martedì 28 giugno 2022

Luigi Pirandello

Lessi così, di tutto un po’, disordinatamente; ma libri, in ispecie, di filosofia.
Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.

Caro Bloggy,
oggi sono su una nuvola. Dopo tanto tempo ho sentito Palino. E non ti so descrivere la mia felicità. La mia stupida insensata gioia. Non mi sentivo così da secoli.
Grazie Dio.
Perché quando mi succede qualcosa di bello penso sempre che ci sia il Tuo intervento.

Oggi ricorre la nascita di Luigi Pirandello.
Uno scrittore che ho sempre amato. L'ho amato quando l'ho incontrato a scuola. E ancora di più quando sono tornata a leggere per amore, per il semplice gusto di farlo.
Viene definito il padre del relativismo psicologico.
L'uomo vive indossando delle maschere: C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
Che ne sia cosciente o meno, l'uomo non può conoscere il prossimo, poiché non è capace di conoscere se stesso.

Se cerchiamo il valore e l'originalità di Pirandello è indispensabile riflettersi nel Teatro dello specchio.
Ed eccola la vita per quella che è: nuda e cruda, senza maschere.

Il fu Mattia Pascal è stato il suo primo grande successo.
Ho divorato questo libro. L'ho perfino letto più di una volta!
Uno, nessuno e centomila e la commedia Sei personaggi in cerca di autore sono ancora oggi ricordate tra i massimi capolavori della letteratura italiana.

Ogni volta che penso a Pirandello penso alla filosofia dei lanternini e dei lanternoni.
L'ultima volta che parlai di loro, vedevo tutto spento, tutto buio.
Oggi mi sento diversa...

A noi uomini […], nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita […] era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt’intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce.

Un amico da rileggere.


p.s. Un anno fa il 28 giugno 2021 ero io che gli scrivevo. Allora come oggi, un'ondata di gioia mi invadeva il cuore. Dimmi tu se non sono innamorata. 

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