Oggi mi sento egoista.
Ho dedicato l'intera giornata alla mia famiglia e poi finalmente sono tornata a studiare.
Sono ancora nel lunghissimo modulo di Didattica. Oggi ho finito i mediatori della didattica. Quei cosi che ci aiutano a costruire le conoscenze, sminuzzando i concetti in mille considerazioni, immagini, simboli, esperienze.
Quando poi tutto tace, a chi vuoi che volino i miei pensieri? Già...
Immy mi guarda con gli occhietti sbarrati.
Sostiene di avermi visto in diverse situazioni: triste, malata, col cuore a pezzi. Eppure non ricorda di avermi mai visto "così".
- "Così come Amico mio?"
- "Non lo so...così...persa!"
Sto maturando una nuova forma di egoismo.
Vorrei sapere che sta bene, bene veramente.
Vorrei sapere che è felice.
Che sorride.
Che malgrado quella inscalfibile maschera di distacco da tutto e tutti, sia follemente innamorato e ricambiato.
Che dedichi canzoni.
Che lasci bigliettini nascosti tra le pagine del suo libro.
Che sia in attesa alla fermata della Metropolitana, senza preavviso.
Bavero del cappotto sollevato, fiori nascosti dietro la schiena; nessun anniversario, nessun motivo.
Solo l'Amore.
La fermata è della linea M1Rossa: Palestro.
Lì c'è un bar dove ai tavoli sono seduti dei giganteschi orsi di peluche.
Con alcuni ci ho fatto amicizia in passato. Abbiamo anche bevuto un caffè insieme.
Magari ogni tanto si ferma anche lui lì. Non che sia tipo.
Ma mi piace pensare che abbia portato qualcuno per riscaldarsi un momento.
Fanno progetti sul ritorno a casa.
E poi?
La sua mano si allunga sul tavolo, per prendere quell'altra mano; silenzio: solo occhi negli occhi.
Si è fatto tardi per parlare ancora.
In filo diffusione c'è una canzone come questa: https://www.youtube.com/watch?v=ShZ978fBl6Y&list=PL2KcdBVZSzf1R_DeWYkBrusLW_tDo6BUH&index=1
Una di quelle che non gli piace. Ma che importa? In questo momento è tutto perfetto così.
C'è l'Amore.
Se sapessi questo penso che la smetterei di essere così stupida.
Ho dedicato l'intera giornata alla mia famiglia e poi finalmente sono tornata a studiare.
Sono ancora nel lunghissimo modulo di Didattica. Oggi ho finito i mediatori della didattica. Quei cosi che ci aiutano a costruire le conoscenze, sminuzzando i concetti in mille considerazioni, immagini, simboli, esperienze.
Quando poi tutto tace, a chi vuoi che volino i miei pensieri? Già...
Immy mi guarda con gli occhietti sbarrati.
Sostiene di avermi visto in diverse situazioni: triste, malata, col cuore a pezzi. Eppure non ricorda di avermi mai visto "così".
- "Così come Amico mio?"
- "Non lo so...così...persa!"
Sto maturando una nuova forma di egoismo.
Vorrei sapere che sta bene, bene veramente.
Vorrei sapere che è felice.
Che sorride.
Che malgrado quella inscalfibile maschera di distacco da tutto e tutti, sia follemente innamorato e ricambiato.
Che dedichi canzoni.
Che lasci bigliettini nascosti tra le pagine del suo libro.
Che sia in attesa alla fermata della Metropolitana, senza preavviso.
Bavero del cappotto sollevato, fiori nascosti dietro la schiena; nessun anniversario, nessun motivo.
Solo l'Amore.
La fermata è della linea M1Rossa: Palestro.
Lì c'è un bar dove ai tavoli sono seduti dei giganteschi orsi di peluche.
Con alcuni ci ho fatto amicizia in passato. Abbiamo anche bevuto un caffè insieme.
Magari ogni tanto si ferma anche lui lì. Non che sia tipo.
Ma mi piace pensare che abbia portato qualcuno per riscaldarsi un momento.
Fanno progetti sul ritorno a casa.
E poi?
La sua mano si allunga sul tavolo, per prendere quell'altra mano; silenzio: solo occhi negli occhi.
Si è fatto tardi per parlare ancora.
In filo diffusione c'è una canzone come questa: https://www.youtube.com/watch?v=ShZ978fBl6Y&list=PL2KcdBVZSzf1R_DeWYkBrusLW_tDo6BUH&index=1
Una di quelle che non gli piace. Ma che importa? In questo momento è tutto perfetto così.
C'è l'Amore.
Se sapessi questo penso che la smetterei di essere così stupida.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo è un posticino tranquillo, di pace.
Per favore usa toni gentili per esprimere le tue critiche, i tuoi commenti, i tuoi sentimenti.
Te ne sarò profondamente grata.
Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato.
(Esopo)