martedì 11 maggio 2021

Jorge Luis Borges

La mia impresa non è difficile, nella sostanza.
Mi basterebbe essere immortale per condurla a termine.


Caro Blog,
sono notti che dormo male. Sarà la tiroide? Ah non lo so proprio, ma per stare calma mi aiuto coi farmaci. Non mi fraintendere, non vado certo in giro ad aggredire la gente. Ma avverto che dentro di me monta un'insensata rabbia e una sorta di fastidio per tutto quello che mi accade o mi viene chiesto.
Il problema è che arrivo a fine giornata stanchissima. Ma appena poggio la testa sul cuscino, Sonno vola via lontano da me.
Non è il momento per intraprendere letture lunghe. Penso all'appuntamento con l'endocrinologo. Fino a quel momento sarà difficile condurre una vita tranquilla e rilassata. Quando l'avrò fatto inizierò a godermi la zona gialla. Andrò in Libreria 3 (quella enorme e bellissima, nell'altra città), e uscirò con Cugine. Credo non ci sia niente di male. Sempre in sicurezza: mascherine, all'aperto, a distanza.
Nel frattempo però ti devo confessare un mio nuovo amore letterario: Jorge Luis Borges. Sto leggendo Finzioni. Ma come ho fatto a vivere senza di lui fino ad oggi? È lo scrittore che parla di me. Io sono la protagonista di tutti i suoi racconti. Sono io quella che sogna creature inesistenti, che forse è lei stessa l'incubo di qualcun altro.
Sono io quella che vede negli specchi l'esistenza di mondi infiniti e che si domanda se l'originale se stessa non sia quella che la fissa dall'altra parte della superficie argentea.
In passato erano fatti con l'argento. Ed oltre ad essere degli oggetti molto preziosi, erano corpi carichi di simbolismo e misticismo.
Hai notato una cosa? Senza Luce gli specchi non funzionano. 
Se non c'è un raggio, piccino piccino, che intercetti la sua superficie, lo specchio è inanimato.
Ecco allora, è vero: gli specchi sono oggetti vivi, hanno un'anima che ha bisogno di luce.
Da un punto di vista etimologico la parola specchio deriva dal latino specŭlum, che deriva dal verbo specĕre "guardare".
Lo specchio ci guarda e ci fa guardare. 
Uno strumento affascinante e a volte, ingannatore.
Ci si può fidare dello specchio? E dell'anima che lo abita?

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