mercoledì 15 giugno 2022

Alberto Sordi

Che me 'mporta delle ricchezze, basta che c'è l'amore!
(Alberto Sordi)

Caro Bloggy,
ho comprato gli abiti per le cerimonie a cui parteciperò ad Agosto.
Sono emozionata.
Gli abiti sono belli ed io? Mi hanno detto che sembro una dea.
Considerazioni:
- le Erinni erano delle dee
- cosa non si fa per vendere un abito che non vuole nessuno.
Sono un po' in imbarazzo per le mie scelte. Un abito è rassicurante. Dovrò indossare i tacchi ma poi potrò scatenarmi senza remore.
L'altro invece, quella dell'Erinni, è troppo non-me. Naturalmente è un complimento per il vestito. Dovrò convincermi che è un abito per me.
Mi sembra di sentire la risata di Persona. Se sapesse mi massacrerebbe senza pietà!
Non glielo diremo.
Ma una cosa è certa: abbiamo smesso di mangiare come ci viene in mente. Da domani fino alla fine di Agosto, si farà attenzione a qualsiasi cosa. E non sto scherzando.


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Il 15 Giugno 1920 nasceva, nemmeno a dirlo, a Roma uno tra i più grandi attori italiani di tutti i tempi: Alberto Sordi.
150 film all'attivo. E se ciò non bastasse, si distinse come doppiatore, fantasista, imitatore di avanspettacolo. Era uno show-man a tutti gli effetti. Eppure oggi non si trasmettono più i suoi film. Le generazioni attuali non potrebbero capirne il valore. E il divario tra "ieri" e "oggi" si allarga sempre di più. Come se qualcuno si divertisse a creare divisioni e incomprensioni tra le generazioni.
Ha recitato con grandi registi e attori: Fellini, De Sica, Monicelli.
Presterà il suo viso ad una copiosa galleria di ritratti dei difetti dell'italico medio, a volte sottolineandoli in modo placido e ridicolo, altre volte invece attraverso una satira feroce.
Un grande attore sì, ma soprattutto un grande narratore e comunicatore.
Attraverso i suoi film possiamo risalire per tutta la storia dell'Italia del Novecento.
Ci ha lasciati all'età di 82 anni il 24 febbraio 2003 nella sua villa di Roma, dopo una grave malattia.
Non si è mai sposato. Non ha avuto figli. E lo so che non ha senso, ma questo pensiero mi rattrista. Perché, nel bene o nel male, attraverso i figli sopravvive sempre una parte dei genitori.
Una memoria, non solo DNA, che se si potesse fedelmente tramandare, renderebbe tutti immortali.
Come la poesia foscoliana.
L'immortalità è nella memoria. Polvere siamo, polvere torneremo. Ma la memoria può tramandarsi da un granello all'altro.
imparando prima, insegnando poi, anche un granello può diventare una spiaggia, un castello, un'opera d'arte. 
E sto dicendo sciocchezze...vado a dormire.
Buonanotte Dea delle dee, lettore, Bloggy e granello di sabbia.

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