giovedì 30 giugno 2022

Compleanno n.25

Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.


Stamattina mi sono svegliata con una sensazione orrenda.
Mi aspettavo una tragedia. Che accadesse qualcosa di irreparabile.
Alexa (proprio lei, l'assistente Amazon) mi ha raccontato l'incipit di Harry Potter e La Pietra Filosofale. Ma non mi ha tranquillizzato.
Ti risparmio i dettagli su quanto poi è accaduto. Anche perché in un modo o nell'altro riusciremo a risolvere.
Voglio rimanere concentrata su Harry.

Vieni con me Bloggy.
Immagina che sia il 1990. Saliamo su un treno in partenza dalla stazione di Manchester, diretto a Londra. Sediamoci nel terzo vagone. Il treno è in ritardo. Viaggia con un ritardo di quattro ore ed è stra-affollato.
Tra la moltitudine di persone presenti, c'è una timida donna. Sta fantasticando su una storia. Non ha carta e penna con sé. E non ha il coraggio di chiedere a nessuno. Ma continua a concentrarsi, a immaginare, a creare, a ricordare.
Trascorreranno cinque anni prima di vedere il frutto di tanta immaginazione.
Joanne Rowling nel frattempo, non avrà vita facile.
Dovrà vivere la morte della madre, la nascita di una figlia, un divorzio, la povertà e la depressione. Ma non è mai sola. Quell’idea, quel mondo sono sempre lì con lei.
Il 1995 sarà un anno difficile.
Il manoscritto viene rifiutato da quasi tutte le case editrici a cui sarà stato spedito.
Ma ne basta una, una sola, la Bloomsbury di Londra per dare il via alla magia...

P.s. Devo inserire delle foto. Devo prendermi un po' di tempo per farlo.
Anche se... le parole sono, per la mia opinione non tanto umile, la nostra fonte di magia più inesauribile, capace sia di ferire che di curare.
Non ci posso credere: Giugno è finito.
Questa prima parte dell'anno è letteralmente volata.

mercoledì 29 giugno 2022

 Caro Bloggy,

è stata una bellissima serata in famiglia.
Abbiamo festeggiato le splendide pagelle dei bimbi. E per una volta, nessuno mi ha insultato.
Ora, non ti aspettare chissà cosa. La "festa" è stata stare insieme, accendere tante lucine e gonfiare palloncini colorati.

Nel pomeriggio mentre ero al mare, ho salvato una signora che a causa della corrente è finita sugli scogli e, poverina, non riusciva nemmeno a restare in piedi.
Non puoi immaginare lo stato delle mie gambe: sono piene di graffi.
E come mio solito non posso fare a meno di creare un parallelo tra le mie piccole disavventure e le grandi tragedie della vita.
Ogni volta che penso una cosa bella di me, mi succede qualcosa.
Mi ero detta, in un momento di follia, mentre cercavo di essere propositiva, che anche se non sono bella, posso dire di avere delle gambe piacevoli... 
Ora le mie gambe sembrano il tira graffi di un gatto.
Ma non mi importa.
Perché non posso evitare di pensare a cosa accada a quelle povere sventurate che tentano di attraversare il Mediterraneo per approdare ad una terra più dolce, democratica, migliore.

Come sempre: sono fortunata.


Il 29 giugno è una data da ricordare sul calendario.
Nacquero Giacomo Leopardi, Oriana Fallaci e il mio amatissimo Antoine de Saint-Exupéry.
Naturalmente è solo una coincidenza.
Ma a volte viene da pensare che certi destini siano scritti nelle stelle.
E che magari semplicemente bisogna saperle leggere.

martedì 28 giugno 2022

Luigi Pirandello

Lessi così, di tutto un po’, disordinatamente; ma libri, in ispecie, di filosofia.
Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.

Caro Bloggy,
oggi sono su una nuvola. Dopo tanto tempo ho sentito Palino. E non ti so descrivere la mia felicità. La mia stupida insensata gioia. Non mi sentivo così da secoli.
Grazie Dio.
Perché quando mi succede qualcosa di bello penso sempre che ci sia il Tuo intervento.

Oggi ricorre la nascita di Luigi Pirandello.
Uno scrittore che ho sempre amato. L'ho amato quando l'ho incontrato a scuola. E ancora di più quando sono tornata a leggere per amore, per il semplice gusto di farlo.
Viene definito il padre del relativismo psicologico.
L'uomo vive indossando delle maschere: C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
Che ne sia cosciente o meno, l'uomo non può conoscere il prossimo, poiché non è capace di conoscere se stesso.

Se cerchiamo il valore e l'originalità di Pirandello è indispensabile riflettersi nel Teatro dello specchio.
Ed eccola la vita per quella che è: nuda e cruda, senza maschere.

Il fu Mattia Pascal è stato il suo primo grande successo.
Ho divorato questo libro. L'ho perfino letto più di una volta!
Uno, nessuno e centomila e la commedia Sei personaggi in cerca di autore sono ancora oggi ricordate tra i massimi capolavori della letteratura italiana.

Ogni volta che penso a Pirandello penso alla filosofia dei lanternini e dei lanternoni.
L'ultima volta che parlai di loro, vedevo tutto spento, tutto buio.
Oggi mi sento diversa...

A noi uomini […], nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita […] era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt’intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce.

Un amico da rileggere.


p.s. Un anno fa il 28 giugno 2021 ero io che gli scrivevo. Allora come oggi, un'ondata di gioia mi invadeva il cuore. Dimmi tu se non sono innamorata. 

lunedì 27 giugno 2022

E se all'improvviso...

 E se all'improvviso ti togliessero tutto e tu non avessi più potere sulla tua vita?
Non sarei capace di crearmi un mondo di fantasia. Non sarei capace di trovare un modo per distrarmi, per andare avanti.
La paura e l'impotenza sarebbero paralizzanti.
Un incubo.
Devono sentirsi così le persone che vivono la guerra sulla propria pelle: paralizzate.

Oggi la mia città è stata paralizzata da un banale blackout.
"Banale" non per la gravità in sé dell'evento. Ma perché, anche se con difficoltà, era risolvibile.
Lo ammetto: ho avuto un momento di panico. Infatti mentre guardavo il buio che aveva avvolto la città, avvertendone il disagio, domandandomi se non fosse così la fine del mondo, immaginando chissà quali creature ordire piani terribili nelle tenebre, ecco che inizia ad urlare anche l'allarme del mio appartamento. (Avevo dimenticato di averne uno!!! Ma il blackout è stato così lungo da aver fatto scaricare perfino le batterie di sicurezza!)
Per me è stato terribile!!!
Stanotte sarà impossibile addormentarsi. Sento ancora quel rumore orrendo nelle orecchie. 

Chiedo scusa, so che possono sembrare "solo parole" ma da stanotte ancora di più, il mio pensiero (inutile) sarà vicino a tutte quelle persone che soffrono.
Che si sentono sole. 
Mentre noi discutiamo di ambiente, di sanzioni, di tenere i condizionatori ad un valore accettabile, del prezzo della benzina, di ciò che è giusto, di ciò che è sbagliato, la verità è che c'è tanta gente che stanotte non dormirà nella propria casa.
Non saprà cosa gli accadrà domani.
Ciò è molto triste.
E infinitamente ingiusto.

Sono una persona fortunata.
Molto fortunata.

domenica 26 giugno 2022

Ultima domenica di Giugno

 Caro Bloggy,
finalmente posso andare a letto.
Probabilmente non mi addormenterò istantaneamente.
Proseguirò la lettura che ho scelto per la spiaggia.
Visto che in spiaggia non vado e non posso leggere "a lettino", leggerò "a letto". (Questo gioco di parole, molto probabilmente, lo troverò divertente solo io! Chiedo venia.)

