"Ma aggiunsi che si può comunque continuare a desiderare qualcosa,
anche se non ci sono molte probabilità che questo si avveri."
Ciao,
come stai?
Io mi sento meglio.
Sai, quella persona, (che da oggi chiamerò Persona per semplificazione), mi ha parlato.
E quando accade sento il cuore sorridere, (che cosa idiota da dire!), mi sento leggera.
Però, a mio favore, aggiungo che ultimamente avevo fatto notevoli passi avanti.
Nel senso che anche se dolorosamente, avevo smesso di interagire con lui, perché mi dava l'impressione che fosse infastidito dalla mia presenza.
Ma se lui si avvicina, gli faccio subito spazio. E se mi scrive, gli rispondo dopo un nano secondo.
Il suo tempismo è stato perfetto. Se non avessi avuto questo stato d'animo non avrei potuto finire questa lettura.
Non per colpa del romanzo, ma per le riflessioni che mi sono portata dietro!
Il protagonista è Christopher Boone, ha quindici anni, un topolino di nome Toby, gli piacciono la matematica, la fisica, gli squali, odia il giallo e il marrone, non mangia cibi miscelati, non gli piace essere toccato.
Christopher è tante cose, ha tante caratteristiche. E ha anche una sindrome.
So cosa significa avere a che fare con questa caratteristica. So cosa significa quando un bambino all'improvviso si getta a terra, e inizia a urlare, e non sai come calmarlo.
I bambini dovrebbero essere tutti felici e sereni. E lo meriterebbero anche gli adulti.
Ma noi siamo una società di adulti stupidi, che economizza tutto.
Prendiamo in giro chi non è come altri milioni di persone.
E non ci interessa di un problema, a meno che non ci tocchi personalmente.
Sghignazziamo quando leggiamo che una persona obesa ha acquistato due posti a sedere su un aereo.
Non ci poniamo minimamente il problema di come debba essere difficile la vita quotidiana per chi soffre di sindromi come l'Asperger. Quanto debba essere doloroso anche solo entrare in un Centro Commerciale.
Non siamo allenati a pensarlo, non siamo preparati ad affrontarlo.
Siamo solo presi da noi stessi.
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte lo avevo inserito nella mia lista di libri da leggere prima di morire. Sono felice di averlo fatto.
È un libro che merita tutta l'eco che si porta dietro. Probabilmente morirò senza aver letto Guerra e Pace, ma non sarò triste.
Perché ho conosciuto Christopher.
"Le classificazioni raccontano ben poco della persona che è stata catalogata in una certa maniera, e molto invece di coloro che le hanno cucito addosso quell'etichetta. Se vuoi sapere chi davvero uno sia, non devi far altro che chiederlo a lui."
Un libro da leggere dall'inizio alla fine, dalla prefazione all'appendice.
Ora vado da Murakami.
Mi manca un libro e potrò finalmente raggiungere il traguardo di quattro libri mensili negli ultimi due anni.
Se ci riesco, questo sarà stato un fine settimana sereno come non ne avevo da anni.
Buona serata.
anche se non ci sono molte probabilità che questo si avveri."
Ciao,
come stai?
Io mi sento meglio.
Sai, quella persona, (che da oggi chiamerò Persona per semplificazione), mi ha parlato.
E quando accade sento il cuore sorridere, (che cosa idiota da dire!), mi sento leggera.
Però, a mio favore, aggiungo che ultimamente avevo fatto notevoli passi avanti.
Nel senso che anche se dolorosamente, avevo smesso di interagire con lui, perché mi dava l'impressione che fosse infastidito dalla mia presenza.
Ma se lui si avvicina, gli faccio subito spazio. E se mi scrive, gli rispondo dopo un nano secondo.
Il suo tempismo è stato perfetto. Se non avessi avuto questo stato d'animo non avrei potuto finire questa lettura.
Non per colpa del romanzo, ma per le riflessioni che mi sono portata dietro!
Il protagonista è Christopher Boone, ha quindici anni, un topolino di nome Toby, gli piacciono la matematica, la fisica, gli squali, odia il giallo e il marrone, non mangia cibi miscelati, non gli piace essere toccato.
Christopher è tante cose, ha tante caratteristiche. E ha anche una sindrome.
So cosa significa avere a che fare con questa caratteristica. So cosa significa quando un bambino all'improvviso si getta a terra, e inizia a urlare, e non sai come calmarlo.
I bambini dovrebbero essere tutti felici e sereni. E lo meriterebbero anche gli adulti.
Ma noi siamo una società di adulti stupidi, che economizza tutto.
Prendiamo in giro chi non è come altri milioni di persone.
E non ci interessa di un problema, a meno che non ci tocchi personalmente.
Sghignazziamo quando leggiamo che una persona obesa ha acquistato due posti a sedere su un aereo.
Non ci poniamo minimamente il problema di come debba essere difficile la vita quotidiana per chi soffre di sindromi come l'Asperger. Quanto debba essere doloroso anche solo entrare in un Centro Commerciale.
Non siamo allenati a pensarlo, non siamo preparati ad affrontarlo.
Siamo solo presi da noi stessi.
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte lo avevo inserito nella mia lista di libri da leggere prima di morire. Sono felice di averlo fatto.
È un libro che merita tutta l'eco che si porta dietro. Probabilmente morirò senza aver letto Guerra e Pace, ma non sarò triste.
Perché ho conosciuto Christopher.
"Le classificazioni raccontano ben poco della persona che è stata catalogata in una certa maniera, e molto invece di coloro che le hanno cucito addosso quell'etichetta. Se vuoi sapere chi davvero uno sia, non devi far altro che chiederlo a lui."
Un libro da leggere dall'inizio alla fine, dalla prefazione all'appendice.
Ora vado da Murakami.
Mi manca un libro e potrò finalmente raggiungere il traguardo di quattro libri mensili negli ultimi due anni.
Se ci riesco, questo sarà stato un fine settimana sereno come non ne avevo da anni.
Buona serata.
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