domenica 10 novembre 2019

Lettera d'amore a una ragazza di una volta - Enzo Biagi

"Cara Lucia, non ho altro mezzo per rivolgermi a te
 e ti scrivo una lettera che non leggerai mai.
 Ma è un modo per stare ancora un po' con te..."


Prendi una domenica mattina in cui ti svegli che ti odi più del solito.
Prendi una domenica mattina in cui hai solo voglia di morire.
Siediti, prendi un libro, uno qualsiasi e...nasce una magia.

Ricordo perfettamente quando ho comprato questo libro.
Era il Febbraio 2018, ero a Milano e faceva freddissimo.
Era una domenica pomeriggio e non potevamo passeggiare, così questa mia zia, una super settantacinquenne, mi porta in un mercatino dell'usato.
Davanti al primo scaffale di libri mi brillano gli occhi.
Lei mi sorride e mi dice: "Ci vediamo più tardi!".
Mi sono immersa tra quei titoli non classificati, alla ricerca di un tesoro che, lo sentivo, aspettava solo di essere scoperto.
E li vedo: una raccolta di poesie di Emily, un'edizione rovinatissima de La Signora Bovary.
Poi abbandonato tra un libro di ricette e il libro della Hunziker, senza offesa, trovo Enzo Biagi.
Costo: 5 euro. Ma il libro è lì che aspetta da oltre un anno, poi c'è l'allineamento di Plutone con Venere che fa una quadriglia con Marte in casa dell'Acquario e insomma il costo finale è un euro e ottanta centesimi: meno di un caffè alla Rinascente!
Non si può, non si può lasciarlo lì vicino alla Hunzikersenzaoffesa. E me lo porto a casa.
Mai letto un libro di Biagi.
Lo sistemo sulla scrivania della mia casa milanese.
Ci rimarrò poco, ma la ricorderò per tutta la vita.
Sto leggendo Pennac in quel periodo e sto studiando.
Da casa arriva un messaggio delle mie amate cugine: dobbiamo scrivere un pensiero in ricordo di Nonna e Nonno.
Cerco ispirazione. Scorro con l'indice i libri che ho disposti sulla scrivania, l'uno accanto all'altro, a sostenersi a vicenda, secondo l'ordine di lettura.
Impilati l'uno sull'altro, ci sono quelli ancora da leggere.
Cosa avrà detto Nonno a Nonna, quando se l'è vista arrivare dopo un'attesa di quarantacinque anni?
Biagi: "Cara Lucia..."

Mia nonna si chiamava Lucia.
Ho iniziato a leggere. Non ho trovato ispirazione per scrivere, ma ho trovato ispirazione per vivere.
L'amore vero non è per tutti. Ma esiste.
E me li sono immaginati, Lucia ed Enzo, tra mille difficoltà, attraversare questa vita mano nella mano, e aspettarsi e sostenersi.
E' un libro delicato, caldo.
Mentre lo leggevo, mi sembrava di avere una coperta sulle spalle.
Mi sono sentita meno sola.
Per una volta, non mi è dispiaciuto sentirmi fuori dal mio tempo.
Ti auguro di incontrare qualcuno a cui scrivere una lettera simile.

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