giovedì 6 maggio 2021

Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico - Luis SepúLveda

Non è giusto che una persona sia padrona
di un’altra persona o di un animale.


Devo ammettere che questa volta, aveva ragione Immy. Avevamo bisogno di una storia d'amicizia come questa.
Max Mix e Mex: un bambino, un gatto con il profilo greco, un topolino messicano.
Ingredienti speciali per una storia che profuma d'amore e dolcezza.
Il filo che lega ogni pagina all'altra è l'amore. Amore tra esseri diversi che si comprendono, rispettano e completano. Finalmente un racconto in cui non ci si vergogna di essere umani, come invece accade in questi giorni terribili e negli ultimi libri che ho letto. Nelle orecchie sento ancora la musica del tamburo di Oskar e gli spari del fucile dell'uomo contro Passerí. Avevo già avuto modo in passato, di sondare quanto sia affezionato ai gatti lo scrittore di questa bella storia. E in effetti, in questa ci confessa chiaramente il suo affetto per il mondo felino, perché tanto tempo fa gli avevano assicurato che in una precedente vita, era stato uno dei gatti preferiti dal mandarino. Oh! Dovrei parlare al passato, ma proprio non mi arrendo al pensiero che Sepúlveda non ci sia più. Chissà quante belle storie starà raccontando agli angeli!

La novità questa volta, sono stata io! Lo scoprire il mio affetto nei confronti dei topolini.
Mi sono sorpresa ripensare ai miei amati cricetini. E un po' mi sono intristita. Ma Immy mi ha fatto le fusa, e mi sono sentita meglio.

gli amici si danno man forte, si insegnano tante cose, condividono i successi e gli errori.

In questo periodo della mia triste vita mi chiedo cosa ne sarebbe di me se non ci fosse Cugina e anche se distante, Amica. Ci sono cose che non ho il coraggio di confidare a nessuna di loro. Ma immaginarci come delle anzianotte arzille e sicure di se stesse, mi fa stare bene. Lo stesso vale per quei progetti a breve termine.

Un amico capisce i limiti dell'altro e lo aiuta.

Credo che l'amore abbia tanti modi di esprimersi. Ho trovato quello dell'amicizia e mi reputo fortunata, anche se sono una brontolona, sempre nervosa. 
Ma ho una caratteristica che mi distingue da tutto: non so mentire.
E di questo sono contenta. Non mi piacciono le bugie. Ma a volte devo indossare maschere felici per non ferire gli altri. Perché: I veri amici condividono il meglio che hanno.

A proposito di amore e di amicizie di cui non ho capito niente:

Caro PA,
non ci sentiamo da tanto tempo.
Come stai? Spero bene. Come sta il ginocchio? Sai che anche il mio fa male? Chissà forse con me è vera quella storia de "il corpo parla". E magari mi fa male perché "non voglio piegarmi". In effetti sono in un periodo di forti e numerose discussioni. Ma non mi piego. Non mi importa cosa dicono di me. Non mi omologo al  pensiero altrui. Non mi interessa.
Stai progettando le tue ferie, per spezzare la monotonia che tanto ti tedia?
No, io non andrò da nessuna parte. Senza vaccino non ho il coraggio di muovermi.
Questo anno è volato. Non ho fatto niente di bello, niente di brutto.
Mi sono solo lasciata andare; "giù giù, sempre più giù", come gli orchi che precipitano nelle fiabe.
Lo so, tu odi le persone come me. O meglio, tu non odi nessuno. Ma quelli come me li disprezzi, li eviti. E fai bene. Non ho intenzione di disturbarti. Questo è solo un momento di abbandono. Sono stata bravissima in questi giorni. Ma stanotte sei qui, vicino a me, in questo istante di scrittura.
Scusa.
Fai sogni belli.

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