giovedì 6 febbraio 2020

Ugo Foscolo e la felicità

“Coloro che non furono mai sventurati,
non sono degni della loro felicità.”

Ecco perché mi affretto, anche se è terribilmente tardi a fare gli auguri al mio poeta del cuore: Ugo Foscolo.
Quando ancora ero a scuola, ricordo perfettamente il mio amore nei suoi confronti.
Era ribelle, rivoluzionario, aveva ideali politici e non si chiamava Ugo ma Nicolò.
Mi sentivo vicina a questo italiano più che a chiunque altro nella vita.
Non ho foto da postare, ma ricordo le letture migliori in sua compagnia. Era il periodo prefantasy.
Quando del mondo non sapevo niente. Ma ero un ribollire di ardore e ideali. 
Caro Nicolò sei stato il primo amore della mia vita.
E credo che saresti fiero di sapere chi ha preso il tuo posto nel mio cuore.
Quando ti ho rivisto con l'Alfieri e il Canova nella mostra dedicata a quest'ultimo, mi sono sentita viva. L'orgoglio di essere italiani viene spesso messo a dura prova. Ma invidio i ragazzi che vanno a scuola e ancora possono bearsi dei tuoi versi.

“Sarei perduto s'io vivessi un solo momento senza di te.”


Mio caro Nicolò, oggi è stata una giornata felice per me. Non posso e non voglio lamentarmi.
Persona mi ha scritto di sua sponte. Per poi lasciarmi nella mia solitudine.
Sai lui non è interessato a farmi passare oltre. Mi lascia nelle tenebre e non si cura di me. Eppure per me lui è luce, è sole, è l'ultimo pensiero prima di dormire, il mio porto dove i pensieri riposano.

"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell’Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?"


Ti ho sempre amato caro Foscolo, perché tu come nessuno mai hai parlato di temi a me cari: la patria, la morte e il ricordo.
Quello che sono diventata in seguito non importa.
Quello che veramente conta è chi sono stata negli anni della scuola.
E intimamente mi hai reso una persona meravigliosa.
Buon compleanno Amico mio del passato.
Vivi sempre in me, nell'immortalità della tua poesia.


“Facciamo tesoro di sentimenti cari e soavi i quali ci ridestino per tutti gli anni,
che ancora forse tristi e perseguitati ci avanzano,
la memoria che non siamo sempre vissuti nel dolore."

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