domenica 24 novembre 2019

Freddie - Maria Migliavacca Marazza

"Sì, tu sei sana dentro e fuori,
ma il dolore che la tua vicina ha dentro
è una perla di straordinaria bellezza."
Kahlil Gibran da Il vagabondo


Oggi, ventotto anni fa, imparavo il significato del vestirsi di nero per esprimere dolore. Ero piccola. Ma avvertito il vuoto che avrebbe lasciato.
Freddie Mercury è morto e ogni anno lo ricordo come se fosse una persona di famiglia. In un certo senso gli ho voluto bene. Quando in libreria ho visto questa biografia, non ho resistito. È scritta come un racconto. L'edizione è carina. E credo che comprerò anche le altre tre perle della collana...
Mi sembra che sia tutto personale. Mi sforzo di essere impermeabile ma tutto passa, ristagna nella mia povera anima. Quando sento cattiverie contro Freddie, anche quelle mi feriscono.
Non si può esprimere un'opinione in modo educato e garbato?
Proprio non ne siamo capaci?
Probabilmente non sono una esperta di musica, anzi, mi correggo: sicuramente non capisco niente di musica. Ma la voce di Freddie Mercury è stata la colonna sonora della mia vita. E continua ad esserlo. Anche se ascolto molto la radio e quel che passa il convento, quando sento di dovermi fermare e curare, metto "These are the days of our lives" e mi sembra che tutto il mondo sia migliore.
Buona domenica.

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