domenica 3 novembre 2019

EMMAUS - Alessandro Baricco

"Per questo siamo in grado di metabolizzare incredibili dosi di infelicità 
scambiandole per il doveroso corso delle cose: 
non ci sfiora il sospetto che nascondano ferite da curare, 
e fratture da ricomporre."


Come avevo preannunciato - perché lo avevo preannunciato vero? -  eccomi qui a parlare di questo bel libro di A. Baricco.
Io l'ho letto tutto d'un fiato, a Pasquetta del 2017.
E come ho avuto modo di scrivere, me ne sono innamorata.
E' scritto in modo lineare, veloce. Niente ghirigori, o artifici letterari.
Niente giochi di prestigio, come in OceanoMare.
A me è piaciuto anche per questo.
Da quel giorno a Emmaus, fino ad oggi, indipendentemente da chi siano i protagonisti, camminiamo accanto a persone che forse non riconosciamo. Anzi, è molto probabile che non conosciamo noi stessi.
Il dolore è una costante sempre presente nella nostra vita, ma non ci interroghiamo più a valutare la fonte che l'ha generato.
Ci siamo assuefatti?
O è più facile avanzare ciechi, senza guardare in faccia il dolore?

Emmaus è anche il titolo di un famoso quadro di Michelangelo Merisi. Da profana: Caravaggio è il mio preferito. Con una parola si ha il mio cuore: Emmaus.

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