mercoledì 31 agosto 2022

Mentre ti scrivo è notte.
Ieri, 30 agosto, ho dimenticato di ricordare la nascita di Mary Shelley, la scrittrice londinese che all'età di soli 18 anni scrisse il romanzo Frankenstein. Ispirata da un gioco e da racconti vari, nel dormiveglia vede quello che diventerà uno dei libri più famosi della letteratura mondiale. L'antesignano del romanzo gotico.
Sono passati quasi due secoli da quando fu pubblicato nel 1818 e continua a turbare il sonno di molti.
Ma se ciò non bastasse, mentre ti scrivo immagino di prendere la cabina telefonica blu (il TARDIS) e di approdare sempre a notte fonda a Whitechapel, un quartiere popolare della periferia orientale di Londra.
È il 1888, sono le ore 3:45.
Lungo Buck's Row scorgiamo Charles Cross e Robert Paul chini su quello che da lontano ci sembra il corpo senza vita di una donna. È in un mare di sangue.
Si alzano, mi vengono incontro, sono sconvolti.
I due investigatori mi raccontano in quale stato è ridotto il corpo della povera donna.
Purtroppo sarà solo il primo di una lunga serie di ritrovamenti.
Se ne conteranno sedici (ma potrebbero essere molti di più).
Quella ritrovata oggi è la prima vittima di Jack lo squartatore.

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