giovedì 28 novembre 2019

Il Fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello

"Io sono ancora vivo per la morte
e morto per la vita."

Ma non sarà che non esisto e sono veramente frutto dell'immaginazione di qualche sadico?
Sempre di corsa, sempre triste, sempre arrabbiata.
Non c'è nulla di umano in me. Soltanto la mera consapevolezza della morte.
Morte che verrà quando quel qualcuno si sveglierà e allora scoprirò anch'io di essere morta, leggendo della mia fine su un giornale.
A quel punto spero di avere anch'io una bella fortuna accumulata in borsa.
Oh sì, cambierei nome e saprei anche dove trasferirmi.
E vivrei immaginando, vivrei veramente!
Adriano Meis è un bel nome da cui ripartire.
Da tenere a mente. Non si sa mai nella vita.
Mi piace tanto Pirandello. Non crea eroi, semmai antieroi! Uomini dubbiosi, imperfetti, che forse non hanno la forza di arginare la vita. Come me.
Ho ascoltato la storia di Mattia, tanto tempo fa. Ma mi ricordo che a chiusura del cerchio, lui si ritrova a casa, senza essere più Adriano e forse senza essere più Mattia. Decide di mettersi da parte e osservare la vita sua e degli altri.
Non so bene che fine farò.
So soltanto che questo mostro che ho dentro ora, è sempre più grande e sta prendendo sempre più spazio.
Forse la mia lanterna ha smesso di illuminare il mondo, e anche "i lanternoni" non mi attraggono più. Non credo nella loro luce. Non credo in niente che sia dentro di me o fuori di me.
Sto vivendo il mio personalissimo secolo buio e tutto ciò che mi circonda mi sembra falso e illusorio.

Devo rileggerlo.

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