Voglio andare controcorrente e dopo la bella serata trascorsa, ho deciso di scrivere una dichiarazione d'amore a chi non la leggerà mai.
Ti racconto il contesto: stamattina ho pensato, con poca convinzione, che toccasse a me scrivere a Persona. Naturalmente desiderando che non mi rispondesse male. Perché sono troppo debole per reggere un suo torto. Mi ha risposto in serata. Mi stavo preparando per uscire con le girls. Un saluto al volo.
La serata con le ragazze è stata bellissima. Io sono la più inutile di tutte. La più stonata. Ma pensavo una cosa: conta solo l'amore.
Caro PA,
ti scrivo perché tanto non leggerai mai questa mia lettera e non ho paura di un tuo giudizio.
Stasera sono uscita dopo tanto tempo, con le mie girls ed è stata una bella serata. Sai perché? Perché avevamo deciso di passare del tempo insieme. Perché il modo di comunicare tramite messaggi scritti, ci va benissimo per riempire la giornata. Infatti li usiamo come un filo che ci tiene continuamente legate, senza un inizio e una fine. Come un dialogo sempre aperto. Ma poi abbiamo proprio bisogno di vederci, abbracciarci. Di capire, guardandoci negli occhi, se quei sorrisi che ci mandiamo tramite emoticon sono veri o solo di circostanza.
Perché abbiamo bisogno di guardarci negli occhi mentre il mondo sta impazzendo e capire che potremo sempre contare l'una sull'altra.
Perché abbiamo bisogno di far tintinnare i bicchieri, di sbrodolarci qualcosa addosso e di ridere senza motivo.
Tra me e te questo non può accadere. Lo so. Ma ultimamente mi pesa tantissimo. Lo so che è impossibile, indesiderabile, irrealizzabile, ma mi fa male. E ogni giorno che passa il dolore è sempre più forte e prende sempre più spazio.
Non lo voglio più. Non voglio soffrire più.
Ti amo. Non credo sia una cosa brutta o ridicola. Non credo sia una colpa amarti.
Ma allora perché vengo punita?
Probabilmente non sono capace di amare.
Perché desiderare di avere un rapporto con te, è una pretesa. Un chiedere qualcosa all'amore e non va bene.
Ma allora?
Sono destinata a stare così male per sempre?
Vorrei solo un po' di normalità.
Il sentimento di nostalgia che mi ha investito quando sono rimasta da sola, non è normale.
Non è normale avere paura di perderti.
Se ci togliessero internet, se scoppiasse un conflitto, di te non saprei più niente. E questo pensiero mi spaventa ancora più della morte.
Non ti chiedo di amarmi, innamorarti di me; non può nessuno. Lo so. Non potresti nemmeno tu che sei un dio.
Io sono una persona monca: priva di qualcosa.
Non saprei amarti, come una donna con un uomo.
Quindi non ti chiederei mai un simile sacrificio, o supplizio.
So amare solo con l'anima. Un'anima che vibra ogni volta che sente la tua voce. Che pensa tu abbia già fatto parte della sua vita. Anche se in questa, sembra proprio improbabile.
Vorrei tanto, disperatamente, avere un rapporto vero con te.
Parlarti dei miei sogni, dei miei progetti. Vorrei ascoltare i tuoi. Ascoltarti quando hai visto qualcosa di bello. Commentare con te una frase letta su un libro, o la scena vista in un film. Ridere per una canzone. Per una situazione imbarazzante.
Invece mi è precluso tutto.
E non sai quanto mi faccia male.
Non scrivermi più.
Se avessi coraggio te lo dovrei richiedere.
Ma sarebbe come chiedere di oscurare il sole per sempre.
Non potrei proprio vivere più.
Ma così, tenendomi tutto dentro, è veramente terribile.
Ti amo. Ho paura di perderti. Ho paura di svegliarmi domani e scoprire che non esiste più modo di rintracciarti. Ho paura di non sentire più la tua voce. Ho paura che tu, stanco di questo mondo vuoto e falso, decida di tagliare tutte le comunicazioni inutili. Ho paura di essere tra quelle comunicazioni.
Non lo so cosa significa amare qualcuno. Non lo capisco.
Pensavo fosse donarsi, abbandonarsi, fidarsi.
Ma evidentemente non sono niente per nessuno. E quindi il mio amore, la mia fiducia, non la vuole nessuno.
Vorrei sentirmi libera di parlarti senza essere sempre presa in giro, senza ostilità.
Invece sei sempre con la bacchetta in mano, pronto a correggermi, ed io sempre sulla difensiva, preoccupata di non fare figuracce.
Stasera sono uscita dopo tanto tempo, con le mie girls ed è stata una bella serata. Sai perché? Perché avevamo deciso di passare del tempo insieme. Perché il modo di comunicare tramite messaggi scritti, ci va benissimo per riempire la giornata. Infatti li usiamo come un filo che ci tiene continuamente legate, senza un inizio e una fine. Come un dialogo sempre aperto. Ma poi abbiamo proprio bisogno di vederci, abbracciarci. Di capire, guardandoci negli occhi, se quei sorrisi che ci mandiamo tramite emoticon sono veri o solo di circostanza.
Perché abbiamo bisogno di guardarci negli occhi mentre il mondo sta impazzendo e capire che potremo sempre contare l'una sull'altra.
Perché abbiamo bisogno di far tintinnare i bicchieri, di sbrodolarci qualcosa addosso e di ridere senza motivo.
