giovedì 26 maggio 2022

Dracula - Bram Stoker

Perché la vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa d'altro, no? E la morte è l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene.


Suona lugubre e ripetitivo da parte mia: ma perché temiamo la morte?
Veniamo al mondo, forse per grazia divina.
Viviamo, dimenticando la grazia divina.
Moriamo, sperando di tornare nella grazia divina.
Qualcuno la morte l'ha sconfitta il terzo giorno.
Qualcun altro, meno divino, ha sconfitto la morte rendendo immortale il proprio nome, la propria opera.
Il 26 Maggio del 1897 fu pubblicato per la prima volta il romanzo di Bram Stoker: Dracula.
Te lo immagini quel momento?
All'improvviso, quelle che erano solo leggende confuse, tramandate oralmente, prendono corpo. Vengono messe chiaramente in sequenza, nero su bianco, una pagina dopo l'altra.
Non ci si può sbagliare.
La storia del Conte non è più solo un sussurro bisbigliato nella notte. In case fredde, dove per scaldarsi ci si stringeva intorno al fuoco aspettando che tutti fossero rientrati.
Ho come la sensazione che il mondo sia cambiato ancora, proprio in quel giorno.
L'asse su cui ruotava l'animo umano, subì una variazione impercettibile nel suo orientamento.
D'allora, le stagioni dell'anima non sono state più le stesse.

La mia copia scricchiola se la apri.
L'ho comprata in edicola. Offerta lancio: pochi euro. Ma la carta è buona, il carattere scelto chiaro. Ci sono anche delle immagini in bianco e nero. Poche. Ma belle. Mi ricordano i manuali di gioco della Masquerade.
Osservo la copertina rigida e fragile, con un certo timore reverenziale. Ho paura che si possa rompere la costa se continuo ad aprirlo.
Ho paura di finirci dentro, se continuo ad osservarla. O peggio ancora: che i personaggi schizzino via ed entrino nella mia realtà. Questa è una storia che proprio non vorrei vivere.
Per oggi basta mostri.
La guerra è un mostro ben più spaventoso, lo so.
E lei non posso nasconderla nella libreria, in alto.

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