giovedì 20 febbraio 2020

Le Affinità Elettive - Goethe

"Siamo persone strane, 
al solo pensiero di poter allontanare da noi quello che ci preoccupa,
ecco che crediamo di aver sistemato tutto."

Ho impiegato un po' di tempo per finirlo.
Come ripeto spesso da ormai due mesi, le mie capacità di concentrazione sono pessime. Sono irriconoscibile. 
Ma sono felice di aver finalmente concluso un libro che faceva parte di quella lista che mi avvicina sempre di più alla morte.

L'ho intitolata: libri da leggere prima di morire.
Il prossimo sarà Delitto e Castigo.
Ma me la prenderò con molta calma.
Sto mantenendo fede al proposito di un libro a settimana, quindi sono soddisfatta così.

Ma torniamo a Goethe. Come avrai notato, la mia copia è della collana Passepartout. Questa collana ha una caratteristica: individua dieci parole chiave per interpretare, spiegare...aprire il romanzo di turno. E devo dire che questa volta la spiegazione iniziale ha spogliato di ogni fascino un romanzo che ai miei occhi inesperti, non allenati, sarebbe sembrato celestiale. Non ha tolto nulla alla narrazione. Ma sono di quelle persone che non ama le spiegazioni, a meno che non si tratti di capire fenomeni fisici e atteggiamenti sociali. Anche nei film pretendo una logica, ma nei libri no.
Mi piace galleggiare tra le pagine di un bel romanzo come se fossi cullata dalle onde, come se fossi semplicemente addormentata.

Come mio solito non racconterò la trama, per paura di rovinare il gusto della letteratura a chi magari è abbastanza pazzo da sfogliare questo blog, e un po' perché il mondo è pieno di riassunti.
Non è mia intenzione scimmiottare il mondo altrui.
Una cosa però la posso anticipare, la spiegazione del titolo stesso.
In chimica, l'espressione "affinità elettive"  indica il modo di operare delle sostanze in presenza di una diminuzione di energia nel sistema.
In altre parole due elementi si combinano tra loro spontaneamente, generando una reazione, purché siano compatibili da un punto di vista energetico.

Goethe, e qui il genio, trasporta questa legge chimica nel mondo dei sentimenti. E si chiede, e ci chiede: cosa succederebbe se nel rapporto tra due persone in equilibrio, serene e innamorate, introduciamo una terza persona? Sarà questa più affine? E poi, cosa ancora potrebbe cambiare se arrivasse una quarta persona?
Ecco lo scoprirai solo leggendo il libro. Io non te lo dico.

Ma ti ricordo le parole usate dallo stesso Goethe per spiegare questo fenomeno:

"Noi definiamo affini quelle nature che nell'incontrarsi si accostano in fretta e si condizionano scambievolmente.
Negli alcali e negli acidi che, nonostante siano contrapposti, e forse appunto per questo si cercano e si afferrano in modo più deciso, si modificano e insieme formano un corpo nuovo, l'affinità è abbastanza evidente." 

Ed ecco nelle parti finali, la parte a me dedicata...
Dai, ormai lo avrai capito: cerco Persona in ogni pagina di libro 

"Lontano dall'oggetto amato sembriamo diventare tanto più padroni di noi stessi quanto più impetuosa è la nostra attenzione, poiché volgiamo verso l'interno l'intera forza della passione che si estendeva verso l'esterno: ma quanto in fretta, quanto rapidamente siamo distolti da tale illusione quando colui al quale credevamo di poter rinunciare ci sta di nuovo all'improvviso davanti agli occhi, quasi fosse un essere indispensabile." 

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