lunedì 26 aprile 2021

Quanto valgo?

Ognuno vale quanto le cose a cui dà importanza.
(Marco Aurelio)


Continuo la mia solitaria lettura con Günter Wilhelm Grass.
Sono sempre più triste. Forse anch'io mi sveglierò un giorno e sarò piccola, piccola, magari invisibile. E leggera, leggera, così da cavalcare il vento e perdermi in spazi sconfinati.
Ora che ci penso non ho mai cavalcato qualcosa. Né animali né motociclette.
Una volta una scopa di saggina, ma era per ritrovarmi con le altre sotto Noce, a Benevento.

È più di un anno che scrivo in questo spazio ed è più di un anno che registro nero su bianco il mio volgare fallimento come persona, essere umano, individuo.
Parlarne non si può. A chi gioverebbe? Sicuramente non a me e nemmeno al povero interlocutore.
So di essere poco coerente. Quando gli parlavo erano momenti di felicità insensata e poi ripiombavo nelle mie pene.
Perché sono così io, pesante e lamentosa,
perché non mi basta mai, volevo sempre di più,
perché guardo sempre ciò che mi manca,
perché sono io quella che non si piace e quindi sa di non poter piacere.
Tuttavia guardando il mio Murakami abbandonato, mi chiedo cosa mi avrebbe consigliato di leggere?
Benedetta sia l'invenzione della scrittura e della stampa!
Mi strappa a me stessa e mi trasporta lontano.

Nel frattempo sono abile nel nascondermi.
Ma i miei pensieri sono sempre più cupi.
Di me non resterà niente, nemmeno un ricordo. A che vale accumulare roba, comprare libri, scattare fotografie, cercare di non ingrassare, vestirsi e lavarsi?
Non ci sarà nessuno che dirà "sorrideva così", "diceva questo", "le piaceva quello".
I personaggi dei libri invece, conducono una vita particolare.
Muoiono infinite volte e ogni volta è diverso. Vivono lo stesso ruolo, le stesse battute e ogni volta è diverso.
Chi assiste alla loro morte ha sempre una sensibilità che lo distingue dal precedente lettore, dalla precedente lettura.
Magari qualcuno noterà una nuvola, un altro capterà un particolare profumo.
L'intonazione della voce non sarà mai uguale.
Chi si concentrerà su una frase, non noterà il movimento delle mani.
I personaggi dei libri conducono proprio una vita particolare.


L'amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L'amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l'amore basta a all'amore.
(Segui l'Amore di Khalil Gibran)


Cose senza senso.
Anima senza parole.
Cuore a pezzi.


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