Abbiamo bisogno
di un luogo: ci vuole
una mano,
una casa, un sorriso,
qualcosa che ci faccia
da perimetro.
L'animale senza luogo
si ammala,
ama senza amare,
soffre senza soffrire.
Amare è costruire un luogo,
cioè un pezzo di mondo
con un dio dentro.
sono ancora scombussolata; la lettura di ieri ha scavato più di quanto pensassi. Non ho chiuso occhio! Stamattina ho annullato un appuntamento e come sempre mi sono alzata da letto, solo perché la vergogna di farmi trovare in pigiama ha vinto la stanchezza. Purtroppo ci sono state notizie non buone, legate al fronte Covid. Molte persone che conosco si stanno ammalando. E mi sta tornando la paura (che non credo mi abbia mai completamente abbandonato. Mi scoccia quando dicono: "Tanto lo dobbiamo prendere tutti!" o "Lo abbiamo preso e non lo sappiamo." Ma che vuol dire?!? Stiamo attenti su!) Fortunatamente i sintomi di chi si ammala non sono preoccupanti, ed è un'ottima notizia. Ma il vaccino ci proteggerà? Non ci dobbiamo pensare più? Speriamo.
Caro Bloggy,
tu sei l'unica cosa che mi appartenga realmente. L'unica cosa che faccio per me, che mi piace fare. Sei la mia stanza tutta per me stessa! Come suggeriva Virginia Woolf, della quale ricorre l'anniversario della morte; sei il posto che mi sono costruita per parlare di me stessa, per mettermi in mostra, per mettermi al primo posto. Io che non lo faccio mai, che lascio sempre la pole position agli altri.
Ho creato questa stanza per questo! Perché normalmente non so prendere decisioni, lascio correre, lascio fare. Ma qui no. Qui ci sono io davanti a tutti. Coi difetti e senza occultamenti (di cadaveri!). Io e basta. Ecco perché non mostro a nessuno ciò che scrivo. Qui sono libera di scrivere. E non credo di ferire altri con la mia presenza. Una sensazione nuova per me. Che ho paura dei giudizi altrui; di non essere all'altezza. Di non essere quello che gli altri si aspettano da me. Di essere un'imbrogliona. Una falsa.
ma non per una nuvola.
[...]
noi vorremmo essere la cosa che diciamo,
Che duri cinque minuti o mezzo secolo non fa differenza. Conta quel che si sta provando.
A me pesa tantissimo la sua assenza. Ma la sua presenza cancella tutto, ogni paura, ogni angoscia, ogni lacrima. Mi riempie come se nella vita fossi nata solo per quel momento: accogliere la sua voce. Non so se sia normale invidiare una tazza del caffè, un computer, l'aria che respira. Ma se potessi sceglierei di essere quella tazzina, i tasti del suo computer, l'aria nei suoi polmoni pur di toccarlo una volta sola.
Sostituito da altre parole, da altri pensieri, altre preoccupazioni.
Ma continuerà a risuonare nel mio cuore.
Perché ho bisogno di amore. Non posso amare. Ma almeno posso circondarmi di parole d'amore. Questo non può togliermelo nessuno.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo è un posticino tranquillo, di pace.
Per favore usa toni gentili per esprimere le tue critiche, i tuoi commenti, i tuoi sentimenti.
Te ne sarò profondamente grata.
Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato.
(Esopo)