giovedì 15 aprile 2021

Leonardo da Vinci - Giorgio Vasari

Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio,
il cervello degli altri.
(Leonardo da Vinci)

Oggi nasceva nel 1452 il genio, unico e inimitabile: Leonardo da Vinci.
Di lui scrive, naturalmente, il Vasari:
"Ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl'altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana."
È bello Leonardo, intelligente, curioso, talentuoso.
Inizia mille cose contemporaneamente e non ne riesce a portare a termine mezza. In questo sembra me che inizio con curiosità progetti su progetti, ma non arrivando mai a nessun risultato vicino alla perfezione, viene immediatamente abbandonata. Lo so: moto di modestia incredibile da parte mia. 
Naturalmente non volevo paragonarmi al genio rinascimentale. Ma a volte comprendere di non essere soli, cercare affinità anche in persone diverse e lontane da noi, ci fa sentire parte di un mondo che non ci esclude. Che non ci mette sempre ai margini.
Recentemente hanno dato in televisione una serie televisiva che non ho seguito, proprio dal titolo Leonardo. A mio parere non gli hanno reso giustizia. Ma io vengo dal polveroso mondo classico, dove, ricordo come fosse oggi, se per parlare della vita di un pittore o di un artista non si attingeva dal Vasari, beh allora quel pittore o artista non meritava nemmeno di essere citato! Esagero, lo so. Ma solo per dare un'idea del valore del narratore Vasari, e del narrato Leonardo.

Leonardo era un uomo simpatico e amato. Vestiva all'ultima moda, sapeva amare e sapeva far divertire. Nella serie televisiva abbiamo visto (sì, mi sono bastati pochi minuti per capire la solfa) un Leonardo vestito di nero, imbronciato e sempre tormentato, che non ha portato mai a termine le sue opere.
Solo nel periodo milanese (1482-99), produsse per Ludovico Sforza, il Moro, alcune tra le sue opere più celebri: la Vergine delle rocce, la Dama con l'ermellino (oggi conservata presso il Museo di Cracovia) e l'Ultima cena per il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie.
Con quest'ultima opera sconvolge definitivamente l'iconografia tradizionale e introduce una nuova tecnica pittorica (tempera e olio su due strati di intonaco).
Pensa se avesse concluso qualcosa cosa avrebbe fatto!

Oggi mi è chiara una cosa: le persone sono sempre pronte a giudicare.
Non importa che tu sia Leonardo da Vinci o un semplice Caio da Monteviasco, troverai sempre qualcuno pronto ad osannarti e qualcuno pronto ad affondarti.

A proposito di affondamenti: 15 Aprile 1912, una notte senza luna, sull'oceano Atlantico.
Poi, come fosse uno spettro, si staglia bianco, silenzioso, nel buio della notte, un enorme iceberg.
L'impatto, lo schianto.
L'acqua invade la sala macchine; siamo sotto la linea di galleggiamento.
Poche ore e l'Inaffondabile si spacca in due, inabissandosi, e infine adagiandosi sul fondo dell'oceano.
Quattro fumaioli, motore a vapore alimentato da 29 caldaie: un gioiello di tecnologia e di sicurezza; dormirà per sempre il lungo sonno della morte.

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