mercoledì 14 aprile 2021

Un senso

Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso.
(Fëdor Dostoevskij)


Forse è questo che mi manca: amare la vita.
Chi ha chiesto di nascere? Il primo atto della mia esistenza non l'ho deciso io.
E così mi sembra di essere qui e di non volerci essere.
Come una bambina imbronciata, incrocio le braccia e serro la bocca.
Non voglio parlare con nessuno.
Vorrei solo non sentire più niente.
Oggi sono uscita per fare prelievo del sangue; esito degli esami, domani pomeriggio dalle 17 alle 18.

Bar tutti chiusi quindi colazione classica con settemila caffè caserecci.
Però sono già vestita, posso uscire con l'auto.
Mi lavo i denti. Mi risistemo i capelli e indosso un giaccone più pesante: fa freddo.
Mi metto in auto e arrivo in un bel posto dove sgranchire le gambe.
Ma c'è troppo vento, non si può passeggiare.
Torno all'auto.
La mia attenzione viene rapita da un uccellino che fatica a trovare equilibrio sulla cornice di una vetrina.
Mi sembra abbia problemi.
Non mi muovo, lo osservo.
Spicca a fatica il volo.
Un tonfo sordo: ha sbattuto contro un'altra vetrina.
Cade a terra.
Non si muove più.
Morto.
Piango.
Non riesco ad andare avanti.
Povero uccellino. Sembrava il pulcino di un corvo.
Anche lui non aveva chiesto di venire al mondo.
Che fine sfortunata.

Nessun commento:

Posta un commento