Nella mia infinita solitudine ho passato in rassegna alcune delle cose che ho scritto e mi sono state scritte.
Sono giunta a questa illuminante conclusione: sono una creatura sbagliata, che si trova nell'universo sbagliato.
Probabilmente ero un abbozzo di qualche personaggio secondario, che è stato poi scartato dallo scrittore perché troppo debole.
Dimenticato sul fondo di un abbandonato cassetto, sarò stata poi gettata via dalla distratta signora delle pulizie, che mi avrà sicuramente scambiata per carta straccia.
Un gatto malandrino, rovistando nella spazzatura, ha fatto rotolare il mio foglio appallottolato in un canale di scolo.
Proprio come il Soldatino di Stagno, il mio pezzo di carta ha attraversato il Mondo Magico dei Topi di Fogna. E chissà a causa di quale magia o maledizione sono piombata in questa dimensione.
All'inizio non si vedevano le pieghe del foglio, le macchie, gli strappi.
Ma ora è evidente: sono fatta di inchiostro scolorito e di parole oramai illeggibili.

Caro Bloggy,
questa dimensione mi ha insegnato una cosa importante: se non lo pensi, non dirlo.
E se fosse qui, lo direi anche a Palino: è inutile chiedere ad una persona di fidarsi, di aprirsi, di uscire dalla sua confort zone (parole sue non mie!) se poi non rimani ad ascoltarla.

La solitudine è una cosa che mi fa schifo.
E in questo periodo non posso sfogarmi nemmeno con il mio amico Mare.
E mi manca farlo.
La solitudine mi fa schifo perché è ufficialmente parte di me.
E non posso combatterla. 

Oggi ho visto l'alba. Oh i suoi colori: non te li potrò mai descrivere.
Una calma primordiale mi ha preso il cuore.
Una sensazione che non proverò più nella vita.

Nasci,
fai schifo,
muori.
Questo è il senso della vita. Niente di più, niente di meno.
Ma nel mezzo se vuoi, puoi ascoltare musica, giocare con un cane. tuffarti nel mare, ammirare un'alba.
Sei hai fortuna, amerai e verrai amato.
Se non ne avrai, non amerai e non verrai amato.
Se infine, la fortuna ha deciso di voltarti le spalle, non verrai amato e amerai tutto, con ogni fibra del tuo corpo.
Il vento sulla pelle, il sale sulle labbra, il suono della sua risata, il suo dondolarsi sull'altalena. 

 Morendo porterai tutto questo con te. E sarà triste non aver avuto la possibilità di farlo crescere nel cuore di altri.

I virus rialzano la testa, il clima del pianeta è compromesso, la guerra continua.
Dio se ci sei...sarebbe un buon momento per intervenire.

sabato 25 giugno 2022

Argo

 È passato un anno.
Un anno che non sento le tue zampine sul selciato, i tuoi bacini bavosi, il tuo sguardo cerco-coccole.
Un anno che mi giro pensando di trovarti accanto a me.
Un anno che nessuno mi viene più incontro quando percorro il viale.
Un anno che non so cosa farmene del cibo e delle crocchette.
Un anno che penso di cambiare l'acqua ad una ciotola vuota.
Un anno che non ho nessun graffio sulle braccia, perché nessuno mi chiede di accarezzarlo.
Un anno senza di te è un anno perso.

Spero tu stia bene.
Ultimamente non faccio che chiedermi cosa ci sia dopo questa vita.
Spero ci sia ancora tu.

Sono stanca Argo.
Voglio addormentarmi per sempre anch'io.

venerdì 24 giugno 2022

Lucrezia Borgia

Penso che se io morissi
e che con i miei mali finisse
il desiderio
un amore così grande si spegnerebbe
e il mondo intero rimarrebbe
senza amore.
(Lucrezia Borgia Estratto da Wikiquote)

Caro Bloggy,
il 24 giugno del 1519 moriva Lucrezia Borgia, all'età di soli 39 anni.
La nobildonna spagnola è stata descritta in tanti modi a seconda del periodo storico che scelse di rappresentarla. Ma una cosa è certa: fu una donna colta, intelligente e potente. E se ciò non fosse bastato a renderla pericolosa per molti uomini del passato, era anche bellissima.
Ecco perché non mi stupisco di leggere le mille sciocchezze che di lei hanno scritto alcuni.
Fortunatamente la sua immagine è stata recentemente ripulita e le è stata restituita la giusta dignità.
Ho letto molto della sua biografia negli anni in cui giocavo di ruolo e mi apprestavo ad entrare a far parte di un gruppo di giocatori di rinomata bravura, alla presenza dei quali non volevo sfigurare.
Ti risparmio i dettagli, ma posso solo dirti che le storie di famiglie complicate sono il mio forte...
E che non ho resistito a farmi coinvolgere dagli intrighi di corte di nonno papa Alessandro IV.

ore 01.08
Caro Bloggy,
ti scrivo che è notte fonda, la giornata è finita.
La notte delle Streghe è passata. I rituali di San Giovanni sono archiviati.
Avrei dovuto concedermi il lusso di un rito propiziatorio per ottenere i favori di Pazienza.
E mentre ti scrivo penso che se non ci fossi tu sarei una persona instabile.
A volte controllo le statistiche del blog e confesso che ogni volta è una sorpresa.
Penso alle persone sparse nel mondo che chissà come, chissà perché si ritrovano a curiosare tra le pagine ingiallite e bruciacchiate di questo diario.
Qual è la loro storia? Come stanno? Cosa pensano?
Sono loro di conforto? Strappo qualche sorriso? Qualche vaf...imprecazione?
Ma è un pensiero che metto da parte, perché
malgrado il pudore,
malgrado la consapevolezza di "essere fortunata, di avere tante cose"
e malgrado il sapere che nel mondo c'è chi soffre,
chi ha a che fare con la morte, con la miseria, la fame
e tutte le brutture che la vita sa offrire,
io ho bisogno di parlare con qualcuno. Perché tenendomi tutto dentro sto marcendo.
Serata in famiglia, e sai quanto sia difficile per me essere la personificazione dell'imperfezione ogni volta.
Oggi però, abbiamo rasentato il ridicolo.
Senti questa: è opinione diffusa nella famiglia allargata che io stia tendendo all'anoressia (ma senza essere soda).
Ora... che io faccia schifo è cosa risaputa.
Che tenti di essere almeno presentabile è altrettanto cosa nota.
Ma che sia magra è già un'idiozia senza pari da dirsi, figurarsi l'essere anoressica.
Non ho parole. Sono pure "non soda". E mi viene un po' da ridere e un po' da piangere.
Mai pensato di essere una modella. So di essere un cesso a pedali ma mai mi sarei aspettata di sentirlo dire dalla famiglia. Plauso anche a quelli che vivono con me e che pur vedendo la quantità di cibo che effettivamente ingurgito senza controllo ogni giorno, non hanno detto niente.
E così anche questa sera, il premio come Miglior Componente Cattivo della Famiglia me lo sono aggiudicato io!!!
Grazie, grazie, grazie.

'Notte Bloggy,
grazie per esserti preso anche il peso di questa orrenda giornata.

giovedì 23 giugno 2022

Gianbattista Vico

La maraviglia è figliuola dell'ignoranza;
e quanto l'effetto ammirato è più grande,
tanto più a proporzione cresce la maraviglia.


