che ogni tanto un passante riempiva.
Caro Bloggy,
oggi avrei voluto parlarti del libro che ho finito, un po' come un fedele soldato porta a termine la sua missione.
Ma oggi si ricorda la scomparsa di quel genio che è stato Franco Battiato. E mi risulta difficile non citarlo. O semplicemente relegarlo in un post scriptum.
oggi avrei voluto parlarti del libro che ho finito, un po' come un fedele soldato porta a termine la sua missione.
Ma oggi si ricorda la scomparsa di quel genio che è stato Franco Battiato. E mi risulta difficile non citarlo. O semplicemente relegarlo in un post scriptum.
E allora ho scelto di raccontarti un volo pindarico, uno dei miei. Difficili da rintracciare.
Sabato notte commentavo l'Eurovision. Ma anche se con difficoltà, mi sono collegata per commentare UnGiornoInPretuta. Sono sincera: non ero concentrata. Seguivo senza passione.
Ma ad un certo punto mi è venuta in mente una citazione letta in 1Q84 di Murakami, a proposito di una pistola. Ma non ricordavo nemmeno il contesto della frase. Semplicemente la frase diceva che se in scena fai entrare una pistola, quella poi deve sparare.
Prontamente mi ha risposto uno dei professori di Twitter: "La frase è la parafrasi di un'affermazione di Cechov (relativa al suo teatro)."
Questo è proprio ciò che amo di Twitter. (E che mi ha fatto innamorare di Persona.)
La bravura e la cultura, vastissima, di molti utenti.
Ma sto divagando. Divago raccontando un volo pindarico... Si può considerare un super potere? No? No.
...
Dicevo? Ah, sì: la pistola e Cechov.
Naturalmente ho ripreso la citazione. In pratica Cechov ci dice che se inserisci dei dati inutili, il romanzo ne perde di bellezza. Quindi bisogna toglierli. Per Murakami invece, come nella vita, anche nel romanzo ci possono essere degli elementi che non portano a niente. L'importante è non abusarne.
Sabato notte commentavo l'Eurovision. Ma anche se con difficoltà, mi sono collegata per commentare UnGiornoInPretuta. Sono sincera: non ero concentrata. Seguivo senza passione.
Ma ad un certo punto mi è venuta in mente una citazione letta in 1Q84 di Murakami, a proposito di una pistola. Ma non ricordavo nemmeno il contesto della frase. Semplicemente la frase diceva che se in scena fai entrare una pistola, quella poi deve sparare.
Prontamente mi ha risposto uno dei professori di Twitter: "La frase è la parafrasi di un'affermazione di Cechov (relativa al suo teatro)."
Questo è proprio ciò che amo di Twitter. (E che mi ha fatto innamorare di Persona.)
La bravura e la cultura, vastissima, di molti utenti.
Ma sto divagando. Divago raccontando un volo pindarico... Si può considerare un super potere? No? No.
...
Dicevo? Ah, sì: la pistola e Cechov.
Naturalmente ho ripreso la citazione. In pratica Cechov ci dice che se inserisci dei dati inutili, il romanzo ne perde di bellezza. Quindi bisogna toglierli. Per Murakami invece, come nella vita, anche nel romanzo ci possono essere degli elementi che non portano a niente. L'importante è non abusarne.
Cechov mi riporta alla mente Gogol.
Gogol mi ha fatto pensare ad un racconto su Pietroburgo e la prospettiva Nevsky.
Indovina? La prospettiva Nevsky è anche una bellissima canzone di Franco Battiato.
Se l'ascolti, vieni subito catapultato nei racconti di Gogol. E in un certo senso non puoi fare a meno di pensare a Cechov.
E non puoi non pensare a cosa sta succedendo in questi mesi in Ucraina.
Una coperta di malinconia ha preso posto sulla mia schiena.
Buonanotte Bloggy.
Speriamo che domani sia un giorno migliore.
Gogol mi ha fatto pensare ad un racconto su Pietroburgo e la prospettiva Nevsky.
Indovina? La prospettiva Nevsky è anche una bellissima canzone di Franco Battiato.
Se l'ascolti, vieni subito catapultato nei racconti di Gogol. E in un certo senso non puoi fare a meno di pensare a Cechov.
E non puoi non pensare a cosa sta succedendo in questi mesi in Ucraina.
Una coperta di malinconia ha preso posto sulla mia schiena.
Buonanotte Bloggy.
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