domenica 10 aprile 2022

Ciao Andrea

Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.
(Khalil Gibran)

Domenica delle Palme.
Domenica di Pace.
Gesù entra a Gerusalemme su un asinello.
Lo acclamano. Lo adorano.
E poi dopo sei giorni lo condannano a morte.

Sono pensieri cupi quelli che ho nel cuore. La guerra è una quotidiana ombra che offusca il mio cielo.
Il mio è un cielo notturno, con poche stelle. E in questo periodo mi risulta difficile vederle.
Sfogliando i giornali online mi ha fatto moltissima impressione vedere il volto stanco di Sua Santità. Devo riconoscere che il Corriere ha messo una foto molto significativa.
E se un'immagine vale più delle stupide parole...

Ho saputo che è morto un ragazzo che conoscevo.
Che conoscevo in quel modo speciale che non è concesso a tutti, che non è sempre possibile.
Si chiama Andre. Era il compagno di una Fata che ho conosciuto tantissimi anni fa. Dalla quale mi ero allontanata, perché mi sono chiusa al mondo, nella speranza che il mondo non mi trovasse più.
Una notizia che mi ha sconvolto.
Qualche notte fa pensavo a loro due. Non stavano più insieme. Ma mi era tornato alla memoria un particolare momento. Una conversazione in webcam. Si fermò anche lui con me e Fatina. E parlammo tanto, tantissimo. Mi sarebbe piaciuto farmi adottare da loro due.
Sembra una vita fa.

Andre come stai ora?
Eri una persona così bella. Avevi però tanti problemi. Tantissimi. Troppi per un cuore solo.
Mi dicevi che le cose sarebbero migliorate.
Invece come vedi, sono ancora qui, incapace di essere amata.
Sì, io non sono come Fatina. Non ho il suo cuore, la sua bellezza, la sua spiritualità.
Io sono un mostro. Noi due eravamo due mostri.
Ci siamo sempre fatti divorare dall'interno. Tu però potevi salvarti...
Andre... 
Fatina dice che sei felice ora, che sorridi.
È vero?
Sei felice? Sorridi? Spero con tutto il cuore che sia così.
Ti saluta anche Immy. 
Siamo ancora qua noi. Ma speriamo di incontrarti presto.
Siamo sempre più stanchi. Il cielo è sempre più buio. Abbiamo tanta fame d'amore. E niente che ci sfami. Siamo molto tristi.
Siamo tanto soli.

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