Caro Amico ti scrivo, così mi distraggo un po'.
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò...

cantava così Lucio Dalla dai miei ricordi lontani, di una serata estiva di molti anni fa.
Sono qui che ti scrivo caro Bloggy, e penso a quanto mi manchi Palo.
Ho imparato a conoscerlo e mi sono resa conto che la mia ammirazione nei suoi confronti non è diminuita nemmeno un po'.
Non mi è mai successa una cosa simile. Mai.
Nemmeno un filoso moderno mi ha aiutato.
Sono passati 354 anni dalla nascita del grande filosofo italiano Gianbattista Vico.
La sua biografia ce lo consegna come un ragazzo cresciuto in un ambiente povero.
Dovette fare numerosi lavori per prendersi cura dei genitori anziani e dei sette fratelli.
Nel1699 vinse la cattedra di Retorica all'Università di Napoli e la sua vita e la storia, cambiò.
Cresciuto a pane e cultura umanista napoletana, leggendo Bacone, Hobbes, fu autore di molti saggi di filosofia e di diritto.
La sua opera più nota fu Scienza nuova, dove in aperta polemica con Cartesio, Vico rivendica il valore dello studio delle lettere e della storia, cui va attribuito un valore di verità come per le scienze e la matematica.

Se all'Inferno ci finisce chi non ha perdonato se stesso, i propri errori, le proprie mancanze... allora sono fregata!

'Notte Bloggy

mercoledì 22 giugno 2022

22 giugno 1983

 Mi sembra di sentire la sigla del vecchio telegiornale RAI; con voce impostata il giornalista annuncia: Roma, non si hanno più notizie della quindicenne Emanuela Orlandi.
La sua fotografia con la fascia tra i capelli, come usava negli anni Ottanta, è diventata il simbolo di un'ingiustizia muta e un dolore assordante che ha lacerato i cuori di molte famiglie italiane, e soprattutto della sua famiglia che ancora oggi dopo 39 anni chiede a gran voce di conoscere la fine della propria congiunta.

Dov'è Emanuela?

Non lo sapremo mai vero? Tante persone sono vittime di un destino crudele, ogni giorno. Ma penso che non ci sia nulla di più atroce del non avere nemmeno una tomba su cui piangere.
Se ti rassegni e vai avanti, ti sembra di fare un torto alla persona scomparsa.
Ti senti un traditore. Un insensibile.
Ma se non ti arrendi, non vai avanti. Vivi un presente continuo, i cui contorni si confondono con il passato. Aspetti. Speri. Aspetti. E la vita passa, senza che tu l'abbia vissuta.
Perché se non può lo scomparso, non puoi nemmeno tu.
Davvero un destino meschino.
Non lo auguro a nessuno.


martedì 21 giugno 2022

Chi sei veramente?

 Solstizio d'estate.
Le ore di luce hanno raggiunto l'apice.
Un tramonto incredibile.

Ed ecco a te, caro Bloggy, la domanda di oggi: chi siamo veramente?
Indossiamo maschere per piacere, per non ferire, per proteggerci.
E chissà per quale altro motivo.
Ma così facendo c'è la possibilità che ci scordiamo di noi stessi?

lunedì 20 giugno 2022

Sappiamo accettare il lato oscuro dell'amore?

 Caro Bloggy,

ho avuto un fine settimana turbolento. Sentimenti contrastanti. Sensazioni altalenanti.
Ma oggi non posso proprio andare a dormire senza aver condiviso con te uno dei tanti pensieri che affollano la mia mente malata.
Il motore che ha mosso le mie sensazionali (-sono ironica-) elucubrazioni è la serie TV Lucifer.
Sono alla IV stagione.
Tranquillo non ti anticipo nulla ma ho pensato una cosa: com'è possibile che un amico riesca a elaborare, accettare e superare tutto di un altro amico, compreso il suo lato oscuro, mentre per l'innamorato la cosa è così difficile?
All'inizio mi sono chiesta: può essere colpa della componente fisica?
No. La risposta non è così banale.
La risposta che mi sono data è -magari- sì banale ma meno superficiale.
Ed è la seguente:
dell'amico accettiamo tutto con facilità e senza tragedie perché, alla fine, chiudiamo la porta alle nostre spalle e la nostra vita è nelle nostre mani. Il gioco lo conduciamo noi.
Spegniamo il telefono e andiamo a dormire.
Si può rimandare a domani qualsiasi problema. Qualunque dilemma.
Ma con l'amore non funziona così.
Con l'amore noi ci abbandoniamo ad un'altra persona e ne abbiamo tra le mani la vita.
Non è un'impresa da poco.
Il gioco è di due che diventano un uno; quell'"io" che improvvisamente si trasforma in "noi" è un miracolo.
Una responsabilità senza pari.

Nel caso del "lato oscuro" significa accettare che ad un certo punto, amando, anche noi abbiamo un lato oscuro che dobbiamo imparare a conoscere e gestire. Non è una cosa esterna. Di un altro individuo. In un certo senso è un qualcosa che ci tocca, ci attraversa, diventa parte di noi.

Ecco perché l'amore è raro e difficile da capire, da vivere.
Fa paura.

Ma non è il problema della sottoscritta: no amore, no amici, no problemi.

Buonanotte

domenica 19 giugno 2022

La famiglia è una cosa bellissima che mi ricorda quanto io sia orrenda.

19 giugno 1937, Londra.
Muore il papà di Peter Pan: J. M. Barrie, autore scozzese, ultimo di dieci figli, ebbe con la famiglia un rapporto malinconico, segnato dalla morte prematura del fratello David.
Dura farsi notare quando sei il decimo, sei piccolino e gracilino.

Eppure la vita, se hai fede, ti può sorprendere in modi misteriosi.
Sforziamoci un po'... Li vedi anche tu? James e Porthos, il suo cagnone, sono seduti su una panchina nei giardini di Kensington, vicino Hide park.
Nessuno dei due, uomo e cane, può saperlo ma quello non è un giorno qualsiasi.
Eccoli che compaiono sul sentiero! Sono i coniugi Sylvia e Arthur Davies, coi loro cinque figliuoli: i giovani George, Jack, Peter, Michael e Nicholas.
E stanno per vivere l'incontro che cambierà per sempre le loro vite...


sabato 18 giugno 2022

L'Isola di Arturo - Elsa Morante

 Così,
io trascorrevo quasi tutti i miei giorni in assoluta solitudine;
e questa solitudine, cominciata per me nella prima infanzia,
mi pareva la condizione naturale.

1957: Elsa Morante conquista il premio Strega grazie al romanzo L'Isola di Arturo. 

Caro Bloggy,
ricordi? Tempo fa ti dissi che avevo iniziato un bellissimo romanzo ambientato su un'isola meravigliosamente bella, Procida.
Ebbene il romanzo l'ho finito, e posso parlartene senza misteri.
Per quasi una settimana ho ascoltato la storia di Arturo, narrata da lui stesso. Un romanzo di formazione dal profumo arabesco delle Mille e Una Notte. O se preferisci, dai toni epici come l'Orlando Furioso.
La bravura della Morante è per me un dato di fatto. Come l'ossigeno che respiro, il caffè al mattino, la vista del mare e l'amore per Persona: sono cose note e irrinunciabili, che non posso cambiare.
In quest'opera, credo si sia superata. Narrazione fluida e mai noiosa. Ti sembra quasi di camminare veramente accanto ad Arturo. Ti senti il sale sulle labbra, il vento tra i capelli. E in un certo senso provi la stessa nostalgia che provano i protagonisti del libro, quando si allontanano dalle coste della bellissima isola. Ho ancora negli occhi i colori dell'ultimo tramonto.

Come mio solito, ti risparmio commenti che potrebbero anticiparti la trama.
Il romanzo è diviso in otto capitoli. Ma devo farti una confessione: mi sono innamorata in modo particolare della prima parte. Quando Arturo ci racconta i primordi della sua famiglia, della sua vita e della sua terra.
Ma soprattutto del rapporto col padre. Una specie di Ulisse, impossibile da capire.
Il mare è un silenzioso protagonista; circonda l'Isola e culla l'esistenza stessa di Arturo.
Una sorta di Fata Madrina silenziosa. Sempre presente. Sempre pronta a consolare.
Testimone di tutta la storia. 

