domenica 16 maggio 2021

Eloisa

Solo tu hai il potere di rendermi triste o donarmi gioia e conforto.
Il mio amore ha raggiunto tali vette di follia che rubò a se stesso ciò che più agognava...
ad un tuo cenno, subito cambiai il mio abito e i miei pensieri,
per dimostrarti che sei tu l'unico padrone del mio corpo e della mia volontà.


Oggi mi va di raccontare la storia di una donna del passato.
Eloisa è stata una grande intellettuale del XII secolo.
Conoscitrice perfino del greco e del latino, di retorica, astronomia, geometria, si ricorda per la sua storia d'amore con il maestro, e religioso, Abelardo.
Che scrisse: "Ci trovammo prima uniti nella stessa casa poi nello stesso cuore e con il pretesto delle lezioni ci abbandonammo completamente all’amore. Parlavamo più d’amore che di libri, la mia mano correva più spesso al suo seno che alle pagine. Erano più numerosi i baci che le parole. Nella nostra passione passammo per tutte le fasi dell’amore e se in amore si può inventare qualcosa noi lo inventammo".
Una storia d'amore in realtà, clandestina, non vissuta alla luce del sole. Lui era un religioso, lei la sua allieva, una giovane donna di nobili origini.
Dalla loro relazione nacque un bambino e la povera Eloisa fu rinchiusa in un convento, per evitare uno scandalo.
Eloisa e Abelardo si sposeranno in segreto, anche se lei era contraria al matrimonio.
Ma un segreto del genere ebbe comunque vita breve.
La storia è un racconto brutale. Ma il finale è romantico: i loro resti riposano ancora oggi insieme.
Una storia molto interessante, che meriterebbe un approfondimento.
Le mie informazioni provengono tutte la internet. E non so dire se in libreria ci sia qualcosa di più sulla Badessa Eloisa.
Un vero peccato.
Eloisa meriterebbe più rilievo.
Non era solo un'amante clandestina, ma una filosofa e una badessa molto apprezzata per erudizione e operosità tanto da trasformare l'oratorio del Paraclèto, che Abelardo stesso aveva fondato, in un fiorente centro culturale della Francia nord-orientale.
Il suo pensiero innovativo è forse anche la sua condanna, la sua punizione morale.
Nulla può inquinare l'anima, solo ciò che proviene dall'anima.
Nel male e anche nel bene. Ecco perché, a suo dire, non avrà una ricompensa da Dio: la sua vita da monaca è un'esistenza semplice, ma una vita senza merito.

Cara Eloisa non sono d'accordo.
Se uno ha tanto amato, come hai fatto tu, non può che essere una preferita agli occhi di Dio.


Ricchezza e povertà sono doni di un fato cieco,
mentre la bontà è il risultato del merito personale di qualcuno.

p.s. E anche questa ennesima giornata è finita.
In un mondo in guerra mi chiedo perché io sia ancora viva.

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