martedì 11 febbraio 2020

Lenta, lenta, terribilmente lenta

Se solo fossi leggera, mi vedrei salire al cielo come un palloncino pieno di elio.
Una volta in alto finalmente esploderei e mi sparpaglierei per il mondo; la mia personalissima diaspora.

Invece niente.
Sono ancora qui, seduta alla scrivania; con uno studio che procede lento, come una lumachina, e con una pesantezza che mi fa assomigliare a quei giganti di pietra dei racconti nordici o della Storia Infinita.

L'unico conforto è il procedere.

Mi fanno male le gambe.
Forse avrei solo bisogno "di ballare, di perdere la testa e non pensare più".
Pinguini Tattici Nucleari siete l'attuale colonna sonora delle mie giornate!

Forse sono pazza per davvero.
Idealizzare, pensare, immaginare, costruire, distruggere e poi ricostruire un'altra volta, sempre, continuamente nella mia mente l'dea di qualcuno che non esiste.
Stavo guardando vecchie fotografie; non ricordo più dove le ho scattate. Sicuramente sono a Milano.
Ma in quale chiesa?
Non tornerò mai più ad essere così felice, così serena.
Mi disturba tutto.

"Si può impazzire per amore?
Si può morire per amore?"

Sì.





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