Allora, i miei occhi e i miei pensieri lasciavano il cielo con dispetto,
riandando a posarsi sul mare, il quale, appena io lo riguardavo,
palpitava verso di me, come un innamorato.
Là disteso, nero e pieno di lusinghe, esso mi ripeteva che anche lui, non meno dello stellato, era grande e fantastico,
e possedeva territori che non si potevano contare, diversi uno dall'altro, come centomila pianeti!
Presto, ormai, per me, incomincerebbe finalmente l'età desiderata in cui non sarei più un ragazzino, ma un uomo;
e lui, il mare, simile a un compagno che finora aveva sempre giocato assieme a me, mi porterebbe via con lui a conoscere gli oceani, e tutte le altre terre, e tutta la vita!

Caro Bloggy,
Arturo entra nel mio cuore, ma lo fa zoppicando. Non è un personaggio che posso amare ciecamente e che posso difendere a spada tratta; ma lo sento molto affine. Per la natura selvaggia, l'attaccamento alla famiglia. Quel vivere attraverso storie lette tra i libri e realizzate ad occhi aperti.
La narrazione della Morante è da brividi (-l'ho cantato!-). In alcuni momenti sembra di guardare un film! Un'opera teatrale. Se non è questo neorealismo!!!
Un'ultima considerazione: quanto doveva essere difficile la condizione femminile!
Mi sento veramente fortunata. Non so come riesca Elsa Morante a far dire certe cose e a farne subire altre. Per me i suoi personaggi femminili sono perle di rara bellezza. 

L'intenzione delle femmine è di degradare la vita.
È questo, che ha voluto dire la leggenda degli Ebrei, raccontando la cacciata dal Paradiso terrestre per volontà di una femmina.

Buffo. Tempo fa eravamo così potenti da determinare la cacciata dal Paradiso...
Oggi invece, ci prendono a schiaffi e ci insultano solo se esprimiamo un'opinione...

Buonanotte Amico mio 

venerdì 17 giugno 2022

 Niente di nuovo.
Solito schifo.
Mi sento uno schifo.

Bello il venerdì 17.

giovedì 16 giugno 2022

Avere una vita

 Stamattina ragionavo un po' sull'esistenza.
Quante vite viviamo nel tempo che ci viene concesso?
A volte tante vite. A volte nemmeno una.

Sono stata una studentessa, un arbitro, una figlia, una zia, un'amica, una fidanzata.
Sono stata un'insegnante, una g., una corettrice di articoli. Un'organizzatrice di eventi e una venditrice. Sono stata tante cose che non voglio ricordare qui. Ed è proprio vero, ad un certo punto della vita, ho pensato di essere anche una "arrivata". Pensavo realmente di aver conquistato tutto. Di essere ad un passo dal momento finale. Invece una tempesta ha rovesciato il tavolo e mandato all'aria tutte le carte già ben disposte.

Ora devo capire una cosa importante; durante tutto questo bel ballo in maschera non sono mai stata felice.
Quindi è il momento di chiedersi: io chi voglio essere ora?


Buonanotte caro Bloggy,
e...sì il nostro nuovo amico si è dileguato. E...sì, riempire le giornate può essere stancante ma almeno non ci fa pensare a Palino. E non è una cosa brutta. Anzi. Aiuta. Molto.

mercoledì 15 giugno 2022

Alberto Sordi

Che me 'mporta delle ricchezze, basta che c'è l'amore!
(Alberto Sordi)

Caro Bloggy,
ho comprato gli abiti per le cerimonie a cui parteciperò ad Agosto.
Sono emozionata.
Gli abiti sono belli ed io? Mi hanno detto che sembro una dea.
Considerazioni:
- le Erinni erano delle dee
- cosa non si fa per vendere un abito che non vuole nessuno.
Sono un po' in imbarazzo per le mie scelte. Un abito è rassicurante. Dovrò indossare i tacchi ma poi potrò scatenarmi senza remore.
L'altro invece, quella dell'Erinni, è troppo non-me. Naturalmente è un complimento per il vestito. Dovrò convincermi che è un abito per me.
Mi sembra di sentire la risata di Persona. Se sapesse mi massacrerebbe senza pietà!
Non glielo diremo.
Ma una cosa è certa: abbiamo smesso di mangiare come ci viene in mente. Da domani fino alla fine di Agosto, si farà attenzione a qualsiasi cosa. E non sto scherzando.


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Il 15 Giugno 1920 nasceva, nemmeno a dirlo, a Roma uno tra i più grandi attori italiani di tutti i tempi: Alberto Sordi.
150 film all'attivo. E se ciò non bastasse, si distinse come doppiatore, fantasista, imitatore di avanspettacolo. Era uno show-man a tutti gli effetti. Eppure oggi non si trasmettono più i suoi film. Le generazioni attuali non potrebbero capirne il valore. E il divario tra "ieri" e "oggi" si allarga sempre di più. Come se qualcuno si divertisse a creare divisioni e incomprensioni tra le generazioni.
Ha recitato con grandi registi e attori: Fellini, De Sica, Monicelli.
Presterà il suo viso ad una copiosa galleria di ritratti dei difetti dell'italico medio, a volte sottolineandoli in modo placido e ridicolo, altre volte invece attraverso una satira feroce.
Un grande attore sì, ma soprattutto un grande narratore e comunicatore.
Attraverso i suoi film possiamo risalire per tutta la storia dell'Italia del Novecento.
Ci ha lasciati all'età di 82 anni il 24 febbraio 2003 nella sua villa di Roma, dopo una grave malattia.
Non si è mai sposato. Non ha avuto figli. E lo so che non ha senso, ma questo pensiero mi rattrista. Perché, nel bene o nel male, attraverso i figli sopravvive sempre una parte dei genitori.
Una memoria, non solo DNA, che se si potesse fedelmente tramandare, renderebbe tutti immortali.
Come la poesia foscoliana.
L'immortalità è nella memoria. Polvere siamo, polvere torneremo. Ma la memoria può tramandarsi da un granello all'altro.
imparando prima, insegnando poi, anche un granello può diventare una spiaggia, un castello, un'opera d'arte. 
E sto dicendo sciocchezze...vado a dormire.
Buonanotte Dea delle dee, lettore, Bloggy e granello di sabbia.

martedì 14 giugno 2022

Giacomo Leopardi

Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze...
Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito.


Caro Bloggy,
fossi stata amica di Leopardi sarebbe scappato anche lui vero?
Oggi ho sentito il mio nuovo amico un po' turbato. E credo sia colpa mia.
La verità è che non voglio affezionarmi a lui. Altrimenti rivivrò lo stesso abbandono subito con altri.
Quello che provo per Palo è diverso.
Stavo leggendo quietamente oggi pomeriggio. All'improvviso piangevo.
E non era colpa del libro. Ero arrivata ad una parte bellissima. In cui il protagonista si rende conto di quanto sia diventata reale l'essenza della sua isola, da quando è presente un altro personaggio.
Ogni ciottolo, ogni strada, ogni ansa del mare ha un valore nuovo perché vi è passato il suo passato, o lui ha percepito il suo canto.
Un bel momento.
E lì ho capito: che mi importa di messaggi quotidiani, svogliati, sempre sarcastici, a volte scocciati?
Lui esiste. Già questo basta per farmi stare bene.
Gli parlo nel mio mondo. E non può aiutarmi a prendere decisioni sbagliate, ok. Non gliene frega niente di ascoltare le mie opinioni, ma va bene.

I migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia,
dove tu piangi e non sai di che,
e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale.

Vivo nel suo ricordo. Tutto qui. Non voglio altro. Non mi vedrà mai con lo stupido vestito che mi sono comprata. E anche se la signora che me lo ha venduto mi ha fatto molti complimenti (a cui difficilmente credo), non gli racconterò la mia ridicola vita.
Spero tu stia bene Pa.
Ti penso. E ti amo. Non è cambiato nulla.

