martedì 5 luglio 2022

Raffaella Carrà

 Se per caso cadesse il mondo,
io mi sposto un po' più in là...


Un anno fa ci lasciava Raffaella Carrà.
E come lo racconti un mito? Ci vorrebbero De Crescenzo o Manfredi per farlo.
Io posso condividere qualche mio stupido ricordo.
Ho sempre amato Raffaella Carrà, che con quelle sue canzoni spensierate mi insegnava l'ironia e la sicurezza. La capacità di essere belle e intelligenti possono convivere in un'unica persona.
Una professionista seria, una donna riservata. Un esempio femminile positivo, che avrebbe meritato spazi maggiori.

Per me Raffaella Carrà è tanti ricordi:

-Ballo Ballo, sigla per il saggio di fine anno a scuola. Pensa Bloggy: maestre suore. Quindi hanno cucito i costumi, tirato su la scenografia e inventato la coreografia su una canzone di Raffaella. Che sono certa oggi, sorride davanti a questa rivelazione.

-Carràmba! Che sorpresa, indimenticabili le puntate con un bellissimo Ricky Martin che ballava e cantava (io con lui) e al massimo diceva "grazie, grazie mmille".

-Soca Dance, e rispettive figuracce per trovare la coordinazione con l'amica di turno.

-Tanti auguri, e quel suo "e se ti lascia lo sai che si fa?". Come facevi Raffaella, a tenerti un simile dolore dentro e a non lasciarlo trasparire?

-A raccontare comincia tu, dove ci ha fatto conoscere il lato umano di tanti personaggi schivi e riservati.


La morte è un passaggio. Suppongo che lei ora sia in un posto migliore.
Meschini noi che rimaniamo nel lato peggiore.

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