giovedì 7 aprile 2022

Rincorro farfalle e serenità

La felicità! Non esiste parola che abbia più significati; ciascuno la intende a suo modo.”
(FERNÁN CABALLERO)


Caro Bloggy,
spesso non so cosa scrivere. Accendo il pc e lascio che le mie dita scorrano sulla tastiera senza un progetto (e si vede).
Quando sono in difficoltà cerco una citazione (e spesso mi aiuta questo fantastico sito) o sfoglio quello che ho scritto in passato. Ed è sempre curioso vedere come nel corso del tempo, alcune cose si siano evolute. Ad esempio, proprio l'anno scorso, mi immaginavo diventare come Don Chisciotte e ora che l'ho letto, mi sembra di essere una persona altra rispetto a chi scriveva lo scorso anno.
Se ci rifletto bene, sono cambiate un po' di cose.
Ammetto di essere ancora una che si lagna spesso, ma in realtà mi ritrovo leggermente dimagrita (l'attività fisica sta mutando qualcosa), più tranquilla, più oggettiva e onesta.
Solo una cosa non è cambiata: il caffè del giovedì con Cugina. Riusciamo ancora a rubare questi momenti alla vita, al mondo. E oggi mi sono resa conto di quanto siano profondi questi incontri. Non sono due cuginette che si incontrano e parlano. O meglio, non è solo questo. Si incontrano due pezzi di una stessa anima. E il mondo degli spiriti lo sa e ne è commosso. Lo avverto in ciò che succede intorno a me. Nella natura che mi sfiora, negli animali che si avvicinano. I colori li percepisco diversamente. E anche quando mi ritrovo a pensare "ma cosa sto combinando con P.?", le sue reazioni sono così dolci (per i suoi canoni) e inaspettate che mi convinco di essere cambiata in qualcosa.

Siamo fatti di materia, lo so benissimo. Ma credo anche nell'esistenza dell'anima. A chi mi fa notare che ciò non è possibile, ad esempio portando alla mia attenzione come sia aumentato il numero della popolazione mondiale nei secoli, rispondo in modo molto semplice: non tutti ne hanno una.
Se immaginassimo il mondo della Materia e dello Spirito come due sfere, direi che esse si intersecano come fossero due insiemi. In tal modo si crea un'area con gli elementi dei due insiemi in comune.
I due mondi vivono in totale autonomia. A volte gli Spiriti vengono qui. Ma la loro energia è troppo forte per rimanere completa in un unico essere. E la Materia non lo sopporta. Per poter stare, lo Spirito si scinde. E accade che ci siano delle persone che crescendo, sentano questa nostalgia inspiegabile e insopportabile. Hanno in realtà bisogno di tornare al proprio mondo, al proprio simile. Ecco perché alcune persone ci fanno sentire in un certo modo. Mentre altre ci fanno sentire a disagio. Ci fanno stare male. 
Sono pazza vero? 

E allora come spieghi a Fernán Caballero quel suo sentirsi fuori posto? Nata il giorno di Natale del 1796 a Morges, la scrittrice spagnola si distinse per un acceso realismo delle sue opere, nelle quali veniva sempre espressa una dicotomia netta tra buoni e cattivi. Una delle sue opere più famose fu La Gabbiana. Una brillante commedia che convince soprattutto per la descrizione della vita andalusa.
Possiamo considerarla una figura di spicco nella letteratura spagnola, che aveva conosciuto un periodo di crisi proprio con il Romanticismo.
Sul Wikipedia spagnolo si legge: il motivo del suo pseudonimo è: "Mi piaceva quel nome per il suo sapore antico e cavalleresco, e senza esitare un attimo l'ho inviato a Madrid, scambiando per il pubblico le gonne modeste di Cecilia con le mutandine tradizionali di Fernán Caballero."
Una scrittrice che non conosco, ma che dobbiamo ammetterlo, è diventata già nostra amica!!!

Buonanotte Bloggy

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