Come direbbe il mio amico Giacomo:

Io non ho bisogno di stima,
né di gloria, né di altre cose simili;
ma ho bisogno d'amore.

Sono passati 185 anni dalla morte di Leopardi. Spero che lassù, nel paradiso dove sicuramente si trova, sappia quanto sia stata importante la sua vita.

lunedì 13 giugno 2022

"Sant'Antonio ha fatto la grazia!!!"*

 *Citazione tratta da uno dei film più belli della storia del cinema italiano.
Uno di quei film in bianco e nero che venivano trasmessi nelle notti estive di ormai, tanti anni fa.
È così che ho iniziato a trovare interessante il mio Ex. 
All'inizio non ne volevo sapere di lui. Mi sembrava un ragazzo spocchioso e arrogante.
All'epoca esisteva la Summer Card per i clienti Omnitel. In altre parole SMS gratis in numero che all'epoca ci sembrava infinito.
E così iniziavi a parlare un po' di più con le persone.
E nel mio caso "a fare danni".
Il mio Ex era effettivamente, oddio spero sia vivo e stia bene quindi mi correggo, è effettivamente interessante. Simpatico e dolcissimo. Un ragazzo d'oro. Mi ha conquistato parlandomi delle leggi della termodinamica e giocando a calcetto. (Andiamo, sii clemente! Avevo vent'anni!!!) E quella lontana sera di luglio la trascorremmo a commentare a distanza il film trasmesso su rai 3.
Inoltre aveva (qui l'imperfetto ci sta, perché non so se siano cambiati) degli occhi scuri profondissimi e intelligenti. Mi piaceva tantissimo quando rideva.
Chiaramente non poteva essere ancora innamorato di me, dopo tanti anni. Ci siamo lasciati malissimo. Sono stata malissimo.
Credevo che non avrei mai provato più niente.

Invece mi sbagliavo.
Non sono molto brava con le parole. Spiegare quale sia la differenza tra l'amare e l'essere innamorati è roba per "quelli bravi bravi".
Quindi risparmio tempo e ti dico semplicemente cosa provo oggi.

Oggi provo amore.
Amore senza ragione.
Ragione intesa sia come motivazione, sia come facoltà intellettive.
Amo senza che vi sia una spiegazione e senza che il mio cervello ostacoli il sentimento.
Amo come non mai in vita mia. Amo a distanza, in silenzio. Amo pregando che stia bene. Amo senza fare domande. Amo senza speranza. Amo senza se e senza ma. Non chiedermi il "perché". Non c'è. Amo una persona che chiaramente non solo non mi ama, ma vive tranquillamente la sua vita senza di me.
Ed io amo, ma ammetto di volere qualcosa in cambio: un saluto ogni due giorni.
Eh, lo so! Pretendo troppo. Sono egoista. Non so amare.

Il giorno di Sant'Antonio mi regala una grazia: Persona dopo un silenzio durato una settimana, si è rifatto vivo. Ovviamente mi ha fatto piacere. E ovviamente, contemporaneamente, mi ha fatto sentire un'idiota. Ci riesce facilmente e senza minimo sforzo. Mi sa che sono veramente senza cervello. (E sì, l'ho detto! Senza ragione!!!)

Ma cosa significa questo modo di fare?
Per lui?
Per lui che, cito, ha una vita da vivere suppongo non ci sia significato. Perché niente sono ciò che rappresento. In alcuni momenti credo sia realmente il re del Caos. E quindi inutile, financo impossibile capirlo.
Per me?
Per me significa risvegliare un dolore che è diventato cronico, acutizzandolo.
Inoltre ogni volta torno al punto di partenza. Come nel gioco dell'oca, che sono diventata! Perché solo un'oca giuliva, con tutto il rispetto per il povero animale, può farsi trattare così da qualcuno che chiaramente, non ci vuole tra i piedi.

Non sono arrabbiata, nemmeno delusa.
Sono stanca.
Non mi sono mai interrogata sulle persone. Eppure ammetto di aver provato a capire questa particolare persona.
Che non mi vergogno, amo e amerò per sempre.
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Caro Bloggy,
il libro che ho scelto si fa sempre più bello. Mi è entrato nel cuore. Spero solo non abbia un finale tragico. Siamo su un'isola, Procida. Hai capito di che romanzo si tratta?
Non è lungo. E quindi il mio proposito dell'anno ne risentirà un po', ma non nello spirito. Perché ho intenzione di andare molto lentamente. Di godere di ogni descrizione e di ogni parola scritta.

Dalla finestra entra una piacevolissima brezza, che mi sta facendo il solletico ai piedi.
Ah, non te l'ho detto? Ho deciso di non pesarmi più. Mi sono comprata un costume da bagno nuovo, semplice, senza pretese. Tutto sommato mi sta bene.
Non sono una modella, ma devo smetterla di farmi sempre così schifo! (Non so quanto dureranno queste buone intenzioni.)

Grazie per aver accolto il mio sfogo. Non so mai cosa fare. 
Ma qui mi sento al sicuro. È la mia isola.

Buonanotte

p.s. Ah! Il film era: Pane Amore e Fantasia, film del 1953 diretto dal maestro Luigi Comencini. Ti dico solo tre nomi: Tina Pica, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida.

domenica 12 giugno 2022

Margherita Hack

Il 12 giugno del 1922 nasceva Margherita Hack.
Astrofisica di fama mondiale. Attira la mia mente per il suo ateismo e la sua fervente fede nella scienza. Parlando di etica, di morale riteneva fossero principi insiti nella coscienza umana, che non hanno bisogno di una religione per esistere; il rispetto del prossimo, della sua individualità e della sua libertà sono fatti noti e accettati dall'uomo in quanto essere umano e non appartenente a qualche culto.
Una donna interessante sotto ogni punto di vista. Avrebbe compiuto cento anni. E mi piace tanto guardare il suo sorriso di bambina per ricordarla.

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ore 00.44

Caro Bloggy,
ho iniziato una nuova lettura, che mi ha già coinvolto. Un romanzo. Bellissimo.
All'inizio ero un po' scoraggiata.
La mia copia l'ho presa durante gli sconti. E non mi sono accorta che le prime settanta pagine sono stampate male.
Confesso di aver saltato l'Introduzione. Ma mi sono impegnata per leggere la prima parte; non me ne sono pentita nemmeno un po'.
Resisti.
Presto saprai quale capolavoro ho tra le mani.

Sogni d'oro

sabato 11 giugno 2022

 Caro Bloggy,

oggi sono rimasta chiusa in casa. E dopo una full immersion di serie TV mi guardo intorno e avverto un vuoto che non so definire.
Tutta colpa della fiction vero?
Ad un certo punto si ritrovano in un bar quattro donne, l'una completamente diversa dall'altra.
Una delle cose più belle del mondo. E mi sono sentita molto affine a questo tipo di vita, perché al momento le presenza della mia vita sono tutte al femminile.
Nell'ultimo episodio che ho visto invece, il protagonista si isola.
Si rende conto che ha paura di mostrare il suo vero sé, perché teme che le persone che ama possano lasciarlo.
E anche in questo mi sono rivista.
Indossiamo tutti delle maschere perché nessuno è capace di accettare l'altro per quello che è, con pregi e difetti.

Dovrei essermi abituata a questo. Tutti quelli che amo se ne vanno via.
Resto sempre sola.

Tomàs mi ha spiegato che è la vita. Bisogna accettarlo.

Sono una pessima paziente.


ore 01.20
Direi che per oggi basta così.
Meglio cercare di dormire. Il telefono non ha suonato e non lo farà.
Solo nei film le cose peggiorano per poi risolversi.
Nella mia vita le cose peggiorano e possono solo continuare a peggiorare.

