Madrid, 25 maggio 1681.
All'età di 81 anni si spegne l'ultima voce del periodo d'oro della cultura spagnola: Padro Calderón De La Barca.
Le notizie sul suo conto sono sporadiche, ma non manca un'accusa di coinvolgimento in un omicidio ed una disputa giuridica per l'eredità.
Fu uomo assai colto, ed è famoso in modo particolare come drammaturgo. Ci ha lasciato numerose commedie, ma si distinse soprattutto per gli autos sacramentales, che sono dei piccoli drammi di carattere liturgico, il cui scopo era spiegare al popolo la religione cristiana, proprio grazie alla rappresentazione teatrale. Un po' come accade coi nostri film moderni.
Ma è all'opera La vida es sueño del 1635, la sua consacrazione nei secoli.
La vita è sogno è un dramma in tre atti.
Il tema fondamentale è il libero arbitrio.
Siamo liberi di scegliere, la vita non è voluta dal Fato.
Il risveglio è però terribile; si acquisisce la consapevolezza della natura crudele e violenta dell'uomo.
Si può riscattare la propria esistenza solo con un atto di fede e di onore.
Si può riscattare la propria esistenza solo con un atto di fede e di onore.
La mia vita è un continuo susseguirsi di umiliazioni e inutili arrabbiature.
"Chi me lo fa fare?", mi ripeto stupidamente da secoli.
Non capisco se sia cambiata io, o se siano peggiorati gli altri.
Non riconosco più persone a cui volevo bene.
Persona, Cugina, i miei genitori, mi sembrano le uniche persone buone su questo pianeta.
"Chi me lo fa fare?", mi ripeto stupidamente da secoli.
Non capisco se sia cambiata io, o se siano peggiorati gli altri.
Non riconosco più persone a cui volevo bene.
Persona, Cugina, i miei genitori, mi sembrano le uniche persone buone su questo pianeta.
Vado a raggiungere pagina 300. Devo finire per maggio.
Buonanotte
Buonanotte
Delirio.
Cos'è la vita?
Illusione, appena chimera ed ombra,
e il massimo bene è un nulla,
ché tutta la vita è sogno, e i sogni, sogni sono.
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