sabato 8 febbraio 2020

Viaggio al Centro della Terra - Giulio Verne

"La scienza, ragazzo mio, è fatta di errori,
ma di errori che è bene commettere, 
perché un poco alla volta portano alla verità."

Non è passato molto tempo da che ho parlato di questo grandioso scrittore.
In quell'occasione eravamo tutti di corsa, per riuscire a completare il giro del mondo in 80 giorni.
Approfittando della sua data di nascita, ricordo un altro dei suoi capolavori: "Viaggio al centro della Terra".
Devo confessare che i temi mi sono più congeniali. Un romanzo cosiddetto  scientifico avventuroso, sembra essere cucito proprio per una personalità come la mia. Il protagonista Otto Lidenbrock è uno scorbutico professore di mineralogia, geologo, con difficoltà nel pronunciare alcuni termini: "non godeva d'una estrema facilità di pronuncia, per lo meno quando parlava in pubblico."
L'avventura sua e del nipote Axel, muove i primi passi da un libro. Un libro rarissimo, di un autore islandese del XII secolo. A quanto pare il nostro geologo è anche un bibliomane.
Credo di essere impazzita leggendolo. Adoro i personaggi burberi e poco simpatici che poi però...
Oh no! Non anticiperò altro.

"Oh, donne, fanciulle, cuori femminili sempre incomprensibili!
Quando non siete gli esseri più timidi del mondo, siete i più coraggiosi.
La ragione non ha presa su di voi."

Non condivido. La ragione ha presa e ci tortura. Ma se la Ragione ci parla e guida nelle scelte della vita, il Sentimento sussurra al nostro cuore e ci tiene per mano mentre percorriamo il nostro sentiero.
Ecco! Forse è questo il vero problema; siamo "eternamente divise".

"Finché il cuore batte e la carne palpita non ammetto che un essere dotato di volontà si abbandoni alla disperazione."

Non sono più un essere ormai. Mi sono trasformata in un ectoplasma. Posso disperarmi tranquillamente senza dispiacere a nessuno.

"...mi diede l'addio con un verso che Virgilio pareva aver scritto per noi,
viaggiatori incerti del loro cammino:
"E qualunque sia la sua direzione, seguiamo la via che la sorte ci ha dato" ."

Non credo in un Destino cieco e governatore della mia vita. Uso il destino per giustificare la nascita infelice o felice di alcune persone. Perché essere nati in quel continente e non in quell'altro?
Ma nulla più.
Tutto il resto lo creiamo noi.
Sono stata io quella che ha scelto di relazionarsi con alcune persone invece di altre; quella porta l'ho aperta io, volontariamente. Ho scelto quelle strade, quei percorsi, quelle città.
Se la mia vita va in un certo modo ne sono io colpevole.
Non altri. 
A volte vorrei solo evaporare e condensarmi in spuma marina.

Ci hai mai fatto caso? Le onde del mare sono esseri superficiali di incredibile altezza.
Cercano di congiungersi alla terra, ma appartengono al mare.
Tenaci, provano a ribellarsi alla propria natura. E non importa il risultato finale.
Sono bellissime le onde del mare.

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