'Notte

venerdì 10 giugno 2022

 Caro Bloggy,
ho un nuovo amico. Con lui parlo come una scema, senza pensare a ciò che è "sconveniente" dire o meno.
Ho scoperto che si può ridere insieme con le persone. Ed è bello.
Inoltre sono uscita con S. Non trascorrevo una serata davanti ad un bicchiere di birra, da secoli.
Parlando con lei mi è sorta una domanda: ma io chi sono veramente?
Sono stata una ragazza introversa per tanti anni, con la passione per lo sport, il calcio in particolar modo.
Poi ho scoperto il gdr. E lì ho sviluppato un lato oscuro, cupo e un po' arrabbiato che però piaceva agli altri. E allora ho cercato di mascherare la luce che avevo nel cuore.
Oggi invece, mi riscopro introversa, con una luce che non vuole più essere soffocata. Sono però stanca di stare con le persone, alcune persone.
Preferisco i libri e la scrittura.
Le poche persone che attirano la mia attenzione, non sono attratte da me. Mi evitano. Mi schifano.
Mi sento sempre più introversa e sola.

Buonanotte Bloggy

giovedì 9 giugno 2022

Wabi Sabi - Tomas Navarro

 A volte i nonni sono angeli, sanno insegnare,
aprire la mente e farci vedere prospettive nuove, un mondo pieno di possibilità,
che mai avremmo immaginato.
Ci aiutano a espandere i nostri orizzonti
e ci tengono abbracciata l'anima per tutta la vita, per sempre.


Caro Bloggy,
come promesso oggi cerco di prendermi un po' più di tempo per scriverti. Ho letto il secondo libro di Navarro Tomás, che avevamo incontrato qualche tempo fa con Kintsukuroi.
Esattamente come nel primo incontro, i miei sentimenti sono mutati pagina dopo pagina. Ma l'ho trovato meno toccante della prima volta. Magari dipende dal fatto che sono arrivata alla rassegnazione e non mi importa più di niente e nessuno. Non ti nascondo però che vorrei continuare a parlare con il dottor Navarro che, è vero, ama le persone, ciò che pensano, ciò che fanno, ciò che sentono. Sono perfino tentata di scrivergli una email: tomas@tomasnavarro.es. In più di un'occasione è proprio lui ad invitare i suoi lettori a farlo. Immagina la sua faccia mentre legge la mia email, scritta con un inglese degno dei Teletubbies, di cose che non so spiegare nemmeno nella mia lingua madre.

Ma torniamo al nostro amico.
Come sempre la lettura è piacevole. Attraverso tre parti, il nostro amico cerca di farci comprendere che siamo noi e solo noi, le persone che dobbiamo tenere in considerazione per vivere. Non in modo egoistico. Non ci dice certo di calpestare gli altri, anzi! Ci invita a trattarci con più clemenza, con maggiore amore. E lo fa indicandoci la via del wabi sabi. La vita è meravigliosamente imperfetta. Dobbiamo imparare a capire e accettare, la sua essenza transitoria, passeggera-impermanente, incompleta.
Inutile dirti che ha ragione.
Perché mi sono adirata allora, mentre leggevo? Perché non sto bene.
Siccome ho scritto ovunque (infatti anche questo libro non potremo mai prestarlo!), posso procedere lentamente con te, e analizzare il mio caso.

Non sono mai stata una persona ambiziosa. Anche negli affetti, non ho mai "sgomitato" per raggiungere una meta. Ho sempre fatto il mio dovere, sono sempre stata al mio posto. Ho amato anche quando non sono stata ricambiata. Ho imparato a fare un passo indietro, quando ho capito che non ero la "best friend" di nessuno.
Però, così facendo, un passo indietro alla volta, mi sono ritrovata sola, senza motivazioni e frustrata.
Forse il dottor Navarro mi ha fatto capire il perché.
L'aver sempre voluto, a testa bassa, portare a termine un obiettivo, non mi ha migliorata o reso più forte. Anzi. Mi ha fatto perdere tempo, risorse ed entusiasmo. È successo con l'Università, con i lavori da poco (senza offesa per il lavoro in sé, ma farsi sfruttare senza retribuzione non è un lavoro), con la storia d'amore definita "della vita", con i libri.
Capire quando è il momento di fermarsi, cambiare idea, abbandonare un progetto, un libro, interrompere gli studi, chiudere una relazione, non è mai un errore.
Naturalmente a patto che non si pensi di trovare la perfezione in altre storie, in altre letture, in un'altra vita.
La vita è piena di inciampi e di rotture, di cadute, di lutti, di dolori.
Non è detto che ci sia una compensazione per il bene fatto.
E non è detto che ci sia una spiegazione per come vanno certe cose.
Semplicemente è così e basta.

Il wabi sabi ci insegna a contestualizzare, a capire che ogni cosa ha il suo tempo, e soprattutto che se le cose non vanno come avevamo progettato è la vita!
La vita è bella nonostante gli errori. Shōganai! Niente da fare, non c'è stato verso, perché non tutto si può evitare.
Dobbiamo imparare a distinguere le cause imputabili a noi stessi, da quelle che prescindono dalla nostra volontà e dal nostro agire.
Per imparare. Perché perseverare in atteggiamenti e comportamenti, non aiuta.
Imparare anche che cambiamo. Il cambiamento non è solo fisico, è mentale ed emozionale.
Dobbiamo prenderci cura di noi stessi.

Mi sto dilungando un po' troppo. Ma come vedi, la lettura è stata interessante.
E se avessi capito prima alcune cose, forse... NO! Wabi Sabi! Il passato è andato.
Pensiamo all'oggi.
Oggi (nel senso di "questo periodo") sono frustrata, e la mia frustrazione si trasforma in ira e poi, aggressività verso gli altri. Ho perso l'energie e non ho più motivazioni.
Però c'è una bella notizia: sto imparando a volermi bene.
Alimento la mia mente e il mio spirito. Che non è una cosa da poco.
E mi ritaglio del tempo per prendermi cura di me stessa, camminando nella natura.
Vivo per le piccole cose, apprezzo il mondo che mi circonda.

Forse è con me stessa che non ho un grande rapporto.
Questa attesa continua della morte non mi fa un granché bene, vero?
E la paura di incontrare persone e fare nuove esperienze non mi deve paralizzare.

Quando si è in ombra tutto sembra buio e freddo, si ha l'impressione che il futuro sarà sempre uguale al presente, se non peggiore, e che niente cambierà, qualunque cosa facciamo.

Wabi Sabi: la vita è bella e anche imperfetta. Ma va bene così. Noi dobbiamo vivere e non aspettare l'ultimo momento per vivere.
Per me non è facile. Ma ci voglio provare. 
Ho bisogno di amore. Ho tutto questo amore da dare e non posso condividerlo con nessuno.
Devo imparare ad accettarlo.
Wabi sabi.

Ora ti lascio caro Bloggy, 
sono le ore 12.58 e ho fame!!!

ore 23.33
Caro Bloggy,
finisco la prima stagione di Lucifer a vado a nanna.
Giornata vissuta fino all'ultimo minuto.
Grazie per la tua presenza.
Ho capito che abbassare le difese, sentirsi vulnerabili con qualcuno è stupendo, se quel qualcuno fa lo stesso con te.

mercoledì 8 giugno 2022

1984

Era una luminosa e fredda giornata d'aprile, e gli orologi battevano tredici colpi. Winston Smith, tentando di evitare le terribili raffiche di vento col mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non così in fretta tuttavia, da impedire che una folata di polvere sabbiosa entrasse con lui.

L'ingresso emanava un lezzo di cavolo bollito e di vecchi e logori stoini. A una delle estremità era attaccato un manifesto a colori, troppo grande per poter essere messo all'interno. Vi era raffigurato solo un volto enorme, grande più di un metro, il volto di un uomo di circa quarantacinque anni, con folti baffi neri e lineamenti severi ma belli.

