domenica 18 aprile 2021

L'isola dei Giocattoli Perduti - Cynthia Voigt

Teddy si voltò un'ultima volta in direzione della spiaggia,
poi verso il cielo rosso-arancione-rosa che si allargava dietro i pini.
L'orsetto lasciò uscire un sospiro di soddisfazione.
"Lo sai cos'è domani?" chiese.
"Domani è quando si fa colazione!" rispose Sid.
"Domani è un nuovo giorno. E chi lo sa, che cosa potrebbe succedere domani..." disse Teddy.



La domenica è lenta. È un momento di riflessione.
Giorno del Signore, dedicato alla Famiglia. Oggi ho pregato tantissimo. Le mie sono preghiere di protezione per gli altri. E quando non c'è nessuno in casa, lo faccio ad alta voce. E solo in quel momento, in quel silenzio, penso che qualcuno mi ascolti per davvero. Sembro una matta, lo so. Ma scrivo ciò che mi accade, anche nel cuore.
La domenica è lenta. È un momento di riflessione.
Vivo in una completa alienazione, me ne rendo conto. Chiedo scusa, perché il mio tormento per un amore impossibile offende chi sta male per ragioni gravi e serie.
La domenica è lenta. È un momento di riflessione.
Devo smetterla di vivere in un mondo parallelo. Devo crescere e andare avanti. Salvaguardare la mia PiccolaMe e non tradirla.

È stata una domenica complessa e piena di emozioni, serie e facete.
L'ora è tarda e non vado a dormire. Per placarmi mi sono aiutata con delle medicine (che prendo con moderazione e solo se necessario) e con questa lettura per bambini.

Per affrontare questo bellissimo viaggio, abbiamo un'importante alleato: le illustrazioni di Fabio Sardo. Non sono illustrazioni, sono veri e propri filmati della vita dei nostri nuovi amici.
Non è una storia, quella narrata. Ma è la descrizione della vita di questo gruppo di singolari amici.
Ci sono:
- l'orsetto Teddy, che non può muoversi da solo. Per farlo ha bisogno di un carretto rosso e dei suoi amici. Non solo. Con la sua brillante mente, Teddy va ovunque. Guarda, osserva, fa domande. Lui ci invita a guardare il mondo da prospettive diverse.
- l'elefantino Umpah, è un cuoco provetto. Sforna muffin di tutti i tipi e il loro profumo si sprigiona da ogni pagina. Solo il profumo del mare e della pioggia hanno, a volte, il sopravvento. Umpah è forte, sia nelle zampe sia nel cuore. Senza di lui la comitiva sarebbe priva di dolcezza.
- il multicolorato serpente Sid. Perennemente affamato, non sta un attimo fermo. La generosità di questo piccolo amico non può passare inosservata. Un hobbit mancato!
- il pinguino Peng. L'amico più stravagante di tutti. Ama starsene per i fatti suoi; riservato fino a risultare brusco, ha un cuore generoso e schivo. Non facile da conquistare, ma sempre equo e giusto.
- la porcellina Prinny. La piccolina del gruppo con una fame insaziabile, non di muffin, ma di libertà e autonomia. Saprà crescere e conquistare i suoi spazi lentamente, per gradi. Com'è giusto che sia.
- la porcellina Zia. Senza di lei l'isola sarebbe un posto polveroso e triste. Attenta ai bisogni di tutti, saprà capire i suoi amici senza soffocarli.
- il Signor C. Oh che tipo curioso! Quando si dice "mai fermarsi alle apparenze".
- la regina Clara. Da lei abbiamo imparato che la nobiltà non è un titolo che si acquisisce per diritto di nascita. E che spesso ci sono nobili senza titolo.

Difficile scegliere un preferito. Li amo tutti.
Le storie di amicizia sono le migliori per coccolarsi quando fuori fa freddo e la vita sembra sempre urlare e aggredire.
Ho imparato qualcosa da ognuno di loro.
La lezione più importante forse è che abbiamo bisogno degli altri per sentirci completi.
Che siamo piccoli di fronte alla grandezza del mondo.
Ma con gli amici, con la famiglia possiamo essere forti e migliori.
Gli altri ci aiutano a tirar fuori la bellezza che è in noi stessi. Che non vedremmo mai da soli.
Se ci si allontana, ecco che tutto diventa piccolo, anche i problemi.
E anche chi pensavamo ci avesse strappato il cuore diventa un'eco lontana.

Sono come le voci di un sogno di cui ci si ricorda.

Avevo un sogno una volta: scrivere e disegnare le avventure del mio amico Immy,
Avevo anche sottoposto all'ascolto di PiccoloPiccoloPrincipe una bozza di racconto.
Aveva quattro anni e adorava quella storia.
Forse dovrei dedicarmici e impegnarmi un po'.

Forse è come in quel libro che sto cercando faticosamente di finire: sto uccidendo il mio spirito creativo e non me ne rendo nemmeno conto.

Buonanotte piccoli abitanti dell'Isola dei giocattoli perduti.
Mi piace sperare, immaginare che esista un posto in cui si ritrovino a vivere in armonia e pace, tutti i giocattoli smarriti.
Spero di raggiungere quel posto, almeno nei miei sogni.

ore 01.00
Per sempre voglio ricordare: che per viaggiare non serve muoversi, proprio come fa Teddy.
Che le apparenze ingannano, come col Signor C.
Che non si può imporre il proprio volere agli altri, e non si può obbligarli ad amarci, come per Clara.
Che c'è un tempo per ogni cosa, come per Prinny.
Che a volte abbiamo bisogno dei nostri spazi, come fa Peng.
Che abbiamo tutti un talento, anche se ben nascosto, come Sid.
Che si impara a stare a galla per sopravvivere, come Zia.
E che non c'è niente di più bello della dolcezza e del mettersi a disposizione degli altri, come fa Umpah.

Buonanotte.

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