliri contro le ingiustizie.
Ma sai qual è il frutto di questa insonnia e generalizzato malessere: scoprire che non mi importa avere ragione.
Non contesterò più nessun pensiero. Ognuno è artefice del proprio destino e responsabile delle proprie azioni. Ci sono persone che amano parlar male di tutti, agire in modo opposto a quanto si erano ripromessi di fare.
E a me sta bene!
Chi sono io per dire a queste persone: "Ma avevi detto che avresti/non avresti fatto..."
Non sono nessuno.
Ora sono qui a decidere se mi piace o meno leggere Paul Thomas Mann. Se ne sono capace.
Ti farò sapere.

mercoledì 3 agosto 2022

Sai perché i filosofi mi sono sempre stati antipatici?
Perché per loro le persone sono un ammasso di facce senza volto: indistinto agglomerato di carne e sangue a cui indicare la strada ora verso la libertà, ora verso la felicità.
Ora secondo l'unico "vero sentiero", ora secondo l'altro.
Una cosa orrenda.
Menti brillanti senza cuore.
E non hanno mai capito perché invece, le masse adorassero avere un Dio.
Non perché inscritta è nella loro natura la schiavitù, l'essere inferiori, la necessità di avere qualcuno che li governi.
Ma perché Dio, o più genericamente la divinità, restituisce un volto, un sorriso, un'identità, un nome! a quelle che altrimenti rimarrebbero anonime facce, che si barcamenano per restare a galla in questa grande illusione che è il vivere.

"Qui e ora"
Mai sentito niente di più stronzo!

martedì 2 agosto 2022

Al di là del bene e del male - Friedrich Nietzsche

 Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro.
E quando guardi a lungo in un abisso,
anche l'abisso ti guarda dentro.
(pensiero 146)


Caro Bloggy,
quando ho ripreso a leggere l'ho fatto per ritrovare pezzetti di me stessa e per cercare di capire cosa piacesse a Persona.
Passo dopo passo mi sono trovata a incontrare personaggi complessi, spaventosi, meravigliosi. E ho anche trovato un po' di me e un po' di Palino.
Poi ho continuato a leggere per ascoltare le storie degli altri, per provare a vivere almeno attraverso gli altri.
Non è sempre stato facile. Alcuni libri mi hanno ferito. Altri hanno quasi scardinato delle porte nel mio animo, che non ero pronta ad aprire.
No, decisamente non è stato sempre facile. E in un certo senso, tu sei testimone di questo viaggio (che continua).
Ma mai avrei pensato di poter arrivare a leggere il saggio scritto da un filosofo come Friedrich Nietzsche. Finché si tratta di rincontrare pensatori del mondo classico, tutto sommato, credo di essermela sempre cavata. Ma Nietzsche è uno di quei filosofi studiati controvoglia anche a scuola! Incontrarlo per caso in libreria e innamorarmi del suo modo di scrivere, è stata una sorpresa anche per me!
Quando hai quindici anni difficilmente può essere simpatico uno che dice che Dio è morto e che, con ogni probabilità, ha ispirato alcuni passaggi del folle pensiero nazista.
Inutile dirti che oggi ho capito meglio il pensiero di Nietzsche, ho capito la strumentalizzazione del suo pensiero. Ma soprattutto ho imparato a distinguere il nero dal bianco, e tutta un'infinita gamma di colori.
Al di là del bene e del male è un libro nuovo, che va affrontato con il giusto approccio. Non è un romanzo, ma non è nemmeno un saggio. Sembra più un ordinato compendio di pensieri del suo brillante autore, che con scrittura elegante e irriverente ironizza su tutti i campi del pensiero. E non risparmia proprio nessuno: la religione, la scienza, la filosofia dei primi e degli ultimi pensatori, gli aristocratici.
Una lettura che va affrontata con lentezza e non certo per "studiare" Nietzsche.
Mi è piaciuta proprio per  questo! Ho perfino pensato al mio vecchio Prof. di Filosofia. E forse, dico forse, ho capito un po' della sua sottile ironia. 