Winston si diresse verso le scale. Tentare con l'ascensore, infatti, era inutile. Perfino nei giorni migliori funzionava raramente e al momento, in ossequio alla campagna economica in preparazione della Settimana dell'Odio, durante le ore diurne l'erogazione della corrente elettrica veniva interrotta.


Scritto nel 1948, uno degli incipit più famosi della letteratura mondiale: 1984 è il libro che mi ha introdotto nello straordinario mondo dei romanzi distopici e mi ha fatto letteralmente innamorare di George Orwell.

Winston Smith compie un atto rivoluzionario: inizia a scrivere un diario.
Malgrado tutto la vita vuole prendere il sopravvento, vuole tornare a fiorire.
L'Amore cerca di compiere ancora il suo miracolo, malgrado tutto.
Ma il finale ci mette di fronte ad una realtà ostile e meno romantica.
Per me un inferno!
Ma ho iniziato a capire che devo vivere in un mondo reale e non più di sogni ad occhi aperti.
Quindi forse 1984 è il tema giusto da cui partire.
Naturalmente col pensiero, torno anche a 1Q84 di Murakami, che col titolo volle proprio omaggiare lo scrittore britannico.
Io avevo pochi anni di vita. Ricordo solo i Puffi e i Barbapapà. 
Sono gli anni del Mostro di Firenze, degli attentati, della Juventus di Trapattoni.
E visto che mi sto convertendo alle serie TV...la seconda stagione di Stranger Things è ambientata proprio nel 1984.
Che colonna sonora fantastica!!!

Buonanotte Bloggy.
Domani cercherò di dedicarti più tempo.

martedì 7 giugno 2022

Alan Turing

Qual è il punto di avere gusti diversi,
se non mostrare che i cervelli lavorano diversamente,
che pensiamo diversamente?

Mentre scrivo, fuori imperversa il diluvio.
Sto leggendo, seguo serie TV, cerco di tenere la mente in movimento.
Lo scopo è non pensare, non analizzare, non comprendere quanto sia stupido ciò che faccio.
Ho rifatto il conto: Alan Turing è morto che aveva solo 42 anni.
Una mente simile si è spenta prima della mia.
E non capisco perché? Qual è il senso della vita? Qual è il piano del Destino?
Ma poi, siamo sicuri che il Destino ne abbia uno?
Alan Turing è il padre dell'intelligenza artificiale. Un genio.
Ma per capirlo abbiamo dovuto aspettare che morisse.
La sua biografia non mi fa pensare ad una giornata di sole.
E suppongo che sia una caratteristica delle mente brillanti.
Studiava solo ciò che rapiva la sua attenzione e interesse.
Aveva una mente brillante e agli altri risultava bizzarro.
Si è suicidiato.
42 deve essere un anno particolare nella vita delle persone.
Personalmente non pensavo che avrei spento le mie 43 candeline.
L'ho fatto ma in realtà sono già morta mesi fa.
Nessuno può capire il buio che sento.

Buonanotte Bloggy,
spero di essere una capace di comprendere gli altri.
Ci sto lavorando.

lunedì 6 giugno 2022

 Serendipità: quando trovi qualcosa (o qualcuno) ma cercavi altro.

Ciao Bloggy,
sto guardando City of Angels.
Che per me significa: 1998, Iris, zaino Invicta, e tanti sogni nel cassetto.

SONO STANCA DI SENTIRMI SEMPRE MALE!
BASTA!
BASTA!
BASTA!
Persona mi distrugge tutte le volte. Mi annienta. Mi fa stare male.
BASTA!
BASTA!
BASTA!
Devo rendermi conto che anche se non dipende da lui, che anche se sono io a reagire male, a sbagliare, a non capire, non posso continuare così.
SVEGLIATI LU!

Scriveva Jung: L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.

L'incontro con Persona mi ha cambiata. Sicuramente. Ma non posso continuare ad essere la sola, in una formula che non esiste, esiste solo nella mia testa.
Devo andare avanti...da sola.

domenica 5 giugno 2022

Arrivederci tra le stelle - Jack Cheng

parole come amore e coraggio e verità,
non riescono a descriverlo appieno,
e nemmeno i suoni o la musica o le fotografie riescono a descriverlo,
perché anche LORO solo ombre!
ANCHE LE PAROLE SONO OMBRE! 


Caro Bloggy,
mentre ti scrivo guardo in TV l'ultimo capitolo della trilogia di Christopher Nolan: Il Cavaliere Oscuro -  il Ritorno.
Non so più quante volte l'ho visto. E ogni volta mi piace come fosse la prima visione al cinema. Ricordo perfino il fremito dell'attesa e il profumo di pop corn. 

Mentre in TV si sta compiendo una vera e propria tragedia, ti parlo di questo bel libro acquistato in una delle tante grandiose occasioni che si possono trovare in libreria. Bompiani non delude mai. Le sue edizioni sono maneggevoli e il carattere scelto è fitto ma facile da leggere. Anche con luce non troppo forte.
Lo comprai attratta dal titolo. Perché non conosco il suo autore. Sono tanti quelli che non conosco. Anzi diciamoci la verità: non conosco nessuno. Né fuori né dentro la libreria. Divago, come sempre... Scusa. Dicevo...
Mi ha ricordato immediatamente l'atmosfera de Lo strano caso ucciso a mezzanotte (Ti prego: leggilo!).

Nella quarta di copertina si legge: Le volte che ci innamoriamo e facciamo le cose con coraggio e diciamo la verità sono le volte che siamo grandi e siamo ovunque, come l'universo. Bang! Fulminata! L'ho comprato e portato a casa. Oggi che è entrato nella mia vita, non mi ha deluso nemmeno un po'.

Alex Petroski è un ragazzino del Colorado. Ha undici anni, ama lo spazio, le stelle e i razzi, sua madre, suo fratello Ronnie e il suo cane Carl Sagan, già proprio come il grande astronomo, che per inciso è il suo eroe. Ama la conoscenza e la verità. Ama gli hamburger del Johnny Rockets e la sua Terra (una ragazza, non il pianeta; anche il pianeta naturalmente).

Un libro semplice e bellissimo allo stesso tempo.
La saggezza di un ragazzino di undici anni mi ha fatto compagnia per tutta la domenica e mi ha dimostrato in poche parole, perché studiare e perché guardare le stelle.
Si aspira ad una istruzione superiore, non per trovare un lavoro, ma per la conoscenza.
La conoscenza porta alla verità, e la verità alla libertà. Anche se è dolorosa, bisogna sempre scegliere la strada della verità.
Inoltre, se riuscissimo a conquistare un altro pianeta, allora tutti i problemi sulla Terra diverrebbero risolvibili:

Le invitava a riflettere sul significato di uno sbarco su Marte.
Se fossimo capaci di una cosa così grande, qualcosa che nessuno ha mai fatto prima nella storia dell'umanità, allora sì che potremmo risolvere tutti i problemi di casa nostra, cavoli!

Un libro che non lasci. E che hai bisogno di finire. Perché hai bisogno di sapere che qualcosa può finire bene.
Cercavo qualche informazione in più sul suo autore. Ho scoperto che deve essere stupendamente fuori dall'atmosfera terrestre.
Se anche tu sei interessato come me, allora ti consiglio di iscriverti alla sua newsletter - (bollettino in italiano). Guarda qui che articoli bellissimi!!!

Cosa perdi tempo ancora con me, caro Bloggy?
Scrivere è un'arte. Io mi interrogo ancora sul "sé". Si scrive "se stesso" o "sé stesso"?
Decisamente non diventerò mai una scrittrice. Non diventerò mai niente di niente.
Posso però dirti che ho scoperto una nuova piattaforma social: mastodon.uno
Sembra diverso dagli altri social. Forse perché nessuno di preoccupa di stelline e cuoricini.
La mia malinconia è sempre la stessa. Ma almeno mi sembra di potermi sfogare senza infastidire nessuno.

