venerdì 14 maggio 2021

Parlo Parlo Parlo, non so di cosa...

 C'è qualcosa di profondamente sbagliato in me.
E per profondamente intendo dire che questo qualcosa, questo sbaglio, è così radicato da non essere visibile, individuabile. Ma gli effetti sì, quelli si riconoscono subito.

Anche a Maggio dello scorso anno ero in questo stesso stato.
Questa volta, a mia difesa, potrei portare la mia situazione clinica.
Ma mentirei. Perché, per quanto ci siano delle difficoltà sono risolvibili con medicine e un po' di pazienza.
No, è qualcos'altro. 
Mi manca Persona?
Assolutamente sì. Ma non mi manca solo lui. Mi manca tutto quello che rappresenta.
La mia vita è vuota. Devo riempirla.
Io stessa sono vuota. Devo riempirmi. E purtroppo lo sto facendo nel modo sbagliato.
Il mio tempo è vuoto. Devo riempirlo.
L'assenza di una sola persona ha provocato un vuoto enorme, in tutti i settori della mia esistenza: mente, anima, corpo, tempo.
Se non fosse per Cugina, la mia dolce e meravigliosa cuginetta, la mia vita sarebbe un totale fallimento. Con lei mi piace uscire, riesco a confidarle quasi tutto. E forse ho finalmente capito il suo cuore.

Purtroppo per me, c'è Vuoto. Vuoto che mi impedisce di confidarmi completamente con lei. Non le ho mai detto di Persona, per esempio. Non le ho mai detto quanto sia odioso e insopportabile per me, guardarmi allo specchio. Quanto sia doloroso incontrare gente per strada. Frequentare posti e sentirmi come se tutti di me pensassero: "Ecco che passa la fallita del secolo. Ah! Bella fine ha fatto, quella smorfiosetta! Chi pensava di essere? Ha avuto proprio ciò che si meritava, niente!".

No, queste cose non le puoi confidare a nessuno, nemmeno ai migliori come Cugina o Amica. Tutti hanno problemi da sopportare.
Forse, non per colpa, ma per caso, io e il mio ex ci siamo intossicati a vicenda in una storia d'amore sbagliata. Forse, come spesso sottolineano nel programma televisivo Sopravvissute, sono stata bersaglio di manipolazioni e violenze psicologiche che né io vittima, né l'altro carnefice, erano consapevoli di subire/causare.

Da un lato il mio carattere forte mi ha protetto. Sono stata capace di non far leggere il mio diario, di non far controllare il mio telefono, di non far modificare il mio modo di vestire, di pensare.
Ma l'altro lato del mio carattere è fragilissimo. E così mi sono logorata, torturata, tra dubbi e incertezze. Con tanti: "Ma forse esagero io, dovrei cedere di più".

Il risultato finale è quella che sono: una persona resistente, non resiliente. Con un punto di rottura elevato, ma che una volta raggiunto...lascia a terra solo cocci. Incapace di fidarsi ciecamente di qualcuno. Piena di insicurezze e ferite. Dolori e divisioni.


Maggio è un mese "no" per le mie letture.
Sono ferma a quota 50 c.a. Le vere lettrici di Instagram saranno arrivate già a 100.
Mi sa che non porterò a termine il mio obiettivo, ma non importa.
Qui sono sincera, senza filtri e maschere.
Parlo solo di libri che ho letto di recente.
Non riesco a parlare di libri letti tempo addietro. Sono ammesse, rare, eccezioni.
Ma in questo periodo non riesco a procedere.
Devo andare nella libreria più grande, alla ricerca di cose che mi ispirino.

Porta pazienza amico mio.
Almeno tu, non farmi sentire inadeguata, brutta, spezzata, da buttare via.
Sono molto stanca e triste...profondamente triste.
Credimi, non sono una che ha bisogno di qualcuno vicino.
È vero: amo l'amore. Amo l'idea stessa dell'Amore.
Ma Persona non è un capriccio, un'idea distorta del tipo: "voglio farmi del male e penso a lui". Non sono così. Gli voglio bene per davvero.
E mi manca, mi manca tantissimo.
Come l'aria.

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