mercoledì 5 maggio 2021

Cipí - Mario Lodi e i suoi Ragazzi

 Sono in mezzo a tante cose belle,
eppure mi sento tanto sola...



Mario Lodi era un maestro delle elementari. Oltre cinquant'anni fa, insieme coi suoi alunni, ha scritto e pubblicato una storia di vita e amore di passerotti.
Un racconto di bambini, con disegni fatti da bambini, per bambini.
Eppure mi è sembrato che spiegasse la vita agli adulti.
La storia di Cipí abbraccia la sua storia personale e quella di tutti i suoi amici passerotti.
Per scoprire se stessi, bisogna abbandonare il nido. E convivere con gli altri ci aiuta a capire chi siamo. Anche saper andare contro il pensiero generalizzato ci aiuta a crescere, a capirci. Bisogna ragionare da soli, non accontentarsi dell'idea comune.
A volte è rischioso smascherare le persone potenti, ma non si deve avere paura di denunciare i delitti, i reati.
La verità ci rende liberi.
Ma un essere solitario non può sopportare tutti i mali del mondo; serve collaborare per sopravvivere. 
Sono lezioni che impariamo con Cipí, quando egli svela a tutta la comunità la presenza di un terribile predatore e quando si ingegna per aiutare tutti i passerotti ad affrontare l'inverno.

La creatura più bella del mondo è la Mamma. E anche le mamme passerotte sono così. Premurose, affettuose, sanno quando è il momento per i propri piccoli di lasciare casa. Ma non prima di aver insegnato loro tutto ciò che conoscono.
La curiosità è una dote, un sintomo di intelligenza. Ma va coltivata e alimentata in modo attento e scrupoloso.
Il mondo è pieno di pericoli, bisogna imparare a riconoscerli.
Abbiamo degli strumenti per affrontarli: amicizia, solidarietà, libertà.
Questo l'ho imparato con Cipí.

Infine, un pensiero alla piccola amica Margherita, il fiore poeta:

salutami il sole e il vento... ah, come è breve la vita...

In un mondo di passerotti mi sono sentita un semplice fiore, alla ricerca di bellezza e dell'amore.

imparate nella vita: ad essere laboriosi per mantenersi onesti,
ad essere buoni per poter essere amati,
ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso,
ad essere coraggiosi per difendere la libertà.

Per me, queste parole non hanno nulla da invidiare ai grandi scrittori che popolano le librerie di persone colte e illuminate.
La letteratura per bambini è la letteratura che sento più mia.
A tal proposito Orsetto mi prega di riferire che preferisce Dostoevskij, mentre Immy mi ha chiesto una fiaba di Sepúlveda.
Penso di accontentare Immy. Da troppo tempo ormai non stiamo insieme.
Ma la settimana prossima mi dedicherò ad una nuova lettura lunga. Ne ho bisogno.

Mi piace programmare le letture. Anche se c'è sempre una base istintiva a guidarmi.
Allo stato attuale mi sento invisibile. 
Ma il mio Stato, la mia nazione, la mia patria mi ha dato la spallata finale: non sono nessuno. Non valgo niente. Non servo a niente.
Questo pensiero mi ha definitivamente seppellito.
Depongo le armi.
Mi chiudo definitivamente nel mio mondo di letture.
Tu, piccolo Blog, sei il mio primo confidente.
Accogli le mie parole, a volte deliranti, e te ne sono infinitamente grata.
Il mondo è pieno di signori della notte e di passeri famelici e accusatori.
Ma ci sono anche i Cipí, Mamí e Passerì. Credo sia questo pensiero che mi faccia dormire un po'. Per il resto, il momento più difficile è proprio quello del sonno.

Auguro a tutti di non sentire mai quello che sta provando il mio cuore.

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