martedì 1 giugno 2021

Foto/grammi dell'anima - Massimo Bisotti

 L'amore non bisogna implorarlo
e nemmeno esigerlo.
L'amore deve avere la forza di attingere
la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato,
ma trascinerà.
(Hermann Hesse)


La tristezza ormai ha preso il sopravvento nella mia anima. Sto cercando, come spesso accade, di non trattare male chi mi sta vicino (sfortunati). Ma non è facile. Il malcontento, l'aridità della mia anima hanno il sopravvento.
Oggi ho preso l'iniziativa di uscire un po' per i fatti miei. Sono andata a salutare il mio "amico speciale". C'è un Mestrale terribile: urla e biancheggia il mar.
Poi ho fatto dei servizi per casa e infine un caffè. Un nonnino, vedendomi solitaria e immersa nel mio sfogliare un libro, mi ha chiesto quanto avessi pagato il mio caffègoloso (si chiama così, non è colpa mia). Effettivamente il caffè dal bar Lindt è caro. Ma per una persona come me è vitale: il posto è ordinato e popolato da pochissimi avventori (nei miei orari), il personale è sempre educato e gentile, e quando mi accomodo ai tavolini esterni godo di una situazione ordinata, calma e pulita. In quel bicchierino non c'è solo il caffè, c'è tutto un universo di cordialità e dolcezza che calma il mio povero spirito stanco. Naturalmente non ho detto tutto questo al garbato nonnino, ma abbiamo convenuto entrambi che il caffè è buono, e a volte si può "strafare".

Tornata a casa ho deciso di lasciar perdere I demonî (mi mancano 200 pagine), e per salutare l'inizio del nuovo mese ho scelto questa lettura breve di Massimo Bisotti.
Un mio coetaneo, che ha gli occhi di un bambino, che non ha smesso di credere ai sogni, ha studiato Lettere, ha fatto tanti piccoli lavori e alla fine ha scelto di iniziare a scrivere e dice: Credo di aver iniziato a scrivere perché le mie parole rimarginassero le ferite e si chiudessero in cicatrici.
Che coraggio, che meraviglia! Questo suo libro è una raccolta di racconti che vogliono regalarci un po' di saggezza e un po' di coraggio. Dolci come il Piccolo Principe, didascalici come Fedro. 
Ho sottolineato alcune parole che mi sono piaciute, ma non hanno messo radici.
Sono in uno stato veramente basso.
Non ho manie suicide o autolesioniste (meglio specificarlo), ma io mi sento veramente inutile e senza speranza. A che è valso quello che ho fatto? Compreso tutto l'amore provato.
Gli studi, i sacrifici, le lacrime versate per un esame impossibile.
Non so che dire.
Il libro è un dono, ha ragione l'autore. Andrebbe regalato alle persone che ci fanno dire: "Sai, ti stavo pensando e ho preso questo libro per te". Ho pensato a Persona e a Cugina.
Ma non lo regalerò e non lo dirò a nessuno dei due.
Mi sento così ridicola.
Dopo aver aperto il cuore a qualcuno ti senti svuotata.
Da quell'apertura, come da una finestra, è entrata aria fresca, è vero, ma poi un grande freddo e vuoto hanno riempito ogni parte del mio cuore.
Questa è la mera verità.
Per l'ape regina è stato diverso:
-Cos'è questo vento che mi soffia dentro?
-Forse è inquietudine, regina!
-E cos'è l'inquietudine?
-Una sorta di agitazione indomita che ti brucia dentro, è desiderio di cambiare, di rinascere, a volte è amore.
-L'amore che cos'è? Avere bisogno degli altri?
-No, regina, l'amore è essenzialmente dentro il tuo cuore, poi si riversa sugli altri.
Se tu ami, desideri che una persona sia felice, non ne hai bisogno, la scegli e lei ti sceglie, ogni giorno, ogni momento, ogni attimo. L'amore si rigenera eternamente.

In questo splendido e dolce viaggio siamo accompagnati dalle illustrazioni di Stefano Morra.
Un piccolo scrigno dell'amore.
L'amore che deve partire dal nostro interno. Se non ci amiamo, non possiamo amare. L'amore che ci spinge ad essere coraggiosi, a capire cos'è che ci fa tremare il cuore. 
Amore che, come un faro, ci guida tra le azioni di ogni giorno.
Ci fa sconfiggere i draghi che abbiamo dentro di noi, i demoni che ci sbarrano la strada.

Perché chi ti ama c'è sempre, c'è sempre stato da prima di te,
c'è ancor prima che tu possa trovarlo, riconoscerlo nel mondo.

Torno al Maestrale.
C'è anche un racconto con Mare e Luna protagonisti. Anche due esseri diversi si possono amare. Devono solo mettere da parte il loro orgoglio.

Chissà se la luna è triste o felice, se ha le lacrime a volte e se si accorge che spesso gli uomini sono troppo deboli per sentimenti forti.

Cara Luna, si è veramente molto soli qui sulla Terra. Chissà come ci vedi tu. Il tuo sguardo sembra sempre così triste. Malinconico. Siamo due creature affini, io e te. Siamo fredde, buie, con ferite ovunque. Profondità e asperità. Ci mostriamo a tutti, ma quel lato oscuro è per pochi. Cara Luna, sei lontana, ma ti sento come creatura vicinissima.

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