domenica 26 giugno 2022

Ultima domenica di Giugno

 Caro Bloggy,
finalmente posso andare a letto.
Probabilmente non mi addormenterò istantaneamente.
Proseguirò la lettura che ho scelto per la spiaggia.
Visto che in spiaggia non vado e non posso leggere "a lettino", leggerò "a letto". (Questo gioco di parole, molto probabilmente, lo troverò divertente solo io! Chiedo venia.)

Nella mia infinita solitudine ho passato in rassegna alcune delle cose che ho scritto e mi sono state scritte.
Sono giunta a questa illuminante conclusione: sono una creatura sbagliata, che si trova nell'universo sbagliato.
Probabilmente ero un abbozzo di qualche personaggio secondario, che è stato poi scartato dallo scrittore perché troppo debole.
Dimenticato sul fondo di un abbandonato cassetto, sarò stata poi gettata via dalla distratta signora delle pulizie, che mi avrà sicuramente scambiata per carta straccia.
Un gatto malandrino, rovistando nella spazzatura, ha fatto rotolare il mio foglio appallottolato in un canale di scolo.
Proprio come il Soldatino di Stagno, il mio pezzo di carta ha attraversato il Mondo Magico dei Topi di Fogna. E chissà a causa di quale magia o maledizione sono piombata in questa dimensione.
All'inizio non si vedevano le pieghe del foglio, le macchie, gli strappi.
Ma ora è evidente: sono fatta di inchiostro scolorito e di parole oramai illeggibili.

Caro Bloggy,
questa dimensione mi ha insegnato una cosa importante: se non lo pensi, non dirlo.
E se fosse qui, lo direi anche a Palino: è inutile chiedere ad una persona di fidarsi, di aprirsi, di uscire dalla sua confort zone (parole sue non mie!) se poi non rimani ad ascoltarla.

La solitudine è una cosa che mi fa schifo.
E in questo periodo non posso sfogarmi nemmeno con il mio amico Mare.
E mi manca farlo.
La solitudine mi fa schifo perché è ufficialmente parte di me.
E non posso combatterla. 

Oggi ho visto l'alba. Oh i suoi colori: non te li potrò mai descrivere.
Una calma primordiale mi ha preso il cuore.
Una sensazione che non proverò più nella vita.

Nasci,
fai schifo,
muori.
Questo è il senso della vita. Niente di più, niente di meno.
Ma nel mezzo se vuoi, puoi ascoltare musica, giocare con un cane. tuffarti nel mare, ammirare un'alba.
Sei hai fortuna, amerai e verrai amato.
Se non ne avrai, non amerai e non verrai amato.
Se infine, la fortuna ha deciso di voltarti le spalle, non verrai amato e amerai tutto, con ogni fibra del tuo corpo.
Il vento sulla pelle, il sale sulle labbra, il suono della sua risata, il suo dondolarsi sull'altalena. 

 Morendo porterai tutto questo con te. E sarà triste non aver avuto la possibilità di farlo crescere nel cuore di altri.

I virus rialzano la testa, il clima del pianeta è compromesso, la guerra continua.
Dio se ci sei...sarebbe un buon momento per intervenire.

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