venerdì 28 febbraio 2020

Sciupata

- Dobbiamo parlare.
- Ah sì, e di cosa?
- Di noi.
- Beh, non c'è niente da dire allora: non esiste un "noi".


Immagino che potrebbe andare così.
Quindi devo starmene buona?
Come se fossi capace di farlo.
Ho sviluppato questa forma di dipendenza e non so come uscirne.
Ha ragione Amica, dovrei bloccarmi.
Non ho più un pizzico di orgoglio.


Ma poi cos'è l'orgoglio?

Cito il Vocabolario Treccani: (treccani.it/vocabolario/orgoglio/)

orgóglio s. m. [dal franco *urgoli, ted. ant. urgol «notevole»; cfr. rigoglio].
 – 1. Stima eccessiva di sé; 
esagerato sentimento della propria dignità,
dei proprî meriti,
della propria posizione o condizione sociale,
per cui ci si considera superiori agli altri.

Diciamoci la verità: non ha nessuna connessione con l'amore.
Mi sento più tranquilla. Forse non farò idiozie nei prossimi giorni.
Forse mi passerà questa follia, questo sdoppiamento di personalità che diventa sempre più prepotente, sempre più forte, sempre più frequente.

Oggi è stata una giornata migliore di quella di ieri.
Il cervello ha collaborato e per tante ore.
Spero di dormire stanotte.
Ne ho bisogno.
Il mio aspetto è peggiorato, già più del solito.
Lo hai notato anche tu? Non c'è mai fine al peggio. Anche nel caso del deterioramento fisico.
In questo periodo, tutti quelli che mi rivedono dopo tempo, magari anche solo di sfuggita, non possono fare a meno di dire che mi sono "sciupata".

Quando era una parola pronunciata da Nonna aveva un suono dolcissimo.
Adesso mi sembra ostile.
Mi fa sentire "rotta", da buttare via.

È un vero peccato che non ci si possa prendere una pausa da se stessi.
Ogni dieci anni di vita uno doveva poter scegliere se continuare o fermarsi per un periodo, più o meno breve.
Tipo ibernazione.

Invece niente.
Si continua a sentire tutto indistintamente, sempre e continuamente.

Stasera sono più lunatica del solito.
E allora... Moonchild 


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