martedì 19 luglio 2022

I Quadernisti

 Caro Bloggy,
da quando ci sei tu, da quando ti ho investito del ruolo di mio diario-confidente,
ho smesso di scrivere a mano.
Così credevo.
Oggi tentavo, per l'ennesima volta in realtà, di ripulire la mia scrivania e il tavolino che uso per scrivere.
La scrivania è posta, secondo la sua lunghezza, vicino alla parete, così è incastonata come una gemma preziosa, tra mensole e libreria. La finestra è a sinistra. E per lungo tempo questa è stata la mia posizione per studiare e lavorare.
Poi però la superficie si è riempita di libri e oggetti inutili, che secondo me è indispensabile avere a portata di mano.
E così ho aggiunto a formare una specie di T, un nuovo tavolino, che ha la finestra di fronte e la vecchia, fedele e orgogliosa scrivania è diventata una specie di reggi-cose.
Non paga... sto lentamente trasformando in reggi-cose anche il secondo tavolino.
In poche parole: è il caos!!!
Così, mentre cercavo di riordinare, dicevo, per l'ennesima volta, almeno il tavolino, mi sono resa conto di avere tanti quaderni e agendine intonsi, ma anche scritti, scarabocchiati.

In altre parole mi sono resa conto di appartenere al gruppo di quadernisti anonimi, che puoi trovare in rete, narrare e condividere le propria gesta.
Sicuramente (assecondami!) ti starai domandando: "Ma chi è il quadernista?"
Sono lieta che tu spontaneamente mi abbia posto questa domanda...
Ebbene, il quadernista è un amante della cancelleria in ogni sua forma; non importa quante penne, colori, agende lui abbia, il quadernista riuscirà ad aggiudicarsi sempre nuovi reperti, che reperirà, essendo reperti, nei posti più disparati (anche disperati! Quando andrà a controllare il conto in banca e realizzerà di essere povero per aver reso ricco un tizio qualsiasi che vendeva penne. Potrebbe trattarsi di un venditore di panini, di abitini per bambini, un supermercato, non importa! Se qualcuno vende timbrini, graffette, quaderni, stai pur certo che il nostro quadernista lo scoverà! In tutti i luoghi, in tutti i laghi... case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale!*).

Ma ora viene il bello.
Una volta acquistato il materiale, il quadernista non lo userà immediatamente.
Lo userà quando sarà ispirato...
Ma le Muse non si incontrano tutti i giorni e in tutti i luoghi, come le suddette agendine & co!
Ed ecco che entra in campo il mondo di internet. La grande comunità di quadernisti online che ti consiglia come e con cosa riempire questi inquieti fogli bianchi.
Ci sono blog bellissimi che danno consigli meravigliosi.
(Onestamente mi vergognerei a far vedere le schifezze che scrivo e imbratto.
Ecco perché faccio parte del gruppo quadernisti anonimi!!!)

Pulendo ho scoperto di avere:
- agendine per le citazioni tratte dai libri che leggo;
- quaderno delle emozioni forti, dove annoto quelle sensazioni vibranti, travolgenti che non accadono tutti i giorni;
- un'agendina dove scrivo brevemente cosa mi è accaduto nell'arco della giornata e dove inserisco appuntamenti;
- un quaderno dove avevo tentato di scrivere delle storie per bambini, partendo dalle avventure di Immy (ehi! Ti ricordi di lui vero?);
- un'agendina per quello che avevo imparato nell'arco della giornata;
- un quaderno per le entrate e le spese;
- un quaderno per monitorare le calorie;
- un quaderno con le parole nuove imparate;
- un quaderno per imparare una lingua;
- un quaderno per disegnare;
- un quaderno per ricordare un viaggio;
- un quaderno per i fiori secchi;
- un quaderno coi commenti ai film e alle serie TV;
- un quaderno per ghermirli e nell'oscurità incatenarli!!!

Col tempo alcune abitudini sono state accantonate. I quaderni sono stati abbandonati incompleti o una volta terminati non sono stati sostituiti.
Sono una persona che crea molta spazzatura vero?
Eppure non immagini quanto sia importante per me tenermi impegnata e non pensare a niente. Perché i pensieri sono sempre lì schierati come lupi famelici, pronti a sbranare la mia anima, la mia coscienza. E per tenerli a bada devo creare.
Quindi chiedo scusa, perché non sono una brava persona ecologista.
Ma se vi prendete i miei lupi, io la smetto! 

Ti lascio con una foto che ritrae alcuni dei miei amici.
Un giorno potrei condividere con te il loro contenuto o risparmiartelo...

Buonanotte Bloggy

p.s. Hai notato quante parentesi ho aperto? Spero di averle chiuse tutte! Non vorrei prendessi freddo!!!

*Chiedo scusa a Scanu e Tiziano Ferro. 


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19 LUGLIO 1992

Sono passati 57 giorni e l'Italia è ancora in lacrime per la scomparsa del giudice antimafia Giovanni Falcone.
La scuola è finita per me, non ho esami. Ho la tessera del Park. Faccio amicizia con tanti ragazzi della mia età. Scopro che qualcuno si interessa a me, perché sono simpatica. Fa caldo. Ma si balla. E a me piace tantissimo. Sono spensierata, felice. Ho tredici anni!
Ma la vita del mio Paese sta per essere nuovamente scossa fino alle sue radici.

Via D'Amelio, Palermo.
Sono le 16:58.
Il giudice Paolo Borsellino scende dalla sua auto, si avvia verso l'abitazione della sua mamma.
Una Fiat 126 imbottita di tritolo, lì parcheggiata, esplode al suo passaggio, uccidendolo. Moriranno anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Train. Unico sopravvissuto l'agente Antonino Vulli.

Lo hanno ucciso, cancellato il suo corpo, mentre si recava dalla sua mamma.
Non oso nemmeno soffermarmi sui pensieri che avranno investito la povera donna.

Nell'oratorio del quartiere Kalsa, giocavano a calcetto Paolo Borsellino e l'amico Giovanni Falcone. Nello stesso quartiere abitava Tommaso Buscetta, mafioso e poi collaboratore di giustizia che incontrò i due amici, quando erano magistrati.

La vita è come il mare: un susseguirsi di eventi perfetti che sembrano prevedibili. Ma sono sempre diversi e irripetibili.

La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Paolo Borsellino

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