Ciò che viene fatto per amore accade sempre al di là del bene e del male.

Non è stato molto fortunato il nostro Nietzsche. La sua salute compromessa già dall'età di 34 anni deve essere stato un flagello non semplice da portare.
Eppure, mi si consenta di dirlo: CHE MENTE!
Non è facile tradurre in parole ciò che mi è rimasto nel cuore, ma ci proverò. Non mi ero mai resa conto fino ad ora, di quanto possa essere difficile elevare sé stessi a pensatori, osservatori del mondo e delle persone.
Perché se riconoscerne i difetti e le problematiche può sembrare facile, aggiustarne i contorni e creare una strada da seguire non lo è!
Vivere oltre le illusioni, vivere al di là del bene e del male è una conquista per chi aspira ad essere veramente libero.
Non si tratta di essere migliore di qualcuno, di schiacciare il più debole. Non si tratta di pensare in termini di piacere o di sofferenza.
Difficile da comprendere e da realizzare.

Confessione: quando ero ragazzina non amavo la filosofia. Mi sembrava che a seconda del momento, uno si elevasse sugli altri per dire ciò che era giusto, per poi essere smentito e scavalcato da un nuovo pensatore, elevatosi in un secondo momento.
Una gara tra prevaricatori.
Invece:

Il buongusto richiede addirittura un bricciolo di torto.

Da tatuarsi sul cuore!

Caro Bloggy,
oggi è successa una cosa meravigliosa: mi ha scritto Persona. E sono naturalmente su una nuvola. Ma sono molto più cosciente delle altre volte. Quindi: niente film mentali. Niente sogni ad occhi aperti. Sono solo contenta. Sono proprio una stupida Penelope felice perché il vento le ha detto che Ulisse sta bene. 
Buonanotte Bloggy,
grazie. Tu ascolti tutti i miei deliri. Se non vado in analisi lo devo a te!

lunedì 1 agosto 2022

Il mare nero si gonfiava, si gonfiava senza posa,
come se le sue grandi maree fossero la sua coscienza,
e la grande anima del mondo sentisse angoscia e rimorso
del lungo peccato e dolore che aveva causato.
(Herman Melville)


Negli ultimi anni ho letto davvero tanti libri.
Alcuni mi emozionano ancora oggi. Altri il solo nominarli mi commuove. Altri ancora, devo ammetterlo con vergogna, non li ricordo più.
E in questi giorni di letture, solitarie, profonde, silenziose, mi sono permessa poche volte di "consigliare" un libro ad altri.
Eppure oggi lo dico ad alta voce: almeno una volta nella vita, bisogna aver letto Moby Dick!
Bisogna aver sentito la spuma del mare sulle guance, il sale sulle labbra, il vento tra i capelli.
Non si può lasciare questo mondo senza aver visto nuotare davanti a sé la Balena Bianca, senza aver sentito almeno una volta nel proprio cuore: "Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa ch'io vi dica quanti - avendo poco o punto denaro in tasca e niente che particolarmente m'interessasse a terra, pensai di mettermi a navigare per un po', e di vedere così la parte acquea del mondo. Faccio in questo modo, io, per cacciar la malinconia e regolare la circolazione."

 Agosto inizia così, con l'anniversario della nascita di Herman Melville: New York 1 agosto 1819.
Circa cento anni dopo sarebbe nato mio Nonno, e anche lui mi avrebbe riempito il cuore e la testa con racconti del Mare.
La felicità, come la raccontava mio Nonno, era avere una stecca di sigarette e l'acqua del mare sulla faccia ("purché sia salata", diceva).
Non ho mai avuto la prontezza di raccogliere quelle storie; naturalmente non ne sarebbe uscito un capolavoro letterario come quello di Melville! Ma sarebbe potuta essere una memoria da accarezzare e sfogliare, per mettere a tacere questa solitudine che a volte mi opprime.
Ero troppo piccola.
Un vero peccato che i bambini abbiano i Nonni solo quando sono piccoli.
Magari la Natura riuscirà a correggere questo errore!