venerdì 1 luglio 2022

L'anarchismo moderno

Sono un amante fanatico della libertà, la considero l’unica condizione nella quale l’intelligenza, la dignità e la felicità umana possono svilupparsi e crescere...


Benvenuto Luglio.
Mese del sole, dell'estate e delle grandi raccolti. Dedicato al dio Giove, proprio per la sua abbondanza di frutti e racconti, è il mese ideale per osservare la Via Lattea.

Il primo luglio del 1876 muore a Berna, il filosofo anarchico russo Michail Bakunin.
Figlio di una famiglia di 11 ragazzi, non mi sembra strano che si sia interrogato sin da subito sull'organizzazione sociale di un popolo.
Ne avrà viste di cose! E tante non le avrà nemmeno capite.
La sua filosofia di vita sembra semplice: la libertà di ognuno di noi non può essere messa nelle mani di un politico qualsiasi. Non lo Stato, ma ognuno di noi ha il diritto e il dovere di seguire la natura e le sue leggi. La natura sola può regolare il flusso della vita.

Ma è solo un assaggio. Aveva da contestare molte opinioni a tutti. A Dio, che rende l'uomo schiavo con la sua presenza; a Mazzini che con la sua idea di Stato, impone agli uomini una libertà modellata e costretta in un altro tipo di limitazione.

Una parte delle sue idee che mi ha colpito è quella della nascita delle nazioni.
Gruppi di umani che si uniscono tra loro perché accomunati da lingua, interessi, propensioni e modi di vedere la vita, è superato ogni vecchia questione di preminenza.
Siamo tutti uguali. Nessuno è sopra o sotto. Gli uomini vivono godendo dei principi morali, dei frutti della vita e dell'espressioni dell'umanità.

Utopia.

C'è sempre qualcuno che vuole superare gli altri. Schiacciarli. Domarli.
Ed io saprò essere forte?

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