mercoledì 23 giugno 2021

Un giorno qualunque

Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare.
A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare.
Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.



Ci sono libri che per un motivo o per l'altro, abbiamo letto tutti.
Uno di questi è sicuramente Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach, pubblicato la prima volta nel 1970.
Non so molto di questo scrittore, di cui oggi ricorre il compleanno.
Ma una cosa l'ho capita: dietro grandi libri, ci sono spesso persone che hanno vissuto molto.
Il gabbiano Jonathan ama volare. Per trovare se stesso, perderà molto di sé e molti dei suoi compagni.
Una favola che invita alla rinascita, al perfezionamento.
Dovremmo lasciare che il nostro spirito si stacchi da tutto ciò che è terreno.

Una giornata lunga e complicata per me, che si è conclusa nel modo più bello possibile.
Piccoli Principi dormono tranquilli. Qualcuno aspetta la fatina dei denti. Abbiamo giocato e ballato un pochino. Abbiamo anche visto la partita insieme; il primo tempo.
Li amo.
Ammetto che l'aver parlato con Persona per qualche minuto mi ha reso calma e capace di affrontare la giornata.
Ha un potere incredibile. Un tempo mi bastava entrare in chiesa per sentirmi così.
Oggi ho bisogno di parole vere. 
Caro Blog, posso confessarti una cosa? Sono stanca di immaginare. Vorrei tanto  un abbraccio reale. Sono proprio un essere orribile.

La partita non l'ho seguita come avrei voluto: Portogallo - Francia 2-2.
È stata una partita bellissima. Ammetto di aver tifato per il Portogallo. Che a mio parere ha giocato meglio. Se avesse giocato così contro la Germania, sarebbe stato il primo del suo girone.
Con questo però non voglio togliere il primato alla Francia. Che è in testa, meritatamente. Oggi la Dea Bendata le ha sorriso, ma non è un demerito. (Vorrei che sorridesse anche a me!)

Buonanotte caro Blog.
A domani... se Dio vuole.

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