mercoledì 6 aprile 2022

Il Piccolo Principe

 Ciò che rende bello il deserto è che da qualche parte vi è nascosto un pozzo.


Settantanove anni fa veniva pubblicato per la prima volta Il Piccolo Principe. Uno dei libri più stampati al mondo, tradotto in 220 lingue, forse secondo solo alla Bibbia come numero di lettori.
Il suo autore non si è goduto il meritato successo. Di lui si persero le tracce dopo un anno dalla pubblicazione. Solo recentemente si è scoperto che il suo aereo fu definitivamente abbattuto nel 1944.
Antoine de Saint-Exupéry, originario di Lione, fu un aviatore francese dal passato molto particolare. Crebbe in una famiglia di nobili origini, dove fin da bambino respirò l'arte grazie alla madre pittrice. Probabilmente i suoi unici anni felici. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la morte prematura del fratello distrussero per sempre quell'idea di felicità che lo aveva accompagnato da bambino. L'amore ritrovato grazie alla moglie Consuelo, sua musa ispiratrice, e i voli per i cieli dell'Europa arricchirono il suo spirito e il suo estro creativo. Il tema principale della sua opera è sicuramente l'amore. E in ognuno di noi credo ci sia un posticino privilegiato per il Piccolo Principe e la piccola Volpe. Per il suo minuscolo Asteroide e per la sua amata Rosa.
(Che brutta foto! Scusami Principe... Ma come dice la Volpicina: L'essenziale è invisibile agli occhi.)

Prima di andare a dormire ho conseguito una delle quattro certificazioni che ho deciso di prendere per riempire un po' questa mia insulsa esistenza.
La mia lettura procede e non ti nascondo che mi ritrovo ovunque nella pagine di Murakami. Per spazzare un po' di ombre dalla mente ho guardato la TV. Una serie carina, ma non particolarmente accattivante come la prima stagione. La protagonista è più sfortunata di me. Però ha la sua occasione; lei scrive un blog. Il suo stile è brillante, onesto e schietto. Parla della sua vita. E ne ha di cose da raccontare! Non come me! (Rido da sola.)
Un'importante rivista le offre una bella opportunità di lavoro e lei? Rinuncia. 

Ti risparmio i dettagli della trama. Ma non so perché la cosa mi ha lasciato perplessa. Anch'io amo i posti piccoli. La vita semplice. Gli affetti. Un po' mi conosci: datemi un caffè fronte mare ed io non mi lamento più. Ma l'occasione della vita non va sprecata così.
Dai... solo nei film.
Nella realtà le persone non ti notano MAI. Non sei nessuno. E l'unico individuo che ti faccia battere il cuore, ormai lo sai anche tu, ti tiene a distanza.

Oggi vado a dormire stanca e pensierosa.
E mando un grazie a Christian! Lui non lo sa, ma mi ha restituito un po' di autostima. Nel senso che mi ha fatto capire che nella mia normalità può esserci valore. Devo imparare ad amarmi...

'Notte Bloggy

p.s. La guerra non finirà per ora. Che vergogna. 

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