venerdì 20 maggio 2022

Le Mille e Una Notte

 Una freccia, sì, ha colpito il mio cuore e
l'ha trapassato da parte a parte,
è l'amore che mi sospinge verso di lei, e ormai 
non riuscirei più a godere la tranquillità, almeno fino a quando quella donna
non sarà diventata mia.


Caro Bloggy,
il libro del mese di Maggio è stato, rullo di tamburi: Le Mille e Una Notte.
Ahimè l'edizione BUR, che tanto amo e spesso mi fa sognare, mi ha letteralmente deluso.
Le illustrazioni di Edmund Dulac sono meravigliose. E se proprio lo vuoi acquistare, immaginalo più come un elemento decorativo, da collezione, che non come un amico da leggere.
Infatti se ci avventuriamo nella lettura del libro, ecco che passando dalla Persia alla Cina, toccando coste di isole misteriose e non segnate sulle carte geografiche, ci ritroviamo a fare un viaggio meraviglioso sì, ma incompleto.
Manca infatti la parte che definirei il cuore di questo componimento, che lo ha consegnato alla gloria dei posteri e alla fantasia di ogni persona sulla faccia della terra: la voce della bella Shahrazād.
Devi sapere, mio amico caro, che il cuore delle Mille e Una Notte è il racconto nel racconto. Qualcuno ha rintracciato primordi di metateatro. I personaggi di Pirandello che raccontano se stessi. L'autore del Don Chisciotte che rivendica la paternità del suo beniamino. O ancora prima: Ulisse che racconta le sue avventure. Sono tutte tracce di Metateatro. I giovani protagonisti del Decameron che ci raccontano delle storie nella storia principale. Tutto questo è metateatro. E metateatro è la voce di Shahrazād.

Apriamo il nostro libro; immaginiamo una splendida luna illuminare le fredde dune del deserto. Tutto tace. Siamo solo noi in ascolto.
La bella Shahrazād racconta delle storie per guarire il cuore del potente re persiano Shahriyār dal suo dolore.
Il punto di partenza del racconto è il tradimento.
Il Sultano scopre l'infedeltà di sua moglie, la fa uccidere; e ogni futura sposa, condividerà lo stesso destino al termine della prima notte di nozze.
Questo fino a quando, Shahrazād, figlia maggiore del gran visir, decide di offrirsi come sposa al sovrano, decisa a guarire l'odio dell'uomo contro le sue donne.
La bella e intelligente fanciulla ha un piano in mente: ogni sera racconterà al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo.
Questo accade, per "mille e una notte".
Quasi tre anni di racconti; alla fine il re non può che "cadere innamorato" di Shahrazad, cessa l'odio e il risentimento, vince la vita e l'amore.

Mille e una notte, in altre parole, un tempo infinito.
Un'ampia operazione di taglio e cuci, ha fatto in modo che la raccolta comprendesse proprio 1001 racconti. E non pretendevo certo di leggerli tutti. Ma che non ci sia l'incipit, per me, è inaccettabile.
Sono rimasta molto delusa.

Per il resto i racconti sono bellissimi.
Non hai difficoltà a immergerti nelle atmosfere arabe e persiane. Senti quegli sguardi attraversarti l'anima per quanto sono intensi.
Alcuni racconti diventano un po' ripetitivi. Ma è il rischio che si corre se leggi tutte in una volta, le fiabe di un libro.
Credo che l'editore abbia cercato di diversificare gli stili. Di raccogliere storie che avessero delle caratteristiche uniche.
Ad esempio, lo stile con la cosiddetta "cornice", costituita da un racconto iniziale e da un protagonista che a sua volta racconta delle nuove storie, è proprio del racconto: Sinbàd il Marinaio e il facchino.
In altri invece, il racconto è in terza persona ed ha anche un bel fondo ironico. Penso a Il dormiente che non dorme.
In altri, ci sono testi poetici che mi hanno fatto pensare al Cantico dei Cantici e Salomone.
Un classico, meraviglioso, è Aladino e la lampada magica.
Qui la Disney ha fatto un lavoro di rimaneggiamento non da poco. Visto e considerato che l'unico Jafar che incontriamo nel testo originale, è buono e fedele al suo sultano. (Sono ancora sconvolta dalla scoperta!)
Non pervenuti invece, tappeto volante e Alì Baba e i quaranta ladroni. Credimi: profonda delusione.
Forse l'edizione Feltrinelli è meno accattivante ma più concreta.

Naturalmente questo bisticcio sulle scelte editoriali che, magari io non condivido, ma altri avranno trovato geniali, non toglie niente al fascino intramontabile delle notti d'oriente.
Le Mille e Una Notte resta una raccolta di racconti senza tempo che incanta e incanterà sempre bambini e adulti di ogni epoca. Così accade dal X secolo. Così sarà per sempre.
Il tappeto ce lo metto io.
Ed è con lui che stanotte volerò nei cieli dell'Egitto, della Mesopotamia e, perché no, anche nei cieli italici...alla ricerca di un sogno antico, chiamato amore.

Buonanotte.

A tutti ho celato il mio amore per te,
unico oggetto dei miei desideri!
Ma si è divulgato da solo,
tanto è vano nasconderlo.

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