mercoledì 10 agosto 2022

Perché leggere della famiglia Buddenbrook

 Il motivo è molto semplice: perché ti fa capire che il sistema non si combatte!
Sono a metà libro e non posso ancora parlartene come vorrei, ma una cosa è chiara: non importa che la famiglia sia del paesello, sia della Turchia o dell'aristocrazia tedesca, la famiglia è un insieme di parenti e conoscenti che si faranno sempre i fatti degli altri, e saranno sempre i primi a scaricare i loro giudizi (e pregiudizi) su colui che non segue la strada canonica.
La strada canonica è quella che percorrono tutti: nascono, vanno a scuola, si fidanzano, lavorano, si sposano, fanno figli, muoiono.
Non necessariamente in questo ordine. Alcuni, ad esempio, prima muoiono e poi si sposano. 

Naturalmente il romanzo non è solo questo.
Ma è la prima volta che affronto un periodo storico del genere: siamo in Germania, l'impero napoleonico è un ricordo; ci sono i primi moti rivoluzionari guidati dalle associazioni clandestine di studenti borghesi universitari che rivendicavano le loro idee politiche, la parità tra i ceti sociali e il diritto al volo.
Poi arriva la vera "rivoluzione dei popoli" del 1848.
E lentamente mi sto avvicinando al 1866, quando nasce l'impero austroungarico.
Thomas Mann è uno scrittore raffinatissimo e il suo romanzo mi sta piacendo molto.
Sono molto presa dalla storia di questa famiglia.
Ma sai cosa mi manca? La passione.
Vediamo come andrà a finire.

Questa giornata l'ho conclusa, e non mi sembra vero.
Perché non ricordo di aver mai dormito così male e di aver nuotato così poco. Mi mancano le mie passeggiate, i miei tentativi di allenarmi. E poi mi risulta sempre più difficile non mandare al diavolo la gente!
Speriamo di arrivare al 26 agosto senza troppi danni.

'Notte Bloggy


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