domenica 8 maggio 2022

Festa della Mamma

Chi perde sua madre perde un’anima pura
che lo benedice e lo custodisce costantemente.
(Khalil Gibran)

Per tradizione la prima domenica di Maggio è il giorno dedicato alle Mamme.
Non è mai lo stesso giorno. Un giorno mobile, che non sta mai fermo.
Esattamente come le Mamme. Le immagino tutte, nessuna esclusa, come tante dee Kalì dalle mille braccia. (Ho tentato di ricostruire la storia delle divinità Indù ma mi sono persa. Quindi mi limiterò alla sola immagine della dea con tante braccia.) Che tra le dee femminili induiste è la meno coccolosa e affabile. Quella che se fai arrabbiare, ti arrivano non uno, ma mille zoccoli volanti sulla testa!
Insomma: la festa della Mamma è forse tra le feste più dolci e assurde di tutto il calendario occidentale, proprio perché dedicata alla persona più eclettica e polimorfa del creato.
Se penso alla mia Mamma, ecco che vedo contemporaneamente tre donne in un corpo solo: una bambina pura e ingenua, una donna curata e intelligente, una signora canuta e fragile.
La mia Mamma è proprio come la Madonna: silenziosa, col cuore trafitto dal dolore per quello che succede ai figli, sempre preoccupata per i suoi amori e mai per sé stessa.
(A quanto pare devo scrivere la versione con l'accento "sé stesso". Ma non mi mi piace.)

Cara la mia Mamma,
il mondo senza di te sarebbe molto triste. Non sai cosa sia un pettegolezzo.
Sei fissata con l'ordine. Vuoi vederci sempre perfetti.
Ma siamo tutti piegati.
E nel mi caso, rotti; perdonaci qualche errore di troppo.
E almeno tu, prega per la salvezza del mondo.
A te Dio dà ascolto.

Buonanotte dolci creature, pazze e coraggiose.
Che avete creduto nella vita e nella forza dell'amore.





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