giovedì 9 giugno 2022

Wabi Sabi - Tomas Navarro

 A volte i nonni sono angeli, sanno insegnare,
aprire la mente e farci vedere prospettive nuove, un mondo pieno di possibilità,
che mai avremmo immaginato.
Ci aiutano a espandere i nostri orizzonti
e ci tengono abbracciata l'anima per tutta la vita, per sempre.


Caro Bloggy,
come promesso oggi cerco di prendermi un po' più di tempo per scriverti. Ho letto il secondo libro di Navarro Tomás, che avevamo incontrato qualche tempo fa con Kintsukuroi.
Esattamente come nel primo incontro, i miei sentimenti sono mutati pagina dopo pagina. Ma l'ho trovato meno toccante della prima volta. Magari dipende dal fatto che sono arrivata alla rassegnazione e non mi importa più di niente e nessuno. Non ti nascondo però che vorrei continuare a parlare con il dottor Navarro che, è vero, ama le persone, ciò che pensano, ciò che fanno, ciò che sentono. Sono perfino tentata di scrivergli una email: tomas@tomasnavarro.es. In più di un'occasione è proprio lui ad invitare i suoi lettori a farlo. Immagina la sua faccia mentre legge la mia email, scritta con un inglese degno dei Teletubbies, di cose che non so spiegare nemmeno nella mia lingua madre.

Ma torniamo al nostro amico.
Come sempre la lettura è piacevole. Attraverso tre parti, il nostro amico cerca di farci comprendere che siamo noi e solo noi, le persone che dobbiamo tenere in considerazione per vivere. Non in modo egoistico. Non ci dice certo di calpestare gli altri, anzi! Ci invita a trattarci con più clemenza, con maggiore amore. E lo fa indicandoci la via del wabi sabi. La vita è meravigliosamente imperfetta. Dobbiamo imparare a capire e accettare, la sua essenza transitoria, passeggera-impermanente, incompleta.
Inutile dirti che ha ragione.
Perché mi sono adirata allora, mentre leggevo? Perché non sto bene.
Siccome ho scritto ovunque (infatti anche questo libro non potremo mai prestarlo!), posso procedere lentamente con te, e analizzare il mio caso.

Non sono mai stata una persona ambiziosa. Anche negli affetti, non ho mai "sgomitato" per raggiungere una meta. Ho sempre fatto il mio dovere, sono sempre stata al mio posto. Ho amato anche quando non sono stata ricambiata. Ho imparato a fare un passo indietro, quando ho capito che non ero la "best friend" di nessuno.
Però, così facendo, un passo indietro alla volta, mi sono ritrovata sola, senza motivazioni e frustrata.
Forse il dottor Navarro mi ha fatto capire il perché.
L'aver sempre voluto, a testa bassa, portare a termine un obiettivo, non mi ha migliorata o reso più forte. Anzi. Mi ha fatto perdere tempo, risorse ed entusiasmo. È successo con l'Università, con i lavori da poco (senza offesa per il lavoro in sé, ma farsi sfruttare senza retribuzione non è un lavoro), con la storia d'amore definita "della vita", con i libri.
Capire quando è il momento di fermarsi, cambiare idea, abbandonare un progetto, un libro, interrompere gli studi, chiudere una relazione, non è mai un errore.
Naturalmente a patto che non si pensi di trovare la perfezione in altre storie, in altre letture, in un'altra vita.
La vita è piena di inciampi e di rotture, di cadute, di lutti, di dolori.
Non è detto che ci sia una compensazione per il bene fatto.
E non è detto che ci sia una spiegazione per come vanno certe cose.
Semplicemente è così e basta.

Il wabi sabi ci insegna a contestualizzare, a capire che ogni cosa ha il suo tempo, e soprattutto che se le cose non vanno come avevamo progettato è la vita!
La vita è bella nonostante gli errori. Shōganai! Niente da fare, non c'è stato verso, perché non tutto si può evitare.
Dobbiamo imparare a distinguere le cause imputabili a noi stessi, da quelle che prescindono dalla nostra volontà e dal nostro agire.
Per imparare. Perché perseverare in atteggiamenti e comportamenti, non aiuta.
Imparare anche che cambiamo. Il cambiamento non è solo fisico, è mentale ed emozionale.
Dobbiamo prenderci cura di noi stessi.

Mi sto dilungando un po' troppo. Ma come vedi, la lettura è stata interessante.
E se avessi capito prima alcune cose, forse... NO! Wabi Sabi! Il passato è andato.
Pensiamo all'oggi.
Oggi (nel senso di "questo periodo") sono frustrata, e la mia frustrazione si trasforma in ira e poi, aggressività verso gli altri. Ho perso l'energie e non ho più motivazioni.
Però c'è una bella notizia: sto imparando a volermi bene.
Alimento la mia mente e il mio spirito. Che non è una cosa da poco.
E mi ritaglio del tempo per prendermi cura di me stessa, camminando nella natura.
Vivo per le piccole cose, apprezzo il mondo che mi circonda.

Forse è con me stessa che non ho un grande rapporto.
Questa attesa continua della morte non mi fa un granché bene, vero?
E la paura di incontrare persone e fare nuove esperienze non mi deve paralizzare.

Quando si è in ombra tutto sembra buio e freddo, si ha l'impressione che il futuro sarà sempre uguale al presente, se non peggiore, e che niente cambierà, qualunque cosa facciamo.

Wabi Sabi: la vita è bella e anche imperfetta. Ma va bene così. Noi dobbiamo vivere e non aspettare l'ultimo momento per vivere.
Per me non è facile. Ma ci voglio provare. 
Ho bisogno di amore. Ho tutto questo amore da dare e non posso condividerlo con nessuno.
Devo imparare ad accettarlo.
Wabi sabi.

Ora ti lascio caro Bloggy, 
sono le ore 12.58 e ho fame!!!

ore 23.33
Caro Bloggy,
finisco la prima stagione di Lucifer a vado a nanna.
Giornata vissuta fino all'ultimo minuto.
Grazie per la tua presenza.
Ho capito che abbassare le difese, sentirsi vulnerabili con qualcuno è stupendo, se quel qualcuno fa lo stesso con te.

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