Tra me e te questo non può accadere. Lo so. Ma ultimamente mi pesa tantissimo. Lo so che è impossibile, indesiderabile, irrealizzabile, ma mi fa male. E ogni giorno che passa il dolore è sempre più forte e prende sempre più spazio.
Non lo voglio più. Non voglio soffrire più.
Ti amo. Non credo sia una cosa brutta o ridicola. Non credo sia una colpa amarti.
Ma allora perché vengo punita?
Probabilmente non sono capace di amare.
Perché desiderare di avere un rapporto con te, è una pretesa. Un chiedere qualcosa all'amore e non va bene.
Ma allora?
Sono destinata a stare così male per sempre?
Vorrei solo un po' di normalità.
Il sentimento di nostalgia che mi ha investito quando sono rimasta da sola, non è normale.
Non è normale avere paura di perderti.
Se ci togliessero internet, se scoppiasse un conflitto, di te non saprei più niente. E questo pensiero mi spaventa ancora più della morte.
Non ti chiedo di amarmi, innamorarti di me; non può nessuno. Lo so. Non potresti nemmeno tu che sei un dio.
Io sono una persona monca: priva di qualcosa.
Non saprei amarti, come una donna con un uomo.
Quindi non ti chiederei mai un simile sacrificio, o supplizio.
So amare solo con l'anima. Un'anima che vibra ogni volta che sente la tua voce. Che pensa tu abbia già fatto parte della sua vita. Anche se in questa, sembra proprio improbabile.
Vorrei tanto, disperatamente, avere un rapporto vero con te.
Parlarti dei miei sogni, dei miei progetti. Vorrei ascoltare i tuoi. Ascoltarti quando hai visto qualcosa di bello. Commentare con te una frase letta su un libro, o la scena vista in un film. Ridere per una canzone. Per una situazione imbarazzante.
Invece mi è precluso tutto.
E non sai quanto mi faccia male.
Non scrivermi più.
Se avessi coraggio te lo dovrei richiedere.
Ma sarebbe come chiedere di oscurare il sole per sempre.
Non potrei proprio vivere più.
Ma così, tenendomi tutto dentro, è veramente terribile.
Ti amo. Ho paura di perderti. Ho paura di svegliarmi domani e scoprire che non esiste più modo di rintracciarti. Ho paura di non sentire più la tua voce. Ho paura che tu, stanco di questo mondo vuoto e falso, decida di tagliare tutte le comunicazioni inutili. Ho paura di essere tra quelle comunicazioni.
Non lo so cosa significa amare qualcuno. Non lo capisco.
Pensavo fosse donarsi, abbandonarsi, fidarsi.
Ma evidentemente non sono niente per nessuno. E quindi il mio amore, la mia fiducia, non la vuole nessuno.
Vorrei sentirmi libera di parlarti senza essere sempre presa in giro, senza ostilità.
Invece sei sempre con la bacchetta in mano, pronto a correggermi, ed io sempre sulla difensiva, preoccupata di non fare figuracce.
Vorrei viverti. Vorrei sapermi esprimere. Vorrei poterti amare liberamente, invece sbaglio sempre tutto.
Domani è venerdì. Sicuramente non ci sentiremo. Ed io non avrò la forza di scriverti.
Perché sono prosciugata. Non ho energie.
Ho solo questo stupido amore. Desiderio di aiutarti, starti vicino. Ma senza la possibilità di fare nulla. E consapevole che comunque non te ne faresti nulla di me, del mio stupido amore e della mia mano tesa.
Perché sono prosciugata. Non ho energie.
Ho solo questo stupido amore. Desiderio di aiutarti, starti vicino. Ma senza la possibilità di fare nulla. E consapevole che comunque non te ne faresti nulla di me, del mio stupido amore e della mia mano tesa.
Continuo a guardare il mare e a sentire il tuo respiro.
A cercarti in ogni frase d'amore dei libri.
Sei il mio principe delle fiabe, ma senza azzurrità, senza mantello e senza cavallo.
Sei di un altro mondo. Ne sono sempre più consapevole.
E sento sempre più ampia la distanza che ci separa.
Mi sento come Icaro. Mi sono avvicinata troppo al sole.
A cercarti in ogni frase d'amore dei libri.
Sei il mio principe delle fiabe, ma senza azzurrità, senza mantello e senza cavallo.
Sei di un altro mondo. Ne sono sempre più consapevole.
E sento sempre più ampia la distanza che ci separa.
Mi sento come Icaro. Mi sono avvicinata troppo al sole.
Ti amo e non te lo so dire. E non serve a niente. Nemmeno a spargere vibrazioni luminose nel mondo. Ti amo e vorrei morire. Perché stare senza di te, non ha senso. Anche quando si ha passato una serata bellissima come quella che ho vissuto. Ti amo e mi sento così stupida. Perché ho avuto la fortuna di incontrare una persona così rara e stupenda, ma non ho saputo meritarmi nemmeno una briciola della sua amicizia, della sua considerazione.
L'Amore dovrebbe renderci migliori. Ed io migliore sono diventata. Ora so soffrire da sola e in silenzio.
Spero che tu stia bene, più calmo. Dopo il momento buio, spero che le cose stiano andando meglio, tornando nella norma. Ma non posso chiederti niente. Posso solo sperare segretamente nel mio cuore.
Che luogo misterioso questo mio cuore. Tutto sopporta, tutto protegge.
Come ne sia capace, lo ignoro.
Come ne sia capace, lo ignoro.
Buonanotte
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