Non lo disse ad alta voce
perché sapeva che a dirle,
le cose belle non succedono.
Questo mercoledì sa un po' di sacro e un po' di profano.
Poiché sono molto irrequieta, per una cosa che dovrò affrontare domani, ho pensato di anticipare il nostro incontro, caro Bloggy.
Confessione: questo mio stato ansioso è completamente ingiustificato.
Come quando si andava a vedere gli esami, non mi aspetto risultati positivi. (In realtà non l'ho mai fatto, andare a seguire le sessioni d'esame; forse per questo non sono preparata. Va bene Lù! Sarà la volta buona che impari qualcosa e fai esperienza...)
SACRO:
4 Maggio 1953: Ernest Hemingway si aggiudica il Premio Pulitzer con il bellissimo romanzo "Il vecchio e il mare". L'anno successivo, 1954, fu la volta del Premio Nobel, per la maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con “Il vecchio e il mare” e l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo.
È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato.
Wikipedia, come sempre, lo spiega egregiamente.
Tutto nasce a quanto pare dalla popolarità di un gioco di parole in lingua inglese.
La famosa citazione che in inglese suona: "May the Force be with you"
si trasforma in: "May the fourth be with you".
Questo perché la parola May a seconda del contesto può significare sia "possa" sia "maggio"; l'assonanza tra le parole Force e Fourth, hanno fatto il resto.
E chi non spera si sta disgregando!
(Così inserisco una terza citazione, questa volta tratta dal film di Sorrentino "È stata la mano di Dio". Film che gli americani naturalmente non hanno capito, ma merita di essere visto.)
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