venerdì 15 gennaio 2021

Lo straordinario viaggio di Edward Tulane - Kate DiCamillo

 Apri il tuo cuore. Qualcuno verrà.
Qualcuno verrà anche per te.
Ma prima devi aprire il tuo cuore.


Mentre scrivo il televisore è acceso su un programma in musica. E sono stata presa da una serie di considerazioni generali che non posso fare a meno di registrare qui.
La prima, la più banale, che richiama una citazione famosa del film Carpe Diem: l'essere umano ha bisogno di poesia. Che sia sotto forma di musica, versi, film, libri, sentimenti: NE ABBIAMO BISOGNO!
La seconda: il covid-19 è un mostro ma, mio Dio grazie! risparmia i bambini.
La terza (e fortunatamente ultima): un premio Nobel per la pace ha detto che l'anima di una persona si nutre e si forma nei primi vent'anni di vita, quindi la mia anima è spacciata. Le chiedo scusa, ma per lei non ci sono margini di miglioramento; è destinata ad essere spezzata e sofferente.

Almeno sono riuscita a spiegarmi perché mi sia messa a piangere finendo questo racconto per bambini. Detto tra noi due, lo avessi letto a sette anni sarei rimasta traumatizzata a vita e non mi sarei mai più ripresa!
Troppi colpi di scena! Ma povero Edward, come ha potuto sopportare tutto ciò che gli è accaduto?
Sono rimasta incollata ad ogni pagina.
Non vedevo margini di miglioramento! Volevo entrare nei disegni, nelle parole, nel libro, come in Ink Heart e salvare Edward! 
Ma lui non aveva bisogno di essere salvato.
Finale bellissimo.
Ho pensato al mio piccolo Immy. Noi due saremo inseparabili.
Poi ho pensato al mio piccolo cuore. 
Per lui non c'è un bel finale. Tuttavia Edward ci lascia un bellissimo dono: il coraggio.

-Qualcuno verrà. Viene sempre qualcuno. Chi sarà?
- A me non importa se nessuno verrà mai a prendermi
-Ma è terribile! Se è così che la pensi, non ha senso andare avanti.
Proprio nessun senso. Devi fremere di aspettativa. Essere avvolta dalla speranza.
Chiederti chi ti amerà, e chi altri amerai.
-Io ho chiuso con l'amore. Non voglio più saperne. Fa troppo male.
-Bah... -disse la vecchia bambola- Dov'è il tuo coraggio?
-Da qualche altra parte, immagino.
-Mi deludi. Mi deludi moltissimo.
Se non hai intenzione di amare né di essere amato, allora l'intero viaggio non ha alcun senso.

Non so dire che peso possano avere queste parole su un bambino di sette anni.
Ma posso dire che peso hanno su un bambino di mille anni: soffocante.
Mi ha tolto il fiato leggere questo passaggio. 
Ho chiuso il mio cuore per tanto tempo che quando qualcuno è riuscito a scardinarlo non ero proprio preparata all'invasione.
Infatti, ora non so reagire in altro modo che con nuove barricate.

La pensavo proprio come Edward: non ne vale la pena.
Tanto dolore per qualcuno a cui non importa niente.
Buio e freddo.

Ora non so in cosa credo.
Il punto è che anche se dico una cosa, il mio cuore fa tutt'altro, indipendente.
E così l'amore viaggia.
Sono certa che lo protegga.
Come per Harry Potter: l'amore lo ha protetto.
L'amore viaggia.
Indipendentemente da ciò che dico.


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