Da qualche parte ho letto: non importa quanti libri tu abbia già acquistato, magari li leggerai tra un anno, venti, o quarant'anni. L'importante è che tu abbia i libri che ti chiamano. Un giorno scoprirai anche cosa avevano da dirti.

Buonanotte Amico mio,
Bruce si sta liberando!!!

sabato 4 giugno 2022

- Mario: Don Pablo, vi devo parlare, è importante... mi sono innamorato!
- Pablo Neruda: Ah meno male, non è grave c'è rimedio.
- Mario: No no! Che rimedio, io voglio stare malato...


Caro Bloggy,
lo hai mai visto il film "Il Postino"?
Non che sia una intenditrice, ma penso si possa dire che è un film meraviglioso. Come "Nuovo Cinema Paradiso": non puoi non vederlo.
A volte mi chiedo: ma quali sono i capolavori odierni? Perché diciamoci la verità, un capolavoro lo capisci subito, non hai bisogno di scoprirlo col tempo.
Lo vedi e bam! "Ecco un capolavoro", ti dici.
Mi sento strana Amicomio.
Il sacco vuoto che sono diventata, non sta più in piedi da solo. Credo sia questo il problema.

Ho iniziato la visone dell'ultima serie di Stranger Things. Tranquillo, non ti anticiperò nulla.
Ma come sai, i protagonisti giocano di ruolo.
Sono stata travolta da un'onda terribile di malinconia e nostalgia.
Ho gridato dal divano un "siiiiii" che mi ha riportato a quel lontano 1998. A quei lontani lunedì sera in cui la vita e la morte si decideva con il lancio di un d20 (per la cronaca: dicesi "d20" dado di 20 facce il cui valore è inestimabile per ogni giocatore di ruolo. I più nerd hanno il proprio dado magico, quello per i tiri difficili, che non deve prestare a nessuno e che se qualcuno osa anche solo sfiorare, be' può dire addio ad amicizie ventennali!).

E le interrogazioni sul senso della vita piovono copiose.
Come è possibile diventare nessuno per quelle persone che hanno costruito mattoni della tua vita?

Buonanotte Amicomio

p.s. Cosa devo leggere a Giugno? Ho esaurito i libri lunghi che avevo a disposizione.
Vuota. Sono vuota anche di idee e di ispirazione. Vuota.

venerdì 3 giugno 2022

 Caro Bloggy,
immaginami mentre cammino per le strade in cuor mio felice perché ho deciso di usare tutte le cose comprate negli anni scorsi: collane, abiti, anelli.
Che sciocchezza vero?
Eppure in questi momenti penso che se incontrassi Persona, allora anche lui ricambierebbe il mio amore.

Nel frattempo, in questo mondo dove vanno avanti prepotenti e arroganti,
continuo a combattere la mia guerra silenziosa tra le file del bene, a suon di "grazie, prego, ti voglio bene".

Buonanotte

La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio.

Mio caro Franz (Kafka),
aspiro all'immortalità.
Oggi ti penso, oggi che sono passati 98 anni dalla tua scomparsa. 
Sei tra i miei migliori amici. 

giovedì 2 giugno 2022

Festa della Repubblica

Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.

Messaggio di fine anno agli Italiani, 1979
(Sandro Pertini)

Che bella la nostra bandiera!
Auguri mia cara Repubblica!
Come ogni anno mi sono guardata i festeggiamenti su Rai Uno.
La sfilata, le marce, le divise, la Bandiera: il Tricolore.
Mi hai anche portato un messaggio di Persona. Che allora non si è scordato di me...
Ma ormai non ho più il coraggio di avvicinarmi. Certe frasi, certi silenzi scavano.
Scavano distanze sempre più profonde. Non sono capace di risalire. Mi seppellisco sotto la coltre di dolore che mi ha causato il non aver avuto la forza di reagire e dirgli ancora una volta col cuore in mano, quello che provavo.
A che serve tanto amore se poi le braccia sono sempre vuote?
A che serve parlare con qualcuno che è sordo?
A che serve provare a spiegare come sono a qualcuno che si è fissato un'immagine e non la cambia? Ci rinuncio cara mia Repubblica.
Sventola fiero il Tricolore.
Tanti cercano di infangarti, umiliarti. Ma sai di non essere sola. Sai che c'è sempre chi combatte per te, ti ama incondizionatamente. Questo il segreto della tua bellezza: ami e sei amata. Non si può descrivere un'emozione simile.


mercoledì 1 giugno 2022

Una donna - parte II

 Ed ero più che mai persuasa che spetta alla donna di rivendicare sé stessa,
ch'ella sola può rivelar l'essenza vera della propria psiche,
composta, sì, d'amore e di maternità e di pietà,
ma anche, anche di dignità umana!


Caro Bloggy,
che bello questo libro!
Ho avuto già modo di dirti che a scuola non viene, a mio avviso, dato molto spazio alle figure femminili. E se penso a cosa si studia del secolo Novecento, mi sembra un delitto che non venga nemmeno nominata Sibilla Aleramo.
Naturalmente non posso conservare ricordo vivo di tutti gli autori nominati o studiati.
Ma questo romanzo in modo particolare, il suo primo, è così pregno di sentimento, così vivo e inserito nel contesto del suo tempo, che mi sembra impossibile da dimenticare.
Come ti ho accennato qualche giorno fa, è un romanzo molto autobiografico. Mi sono documentata. Se si eccettuano alcuni dettagli, alcuni luoghi, Sibilla Aleramo racconta la sua storia.
Una vita tormentata, ma piena di incontri. Una vita piena.
L'ho scoperto leggendo qualcosa della sua autrice.
Delle pagine del libro mi rimarranno sicuramente lo stile elegante e forbito della scrittura, e la drammaticità in cui versava la donna del passato.
L'introduzione del divorzio, il voto alle donne: queste sono state vere rivoluzioni sociali.

Sibilla subisce uno stupro da ragazza ed è costretta a sposare il suo stupratore.
Non ho mai capito fino in fondo cosa significasse questa ferita nell'anima di una donna.
L'ho solo immaginata. Fino ad oggi.
Le donne erano solo proprietà per gli uomini, per tanti uomini.
Le cose sono decisamente cambiate. Fortunatamente. Ma c'è tanta strada ancora da fare.

Poi ci sono i sentimenti espressi e soffocati. Una donna vuole essere amata, vuole sentirsi amata. Ma se ci sono i figli, deve rinunciare a se stessa? Alla sua affermazione anche emotiva? Questo è giusto? Vivere annullandosi? 
Sono scelte difficili che non dovrò mai affrontare. E a questo punto della vita, non mi chiedo nemmeno se per fortuna o meno.

Caro Bloggy,
questo libro e la sua autrice, si portano dietro una forte eco di polemiche.
Eppure mi è sembrato, che abbia dato voce al mondo femminile in modo bello e tenace.
Chiaro. Senza fronzoli.
Mi ha reso molto triste. Ma è stato quasi un rito iniziatore che dovevo alla mia anima.


Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s'accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.


Anch'io sono sempre alle prese con le solite domande: che ne sarà di me, avrò fatto la scelta giusta, perché lui non m'ama, nessuno mi amerà mai? 
Ma oggi vado a letto rassegnata: farò la fine che tutti fanno, non esistono scelte giuste o sbagliate ma solo scelte, non sarò mai abbastanza per lui, nessuno mi amerà mai.
E sinceramente, alla rassegnazione si somma il menefreghismo: nessuno mi ama, amen.

Buonanotte

p.s. Spero che Sibilla abbia trovato la pace.

Se l'amore è tutto nella vita, io non conoscevo ancora la vita...