venerdì 18 giugno 2021

La storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con dio,
né lui capisce noi, né noi capiamo lui.

Moriva oggi nel 2010 uno dei miei scrittori preferiti: José Saramago.
L'ho conosciuto per caso. Grazie alle promozioni Feltrinelli. Il mio primo Saramago è stato Caino. E da allora è stato solo amore.
Uno scrittore eclettico, nel suo modo di scrivere, di pensare il mondo, unico.
Mi sono sempre chiesta quale fosse il suo reale rapporto con il divino. Ed oggi che ricordo la sua scomparsa, la domanda galleggia nuovamente tra i miei pensieri.
Avere fede è un atto di coraggio.
Se mi soffermo a considerare i rituali, le parole delle preghiere, le gerarchie degli angeli, le disposizioni dei templi, non posso non rimanerne turbata. Come se assistessi ad una colossale truffa, ne fossi protagonista, ma non facessi nulla per smascherarla.

Ma se penso a com'erano il mare ed il cielo di questo pomeriggio, non ho alcun timore, alcuna esitazione.
La mia fede si rinnova e il mio spirito di placa.
Gli uomini abitano il più bello dei pianeti possibili.
Ma non lo apprezzano.
La sua bellezza è così inarrivabile che l'hanno attribuita ad un'entità superiore. Con la quale è impossibile confrontarsi. Siamo fatti della stessa essenza del cielo e del mare, ma non siamo altrettanto belli.
Siamo stupidi, molesti. Vuoti.
Riappacificarmi con il mondo è impossibile per me.
Tuttavia sopravvivo, e ancora ne devo capire la ragione.

Le speranze hanno quel certo destino da compiere, nascere l’una dall’altra, ed è per questo che, malgrado le tante delusioni, non sono ancora finite a questo mondo.

José Saramago era figlio di persone umili. Abbandonò gli studi per mancanza di denaro e si mantenne con dei lavori nel campo dell'editoria. Si è affermato come bandiera della letteratura portoghese. E personalmente mi ha fatto innamorare della sua terra, che in un certo senso assomiglia alla mia.
Amara, dura da lavorare. Arida. 
Le sue bellezze, i suoi tesori non sono visibili. L'acqua scorre in profondità; scava. Scava gallerie, scava grotte, scava le anime delle persone che la abitano.
È la terra degli ulivi. Del profumo del mare e dei gelsomini.

Ciascuno di voi ha una propria morte,
la porta con sé in un luogo segreto sin da quando nasce, lei appartiene a te, tu appartieni a lei.

Più che con la vita sento un legame forte con la morte. La sento sorella presente. Che mi accompagna nei sogni e nelle azioni. Sono una sonnambula di giorno. Vivo quando sono addormentata di notte.

Oggi Persona mi ha scritto, per prendermi in giro su una cosa che a suo dire era scritta male; ma non poteva capire, in quanto volutamente scritta male.
"Effetto panacea" non esiste in italiano. Niente di più vero. Si può dire "effetto placebo", solo "panacea", ma non si può dire "effetto panacea".
Ma in realtà, parlavo e scrivevo di un rarissimo e sconosciuto "effetto PAnacea"; cioè quel particolare effetto indotto dalla presenza di Persona, che purtroppo si esaurisce dopo pochi giorni, che provoca sensazioni di leggerezza, stupidi sorrisi senza motivo, e curiosità improvvisa verso nuovi libri, nuove canzoni, nuovi mondi.

La partita di oggi: Inghilterra - Scozia 0-0
E no, non ci siamo. Complimenti alla Scozia per aver giocato bene, difeso benissimo e divertito abbastanza sotto porta.
Malino l'Inghilterra che doveva portare a casa il risultato. Sfortunata in alcune conclusioni.
Mi dispiace un po'. Il calcio è crudele.

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