mercoledì 20 luglio 2022

La libraia tascabile - Cristina Di Canio

 Nessuno ha il diritto di pretendere dal mare
che sorregga tutte le imbarcazioni...
(Dagerman)


Questa volta voglio procedere al contrario, partendo dalla quarta di copertina.
Caro Bloggy,
ieri mattina avevo un po' di tempo libero e ho fatto un salto in libreria. Non avevo niente di particolare in testa. Volevo un libro, naturalmente, che mi rapisse in pochi istanti.
Sono un po' indietro con le mie letture, quindi avevo bisogno di un "acceleratore".
Lo so, per quanto possa sembrare paradossale, a casa non sentivo nulla che mi cercasse.
(Conosci la mia teoria secondo la quale è il libro a scegliere di condividere la sua storia, non il lettore a scegliere in che storia immergersi.)
Dopo aver divorato Leggere Lolita a Teheran, mi ero convinta che fosse passaggio obbligato leggere Lolita. Ma il mio cuore mi diceva ancora di aspettare. E così...il passaggio obbligato è diventato quello della porta (-magica-) della libreria di quartiere.
Gironzolavo tra gli scaffali. Avevo scelto un altro classico da accumulare e leggere chissà quando; poi l'ho lasciato per prendere un libro di poesie. Ma anche questo non mi sembrava propenso ad aprirsi nei miei confronti. Fino a che non l'ho vista: questa splendida copertina lilla sbocciava proprio sulla soglia che divide uno scaffale di classici, da uno di poesie. Cosa ci facesse lì non ne ho idea ma, a questo punto, credo fosse lì per me.

Un libro che parla di libri. Una libraia che parla di personaggi e di persone. 
Non sono sicura che i primi fossero di carta e i secondi di carne e sangue.
Li descrive tutti allo stesso modo: vivi.
E le loro storie si intrecciano così profondamente che è difficile distinguerli. Un libro amabile, che scorre rapidamente, troppo rapidamente. E che quando lo chiudi, sei tristissimo! Avresti voluto che non finisse mai.
Avevo sentito parlare di questa libraia, ma non immaginavo fosse così splendida. Le persone di cui parla sono così belle, che mi sono chiesta perché a me non capiti mai di incontrare gente così. (Ah sì! Perché io sono una brutta persona.)
Mi piacerebbe essere come questa libraia. A metà tra l'onirico (perché continuo a credere che non esista una persona simile) e il reale. Concreta, ma con un arcobaleno in tasca. Da condividere con chi è in difficoltà. Con chi ha bisogno di una mano per rialzarsi. Devo ringraziarla anche perché mi ha fatto riscoprire libri che ho letto un po' di tempo fa. E mi ha regalato un infinito mondo di suggerimenti. E credo che leggerò tutti quei libri di cui ha parlato.
Lo so anch'io che non si possono leggere tutti i libri del mondo, ma sognare si può.
E a proposito di sogni... penso al mio Palino. Morirei per un suo abbraccio.
Almeno oggi ho trovato l'abbraccio di questo libro, non è poco. Non so perché ogni storia mi ha commosso. Ho proprio pianto. Un libro che contiene una frase da ricopiare in ogni pagina. Vorrei non dimenticare nulla di quello che mi ha regalato. Vorrei che qualcuno mi regalasse un po' di coraggio. Non voglio essere un personaggio come quelli di Ishiguro!!! Voglio essere travolta dalla passione, come Catherine! Voglio morire dopo aver conosciuto il vero amore! Non voglio morire così! Arida. 

Il peso che grava sul mio cuore, si sta traducendo in una stanchezza anche fisica.
Ma credo sia colpa del caldo.

Sogni d'oro Bloggy


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