sabato 9 aprile 2022

I fiori del male - Charles Baudelaire

Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio; tu miri, nello svolgersi infinito delle sue onde, la tua anima.
Il tuo spirito non è abisso meno amaro.


Caro Bloggy,
oggi salutiamo un altro illustre poeta nato ad Aprile: Charles Baudelaire, 1821.
Se pensi a Baudelaire, ti vengono in mente I fiori del Male e quel suo essere riferimento insuperabile dei poeti maledetti. Il padre del Decadentismo.
Artista bohémien, dalla vita dissoluta, consumato dall'oppio e dall'alcol.
Sprezzante delle regole e delle tendenze dei ben pensanti.
Dandy fuori, distrutto dentro.
La condanna di chi vede e sente prima degli altri.

Nel 1857 pubblicò il suo capolavoro immortale: la raccolta di poesie I fiori del male, pietra miliare della poesia simbolista. In questa raccolta si avverte il senso della poesia pura, che non si preoccupa dei contenuti o di rivolgere un'attenzione a temi civili o morali, ma si preoccupa solo di sé, di esprimere ciò che intimamente prova, in modo quindi vago e profondamente realistico.

Perché cosa veramente proviamo non è capace di esprimerlo niente e nessuno.

Questo è un tempo buio, ma più buio non me lo saprei immaginare.
Ogni giorno emergono nuovi racconti dalle zone di guerra. Non è che oggi mi sono resa conto di quanto la guerra faccia schifo. Ma il senso di nausea che provo è così forte e costante che non mi abbandona mai.
E non riesco ad emergere.

Mi sento come sott'acqua. Suoni, colori, odori, forme: ogni cosa ha assunto un aspetto irreale, innaturale, lontano.
Anche il sole non mi riscalda più.
Sono veramente una stupida immatura.

Qual è il senso della nostra presenza?
Perché sentirsi travolgere da qualcosa che in fondo, nessuno ricambia?
A che pro alzarsi dal letto la mattina, svegliarsi?
Dio è così narcisista che ci ha messo al mondo solo per contemplarlo?
Perché provare sempre questo senso di vuoto?
Questa dolorosissima mancanza?

Mi sento come se mi avessero truffato.
Mi hanno mostrato cos'è la vera gioia, ma me l'hanno tolta.
Non so distinguere più la realtà?

Che cos'è l'amore?
Il bisogno di uscire da se stessi.
L'uomo è un animale adoratore.
Adorare è sacrificarsi e prostituirsi.
Così ogni amore è anche prostituzione.

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